Angelozzi urbi et orbi: Gatti fino a giugno l’ennesimo regalo di Stirpe

Il direttore traccia un bilancio della sessione di mercato che si è chiusa lunedì sera. Svelati i contorni della cessione del difensore alla Juve. Il dirigente che ha parlato anche di Zerbin, Charpentier, Boloca e Rohden

Alessandro Salines

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Guido Angelozzi confessa di essere molto stanco. Un mese di mercato con l’ultima settimana tostissima ha messo a dura prova anche un vecchio “lupo di mare” come il direttore dell’area tecnica del Frosinone. Ma Angelozzi non si è sottratto al fuoco di fila delle domande dei cronisti durante la conferenza stampa post mercato.

D’altronde il plenipotenziario della società giallazzurra è stato uno dei protagonisti della finestra invernale soprattutto per l’operazione-Gatti di cui Angelozzi ha voluto svelare dettagli e retroscena. Ma non solo. Il direttore ha tracciato un bilancio e non ha nascosto la sua soddisfazione e della società per il lavoro svolto. Ha parlato di Charpentier, Rohden, Boloca, Maiello e dei nuovi acquisti. I meriti di Grosso e dell’intero gruppo per la crescita di Gatti. E ha tenuto a precisare: “Gatti è rimasto per volere del presidente Stirpe che ha rinunciato a tanti soldi”.

L’AFFAIRE-GATTI

Federico Gatti

Angelozzi ha aperto la conferenza ringraziando i suoi collaboratori a partire dal direttore organizzativo Piero D’Oronzo, dal segretario Pierluigi D’Agostini e da tutti i ragazzi che sono nella struttura del Frosinone. “E’ stato un mese duro, l’ultima settimana durissima ma ne siamo venuti a capo grazie al loro aiuto”, ha detto Angelozzi.

Ma impossibile non partire dalla cessione di Gatti alla Juve per 10 milioni che ha catapultato il Frosinone sulla ribalta nazionale ed internazionale. Un cifra monstre per il club giallazzurro ma si poteva addirittura incassare di più.Per chiudere quest’operazione con il ragazzo rimasto a Frosinone abbiamo perso tanti soldi – ha rivelato Angelozzi – Il presidente Stirpe ha preteso la sua permanenza. Io personalmente lo avrei ceduto ma lavoro in un club nel quale debbo dare conto al presidente. Non è stato facile, però siamo felici perché sono contenti il presidente ed i nostri tifosi”.

Ho detto a Gatti, nel discorso fatto alla squadra, che se è arrivato alla Juve deve ringraziare in primo luogo l’allenatore e la squadra. Dal canto suo Federico aveva anche altre opportunità a livello economico ma ha detto in maniera netta e sincera: ho iniziato nel Frosinone e se c’è la possibilità vorrei finire il campionato in giallazzurro per dare tutto”. (Leggi qui Capolavoro-Gatti e mercato chirurgico. Frosinone promosso).

FIBRILLAZIONI SULL’ASSE JUVE – TORO

Guido Angelozzi

Angelozzi ha raccontato le fibrillazioni delle battute finali del mercato con il derby Juve-Toro. “Nell’ultimo periodo c’erano tante squadre su Gatti, anche straniere. – ha aggiunto – Domenica scorsa è arrivata una mail da parte di un club tedesco importante che chiedeva condizioni e informazioni. Ci siamo ritrovati in un cerchio difficile. Anche perché per il presidente Stirpe il ragazzo non si sarebbe dovuto muovere da Frosinone”.

Avevo 3 trattative contemporaneamente in piedi. Tra queste la Juve, tutte squadre importantissime. Alla fine tentennavo a chiudere. Il presidente premeva, il procuratore anche. Alla fine c’è stata la Juve che è intervenuta con decisione. A quel punto ho detto: ve bene, l’importante che il ragazzo rimanga qui. C’era una società che ci dava molti più soldi e lo avrebbe preso subito. Il Frosinone ha fatto anche un altro sacrificio. Ma abbiamo fatto contenti tutti. Il ragazzo ha accettato anche se avrebbe guadagnato di più subito”.

A Radio Marte Angelozzi aveva anche rivelato che il Napoli voleva Gatti fermamente. Il diesse Giuntoli è stato tra i primi a seguirlo ma non c’erano le condizioni per lasciarlo a Frosinone fino a giugno. E così il club azzurro ha dirottato su Tuanzebe. “Non è stata colpa del Napoli – ha precisato Angelozzi – Noi fino a 15 giorni fa non volevamo parlare con nessuno, poi l’agente ha cominciato a portare offerte e se non ti siedi sembra che tu voglia fare un torto a lui e al giocatore. Alla fine abbiamo parlato con diverse squadre e l’ha spuntata la Juventus, che ce l’ha lasciato”.

