Centrodestra a Zingaretti: «Ognuno al suo posto. Ed ecco l’agenda»

Il Centrodestra riconosce al Governatore del Lazio Zingaretti la sua capacità di coinvolgimento. Ma ribadisce che maggioranza e opposizione hanno ruoli diversi. E ricorda l'agenda dei temi da affrontare

Ognuno al suo posto: la maggioranza al governo e la minoranza all’opposizione. Ci tengono a far notare il solco i gruppi del Centrodestra in Regione Lazio. E lo fanno dopo la conferenza ‘100 giorni 100 fatti‘ in cui il Governatore Nicola Zingaretti ha messo in luce le cose fatte in questo avvio della sua seconda Legislatura. (Leggi qui I cento giorni dell’anatra zoppa. Ed i suoi primi cento traguardi di corsa)

Una conferenza nella quale il presidente di una Regione senza maggioranza, ma con tre minoranze, ha messo in evidenza il ruolo responsabile di tutti.

«Prendiamo atto – dice ora il centrodestra – che la strada intrapresa è quella che avevamo proposto sin dall’inizio di questa consiliatura. Ossia quella del dialogo, del confronto, con l’obiettivo principale di risolvere i problemi dei cittadini. Teniamo a precisare che il ruolo di maggioranza ed opposizione debbano rimanere chiari e distinti, seppur accomunati dall’interesse nei confronti del bene dei cittadini».

I capigruppo Stefano Parisi (Lazio 2018), Antonello Aurigemma (Forza Italia), Angelo Tripodi (Lega), Fabrizio Ghera (Fdi), Massimiliano Maselli (Nci) parlano di un «tentativo messo in campo in questi primi 100 giorni dal presidente Zingaretti: ne prendiamo atto, auspicando allo stesso tempo che gli atti, prodotti dalla giunta e non tramutati in legge nella passata legislatura, non rimangano solo annunci».

Il riferimento è alle leggi che Nicola Zingaretti non è riuscito ad approvare durante la scorsa legislatura, nonostante avesse un’ampia maggioranza di Centrosinistra. Di quei testi ora già due sono arrivati in aula e sono riusciti a passare il vaglio del voto: Diritto allo Studio e Disposizioni in materia di graduatorie nella Sanità. «Oggi può sbandierare questi risultati  solo grazie all’opposizione» dicono i 5 capigruppo.

Ma non sono solo rose e fiori.

Per Parisi, Aurigemma, Tripodi, Ghera e Maselli «Zingaretti nasconde degli atti che ha già approvato in Giunta e che verranno inseriti nel prossimo collegato».

A cosa si riferiscono: alla modifica della legge 7 del 2014 che conteneva delle importanti novità in favore dell’iniziativa imprenditoriale nella sanità privata. Per il centrodestra, Zingaretti «vuole tornare al passato, reinserendo una serie di paletti per chi intende avviare un’attività in quel settore».

Per non farsi prendere in contropiede, l’opposizione tenta di dettare l’agenda al Governatore. E gli ricorda che ora bisogna rendere effettivo il diritto alla salute, far partire i lavori della Roma – Latina e programmare le altre grandi opere, chiudere il ciclo dei rifiuti nel Lazio per evitare crisi cicliche e non più tollerabili, dare certezza ai finanziamenti al trasporto locale.

Il centrodestra «ha votato cose utili ai cittadini del Lazio e su questi temi sarà disponibile a confrontarsi nei luoghi istituzionali preposti, ma nel rispetto dei differenti ruoli che ricopriamo».

Il riferimento è al Movimento 5 Stelle, il terzo grande troncone insieme a centrosinistra e centrodestra. «I cinquestelle hanno votato sempre a favore, altro che opposizione dura. Capiamo dunque che i ruoli di maggioranza e opposizione abbiano perso i contorni chiari. Capiamo anche che la corsa legittima alla segreteria del Pd assorba la gran parte delle energie del Presidente. Ma invitiamo Zingaretti ad affrontare le problematiche all’interno del consiglio e nelle sedi competenti, e non attraverso “scorciatoie”. Magari con l’aiuto di qualche autorevole esponente della sua maggioranza che, per acquisire facili crediti, si incammina per strade tortuose, per i più incomprensibili e inutili, dato che i nostri elettori con il voto del 4 marzo hanno identificato chi debba fare opposizione e chi debba essere maggioranza».

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