Caro Cosimino, c’eravamo tanto amati

Il vertice al bar dei Platani: Lega e FdI abbozzano il documento con cui mollare Forza Italia e non sostenere l'elezione di Leccese. Ma prima vogliono verificare se c'è la possibilità di allestire una coalizione alternativa. Il cavallo di Cusani. Che aggregherebbe anche parte del centrosinistra

Sedute davanti al Bar dei Platani su Lungomare Caboto, complice un’assolata domenica natalizia, le delegazioni della Lega e di Fratelli d’Italia di Gaeta hanno scritto la sceneggiatura politica delle elezioni comunali di primavera. Il titolo può essere preso in prestito dal capolavoro di Ettore Scola C’eravamo tanto amati. Lo script mette nero su bianco le motivazioni che faranno scorrere i titoli di coda sul loro contrastato rapporto con Forza Italia. Lega e Fratelli d’Italia non appoggeranno il sindaco uscente Cosimino Mitrano nel suo progetto di candidare come suo successore Cristian Leccese. (Leggi qui Leccese annuncia la candidatura. Oggi la Lega decide che fare).

Il documento finale per Cosimino

Lega e Fdi hanno sintetizzato le ragioni in un documento. Ha cominciato a scriverlo durante il bilaterale al Bar dei Platani il coordinatore  del Carroccio di Gaeta Vittorio Ciaramaglia.  

Marco Di Vasta

Non è stato divulgato alla stampa semplicemente perché ha chiesto di revisionarlo ed eventualmente di integrarlo Marco Di Vista, portavoce e capogruppo del partito di Giorgia Meloni in consiglio comunale. 

La posizione del giovane dirigente di Fdi è molto delicata. Perché affermare che “è finita l’unità del centrodestra per le scelte unilaterali sinora assunte da Forza Italialo mette in una posizione amministrativamente delicata e imbarazzante. Perché ad oggi fa ancora parte della maggioranza del sindaco Mitrano. Ed il 16 dicembre in Consiglio comunale approderà il Bilancio di previsione 2021.

Sarà regolarmente al suo posto Di Vasta dopo la sua vistosa assenza all’approvazione  del Documento di Programmazione?  La maggioranza Mitrano non ha mai avuto problemi di numeri alla luce di rinforzi tattici garantiti da un paio di rappresentanti delle minoranze. (Leggi qui Cosimino parla con la Lega in attesa del Pd).

Ma definire conclusa l’unità del centrodestra significa per Di Vasta uscire di fatto dalla maggioranza formata da una serie di liste civiche dietro alle quali ci sono Forza Italia, l’area Pd di Moscardelli, Fratelli d’Italia. Già ora Di Vasta non sta partecipando alle riunioni pre consiliari.

La soluzione alternativa

Giuseppe Matarazzo

Nell’incontro di domenica mattina al Bar Platani, tuttavia, il portavoce e capogruppo di Fdi è stato il solo a rappresentare il suo Partito. Invece la delegazione leghista era decisamente più folta. 

Al coordinatore Vittorio Ciaramaglia si sono affiancati altri componenti del direttivo  come Giuseppe Matarazzo, Tommaso Di Nitto, Simona Panza e Italo Taglialatela. Dopo aver certificato il superamento dell’esperienza del centrodestra hanno lanciato l’idea di dar vita ad un tavolo. Servirà a verificare la possibilità di individuare una soluzione alternativa alla coalizione che sosterrà Cristian Leccese.

La “soluzione alternativa” naturalmente passa per un candidato sindaco condiviso. Che al momento non c’è. Perché la Lega ha un nome da mettere in campo e Fratelli d’Italia ne ha un altro. Ma la strada per la sintesi dovrà essere verificata nelle prossime settimane. 

L’ex vice sindaco ed assessore alla portualità nella prima Giunta Mitrano del 2012, Giovanbattista Balletta ha confermato di essere stato “invitato a pensarci. Ma le sue risposte, almeno nelle ultime ore, sono state assai tiepide.

Il cavallo di Sperlonga

Armando Cusani

Un’altra pista porta a Sperlonga. Il riconfermato sindaco Armando Cusani non è elettoralmente  potente come un tempo ma per strategia non è secondo a nessuno. La scelta del sindaco di Itri Giovanni Agresti a candidato presidente della provincia per conto Fdi è stata proposta dallo stesso Cusani, due volte presidente azzurro dell’amministrazione Provinciale.

Cusani ha mandato alcuni inequivocabili segnali a Mitrano. Per inviarli indirettamente a Fondi, al senatore Claudio Fazzone, potentissimo coordinatore regionale di Forza Italia, con il quale un tempo era lo storico alleato; ora è il suo più acerrimo avversario. I numeri dicono che alle Comunali dello scorso autunno a Sperlonga Fazzone ha lavorato contro la conferma di Cusani. Che ora manda a dire: “Alle amministrative di Gaeta ci sarò anch’io”.

Il cavallo di Troia di Cusani avrebbe un nome ed un cognome: il deputato di “L’alternativa c’è” e già M5S Raffaele Trano. Il suo identikit è di gradimento all’asse Lega-Fratelli d’Italia ma anche al centrosinistra alla ricerca di una difficile unità interna.

I nomi in pectore nel centrosinistra sono quelli di Sabina Mitrano e dell’ex sindaco Pds Silvio D’Amante e nessuno dei due ha intenzione di fare un passo di lato per favorire l’altro. Hanno deciso di congelare le rispettive ambizioni a dopo lo svolgimento del Congresso cittadino del Pd in programma nella seconda metà di gennaio. 

Il tesseramento on line per i nuovi iscritti scadrà il 15 dicembre mentre l’ultima tappa di quello in presenza c’è stata domenica tra i tavolini di un altro bar del centro urbano, il Cavour. La politica di Gaeta, tra le luminarie natalizie, è diventata anche questa: tavolini da bar al posto delle sezioni di Partito.