VICE-RICCI, BOLOCA, ROHDEN

Marko Bozic

Per quanto riguarda il centrocampo il Frosinone ha fatto una scelta differente. Non ha voluto prendere un vice-Ricci, ovvero un altro regista, ma una mezzala “box to box” come Bozic che gli scout giallazzurri hanno monitorato per diverso tempo.

Maiello aveva rinnovato il contratto ma mi ha chiesto di andare via perché aveva una grande offerta dal Bari – ha spiegato Angelozzi – Quando un giocatore ha un’occasione migliore è giusto che la colga. Tutti sono utili e nessuno è indispensabile. In casa abbiamo un centrocampista straordinario come Daniel Boloca che sa fare tutto: la mezzala, il metodista e giocare a due. E allora sarebbe stato inutile portare un altro regista. E così dopo aver parlato con il mister, abbiamo preso Bozic, una mezzala”.

Io dissi che dovevano arrivare 2 difensori e sono arrivati subito. Poi, se andava via qualcuno, lo avremmo rimpiazzato. Abbiamo sostituito Maiello con Bozic. Gori non faceva parte dei centrocampisti perché eravamo in tanti. In più recuperiamo al 100% Rohden che malgrado sia in scadenza ed abbia avuto 2-3 offerte importanti è voluto restare. E queste cose a me piacciono. Quindi se manca Ricci il sostituto è Boloca. Ci serviva un giocatore come Bozic che potrà tornare molto utile se conferma quanto mostrato nel periodo in cui lo abbiamo visionato”. 

I NEO ACQUISTI

Guido Angelozzi

Il Frosinone è stato molto coerente continuando a percorrere il solco tracciato quest’estate. E così gli innesti (5) sono giovani di belle speranze. Angelozzi crede di aver scelto bene. Barisic ha esordito a Parma con personalità. Il difensore bosniaco è in prestito ma si proverà a riscattarlo.

Pensiamo di aver preso 4 ragazzi interessanti – ha sottolineato il direttore – Uno, Barisic (2001), lo avete già visto. Si deve ambientare. Noi abbiamo dei giocatori che hanno ancora dei problemi con la lingua italiana. Torniamo agli acquisti: ci sono anche Kalaj del 2000, Oyono del 2001 che ha giocato in Coppa d’Africa e Bozic del 1998. Per me sono ragazzi che hanno tanta qualità ed avvenire”. 

Nel calcio ci sono tante componenti, ci vuole tempo e noi sappiamo darlo. Abbiamo un tecnico molto bravo che sa plasmare i giocatori. Sono soddisfatto per quello che è stato fatto. A me piace lavorare con i giovani, lo faccio da 30 anni e alla fine i fatti mi hanno dato ragione. Ma per me è importante che la società non ci rimetta soldi ogni anno. Qui c’è Stirpe e non è giusto che debba sempre alimentare le casse. In estate dicemmo che l’obiettivo è un calcio sostenibile: ancora non ci siamo riusciti ma nel tempo speriamo di riuscirci”.

E in tal senso va letta anche l’operazione-Gelli, difensore preso ma che potrà maturare all’Albinoleffe. “Lo seguivamo da 2 anni, è un prototipo alla Gatti – ha proseguito Angelozzi – Era alla Fiorentina, fu mandato via. Come Gatti era stato scartato da Alessandria e Torino. Volevo portarlo qui ma non è ancora pronto per il Frosinone e poi avrebbe avuto poco spazio. Dovevamo firmare in questi giorni, il ragazzo era in serie D in scadenza e poteva farlo col modello 108 e poi sarebbe arrivato a giugno. Sono intervenute la Cremonese e l’Albinoleffe. Ho parlato col procuratore, lo stesso di Gatti che si era impegnato con noi: lo prendiamo noi e lo giriamo in prestito per 2 anni all’Albinoleffe con la “recompra”. Il ragazzo è sotto controllo del Frosinone. Un elemento interessante, dobbiamo valutare la crescita. Va a fare un’esperienza, se tra due anni esplode ci siamo noi”. 

