Attento Frosinone, il girone di ritorno è un altro campionato

I giallazzurri non riescono a trovare la necessaria continuità in un torneo che nella seconda parte si conferma sempre più equilibrato e difficile. A Cittadella la squadra di Grosso ha denotato lacune in difesa e l’incapacità di reagire dopo le reti degli avversari. Anche gli impegni ravvicinati stanno creando problemi

Alessandro Salines

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Il girone di ritorno è un altro campionato: i punti valgono doppio, nessun risultato è scontato, le squadre moltiplicano gli sforzi per raggiungere i rispettivi obiettivi, gli effetti del mercato invernale si fanno sentire nel bene e nel male. E poi quest’anno le difficoltà sono acuite da un calendario che t’impone di giocare ogni 3 giorni. Il Frosinone quindi deve metabolizzare questi concetti per trovare la giusta continuità necessaria ed arrivare fino in fondo ad un campionato sempre incerto.

La pesante sconfitta di Cittadella, arrivata dopo 3 giorni dalla convincente vittoria contro la Reggina, è anche figlia delle difficoltà che presenta da sempre la seconda parte del torneo. Altrimenti la metamorfosi dei giallazzurri tra mercoledì e domenica sarebbe inspiegabile. 

I DATI SIGNIFICATIVI

Che il girone di ritorno si stia rivelando più insidioso per il Frosinone lo certificano le statistiche. In primis il numero di sconfitte: all’andata i canarini hanno perso solo 2 volte in 19 gare; adesso sono già 3 in 7 giornate. E poi le reti incassate: 18 nella prima parte della stagione, ben 10 in sole 5 partite. Inoltre rispetto allo stesso periodo dell’andata ha conquistato 2 punti in meno che potrebbero sembrare pochi ma in un campionato così incerto hanno un loro peso.

Gli impegni ravvicinati stanno facendo il resto: il Frosinone nelle 5 gare disputate a distanza di 72 ore ha conquistato 4 punti e solo Alessandria, Crotone e Pordenone hanno fatto peggio. Insomma è evidente che la squadra di Grosso stia incontrando delle difficoltà soprattutto sul piano della concentrazione. 

SCELTE E STRATEGIA

Barisic, dubbi sulla sua posizione

A Cittadella non hanno convinto alcune scelte come quella di Barisic senza gettargli la croce addosso. Il difensore bosniaco è stato schierato da terzino sinistro anche se in fase d’attacco diventava una sorta di terzo centrale. Nei  momenti cruciali è apparso spaesato e fuori posizione, commettendo errori gravi. Ma è chiaro che gli va dato il tempo di sbagliare e crescere. Forse dovrebbe essere utilizzato diversamente magari nel suo ruolo naturale di centrale.

Anche Lulic non è stato all’altezza in un centrocampo in grande difficoltà. Tuttavia anche i giocatori confermati dopo la vittoria con la Reggina hanno deluso. E’ pur vero che Grosso deve ruotare i suoi per gestire le energie e quindi gli scompensi sono da mettere in conto. La sconfitta del “Tombolato” poi ha certificato che il Frosinone fatica ad interpretare le “partite sporche” contro formazioni che fanno giocare male. (Leggi qui Il Giudizio Universale: Cittadella – Frosinone ).

Troppo leggero a centrocampo dove sarebbe servita più la sciabola che il fioretto dei vari Lulic, Ricci e Garritano. Troppi errori nel possesso palla pur superiore (52%-48%) a quello degli avversari. Inoltre ciò che ha colpito negativamente è stata la mancanza di una reazione dopo le reti del Cittadella. “La cosa brutta è che nei momenti di difficoltà lasciamo andare via la partita e questo non va bene”, ha confermato il tecnico Grosso. (Leggi qui Amnesia Frosinone, il Cittadella vince 3-0 in 20′).

IL QUADRO DEL CAMPIONATO

La sconfitta di Cittadella ha lasciato il segno in classifica. Il Frosinone è stato scavalcato dall’Ascoli ed è fermo a quota 41 con il Perugia ed i veneti di Gorini che l’hanno agganciato. In virtù della classifica avulsa i giallazzurri sono decimi e quindi sarebbero fuori dai playoff.

Il campionato è ancora lungo e c’è tempo per rifarsi in una graduatoria ancora fluida. E’ chiaro che si deve trovare un po’ di continuità altrimenti si fa fatica. L’alta classifica resta incerta con almeno una decina di squadre in corsa per le due promozioni dirette e per i 6 posti nei playoff. Oggi comandano Lecce e Cremonese inseguite dal Brescia ad 1 punto.

Sale il Benevento sempre più vicino alla zona-Serie A. Hanno fatto rumore i ko di Monza e Pisa. In ascesa l’Ascoli che tocca quota 42 e lo stesso Cittadella. Ma c’è poco tempo per fare calcoli: martedì e mercoledì tutte in campo per la 27^ giornata. Spiccano Benevento-Cremonese che potrebbe valere il primato, Brescia-Perugia, Lecce-Ascoli e Monza-Parma. Il Frosinone sarà di scena allo “Stirpe” mercoledì contro il Cosenza che lotta per la salvezza. Impegno alla portata solo sulla carta della classifica. I calabresi, reduci dal successo con l’Alessandria, giocheranno con il coltello tra i denti. Ciano e soci però devono provare a rialzarsi e tornare a fare punti.