Benito Mussolini va a messa tutti i giorni a Sabaudia

Per un parco a Mussolini (Arnaldo) è stato costretto alle dimissioni un sottosegretario. Per una cittadinanza onoraria (a Benito) ancora si discute. Ma nessuno si ricorda che il Duce va a Messa tutti i giorni a Sabaudia

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

A Latina si sono fatti reggere per il parco a Mussolini: che poi era Arnaldo e non il fratello Benito. Si sono fatti reggere quelli che hanno “creato” la storia dell’intitolazione ad Arnaldo e anche quelli che l’hanno (con molte ragioni) tolto. Fermo restando che al parco e ai cittadini normali nulla è cambiato: “giardinetti” erano e “giardinetti” restano. (Leggi qui: Salvini telefona, Durigon si dimette: “Ma non sono fascista”).

Poi c’è la questione della cittadinanza onoraria a Benito del Comune di Latina, ed è un’altra storia: una brutta storia. (Leggi qui: Benito si, Benito no. Ma i colori? Nessuno se ne cura)

Ma mentre si discute dottamente di questo c’è una sorta di palese presenza che tutti, dico tutti, ci siamo dimenticati.

L’occhio acuto di Augusto

Il liceo Grassi

Al liceo, il Giovanni Battista Grassi di Latina dove ancora oggi è vietato parlare di sesso.  avevo un compagno di corso, di banco e di bellezza: Augusto Cocchioni da Norma, (leggi qui: Sex1 / Se a scuola il sesso è tabù).

Augusto era uno che sapeva vivere. Era di una astuzia sottile e originale quando era pro domo sua. La professoressa di italiano era cattivissima: per non farci copiare sequestrava tutti i libri, faceva una bonifica dei banchi e toglieva tutto ciò che potesse facilitare la stesura del compito. Augusto che “abitava” come me all’ultimo banco andava a sedersi al primo, quello davanti la cattedra. Era il banco più in vista alla vista della professoressa, apriva proprio li il libro di letteratura e… 

L’insegnante tutto poteva immaginare, si attrezzava contro tutte le possibili astuzie ma questa non la contemplava, era troppo palese. E Augusto eccelleva nel compito.

Mussolini va a Messa

Così mentre si discute di mettere, di mantenere, o levare Benito Mussolini dalle “carte” ufficiali della Repubblica lui, tranquillamente, palesemente, va a Messa a Santa Maria Annunziata a Sabaudia. Davanti a tutti, sulla facciata della chiesa in un policromo mosaico. Anzi per maggiore evidenza sta pure a maniche corte in maglia della salute e trebbia.

Certo ha chiesto “rifugio” a Santa Romana Chiesa, si è nascosto nella città monarchica, ha chiesto pietà alla Santissima annunziata (a cui la chiesa è intitolata), non sta in primo piano. Ma la stava e sta, davanti a tutti.

Proprio vero: devi nasconderti tra la gente non dalla gente.