Centrodestra, allarme rosso nel Lazio: serve un leader alla Regione

In Forza Italia Antonio Tajani e Claudio Fazzone sono impegnati su altri fronti, nella Lega Francesco Zicchieri potrebbe cercare di prendere in mano la situazione. In Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha un ruolo delicato. Come Fabio Rampelli. E allora non restano che…le primarie.

Al centrodestra manca un leader in Consiglio Regionale. Lo si è visto nella vicenda della mozione di sfiducia, ma per la verità lo si era capito nella fase di scelta del candidato alla presidenza da contrapporre a Nicola Zingaretti. Tanti i nomi “bruciati”, altrettanti quelli impallinati dal fuoco incrociato dei veti contrapposti.

Eppure, a livello di coalizioni alle Regionali il centrodestra ha prevalso sul centrosinistra.

 

Servono unità di azione e leadership. In Forza Italia Antonio Tajani è già presidente del Parlamento europeo e vicepresidente nazionale. Al Lazio guarda con attenzione ma non può essere lui a prendere in mano la situazione. Anche perché ha bisogno del sostegno di tutti per cercare la conferma a Strasburgo.

Il senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale degli “azzurri”, è in rotta di collisione con il capogruppo Antonello Aurigemma e questa situazione finisce con l’indebolire sul nascere Forza Italia.

È la replica di un film già visto: per nessuno è un mistero che anni addietro Antonello Iannarilli venne candidato a Montecitorio con lo scopo primario di far entrare in Regione al posto suo Alfredo Pallone. Dotato di maggiore dote di coordinamento, abilità diplomatica, acume politico, a differenza di Iannarilli che era impagabile invece se bisognava rendere impossibile la vita all’avversario logorandolo punto su punto.

 

Per quanto riguarda la Lega, è venuto il momento di fare chiarezza. Può interessarsi anche di questo Matteo Salvini? Il coordinatore regionale è Francesco Zicchieri. Fra l’altro nel Carroccio nessuno ha smentito l’indiscrezione che potrebbe essere l’attuale sottosegretario Claudio Durigon a concorrere come prossimo candidato alla presidenza della Regione Lazio.

Ma occorre un’azione unitaria e forte di tutto il partito. Coinvolgendo pure, finalmente, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.

 

Poi c’è Fratelli d’Italia. Indubbiamente una candidatura alla presidenza della Regione Lazio di Giorgia Meloni metterebbe fine ad ogni discussione. Impossibile non sostenerla. Ma la Meloni ha una leadership nazionale forte da esercitare in un momento delicato. C’è anche il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli: autorevole, radicato, forte. Un nome sul quale ragionare in prospettiva.

 

Nel frattempo però il centrodestra deve trovare una sintesi in consiglio regionale. Non può essere Stefano Parisi. Potrebbero celebrarsi le primarie.