ZERBIN E CHARPENTIER

(Foto © Ettoregriffoni | Dreamstime.com)

Tra i temi della conferenza anche gli altri 2 “gioielli”. Entrambi non sono di proprietà del Frosinone anche se le posizioni sono diverse. Zerbin, come ha confessato Angelozzi a Radio Marte, poteva essere una contropartita tecnica se Gatti fosse stato ceduto al Napoli. “Zerbin tornerà al Napoli ma per ora ce lo godiamo noi” ha puntualizzato il direttore.

Su Charpentier invece vi racconto un particolare che non sa nessuno. Premessa: sul ragazzo c’è il riscatto nostro e il controriscatto del Genoa, noi lo eserciteremo ma lo faranno anche loro. Ci rimarrà qualcosa e ci saremo goduti il giocatore. Nell’ultima settimana di mercato il Genova voleva che tornasse indietro per due offerte che aveva ricevuto. Io ho risposto al Genoa: il ragazzo per me resta, loro ci davano un ristoro. A quel punto ho aggiunto: fatemi parlare con lui. E Gabriel non ha avuto esitazioni: voglio restare qui, finisco l’annata con il Frosinone perché qui sto bene. Per cui ho detto al Genoa: Charpentier sta con noi. Decisiva la sua scelta. Sennò dovevamo trovare un altro attaccante e sarebbe stata dura”. 

CESSIONI ED ESUBERI

Tabanelli contro il Cittadella

Il Frosinone ha effettuato 13 uscite tra giovani da far maturare in Serie C, giocatori che hanno avuto altre opportunità e i cosiddetti esuberi. Restano fuori lista Tabanelli e D’Elia. Angelozzi fa il punto della situazione. “Questo è il lato dolente di questa sessione di mercato – ha detto il dirigente –  Tabanelli ha rifiutato 4 squadre di Lega Pro e D’Elia ne ha rifiutata una importante. Cercavano contratti biennali, triennali. Da noi si allenano ma non fanno parte della rosa della prima squadra”.

Quando prendo una decisione non la cambio mai. Noi facciamo i programmi ad inizio stagione e loro non facevano parte della squadra. Da quest’estate si doveva fare un cambiamento radicale, non ho mai fatto tante operazioni quante quelle effettuate a Frosinone dall’estate scorsa. C’era un percorso bellissimo da chiudere, ci mettevamo alle spalle 10 anni al massimo con 2 promozioni in Serie A. Potevano andare a giocare, hanno deciso di non farlo. La loro scelta si rispetta ma non faranno parte della lista che presenteremo in Lega. L’unico che faceva parte di questa lista era Iemmello, per il quale poi ci sono state altre situazioni venutesi a creare la scorsa estate”.

MERCATO INTERNAZIONALE

Barisic nella sfida a Parma

Anche nella finestra invernale sono arrivati 3 giocatori (Barisic, Oyono, Bozic) da campionati esteri a conferma di un lavoro di scouting che guarda anche all’estero.

Determinante il gioco d’anticipo del club giallazzurro. “Ho 5 ragazzi che lavorano nello scouting, 3 di loro sono stati sempre con me – ha confermato Guido Angelozzi – Sanno cosa cerco. Grazie a loro abbiamo raggiunto degli obiettivi. Girano e vedono, l’ultimo periodo è stato duro per il Covid ma lavoravano da casa grazie ai supporti video. Con loro conosciamo in lungo e in largo il mercato straniero”.

Su Barisic c’erano tante squadre, ma il valore aggiunto è stato la conoscenza del manager della squadra, un mio amico, (Bjelica, ndr), che ha lavorato con me allo Spezia. Lui mi ha facilitato l’operazione. Sennò sarebbe stato difficile arrivarci. Per gli altri ci abbiamo creduto. Tutti sono di proprietà, per Barisic deve essere fatto un investimento a giugno”.

GLI OBIETTIVI

Il Frosinone esce dal mercato con un organico più snello ed equilibrato ma è stato fondamentale non perdere i “gioielli” a partire proprio da Gatti. Gli obiettivi comunque non cambiano. La permanenza del difensore piemontese sposterà qualcosa nella lotta per i primi posti? “Noi dobbiamo restare umili – ha avvertito Angelozzi – Muniti della giusta concentrazione in queste 18 partite che abbiamo davanti, la stessa umiltà che abbiamo avuto fino ad oggi. Noi dobbiamo lottare per restare dalla parte sinistra della classifica, lavorare e poi alla fine tireremo le somme e vedremo dove siamo arrivati”.