Zona Rossa al San Raffaele o tutta Cassino: decide il Seresmi

Foto © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

La riunione di questa sera in municipio a Cassino. Il sindaco ha illustrato al prefetto la situazione del Covid-19 in città. E garantito che non c'è un'emergenza. Semmai il problema sta al San Raffaele. In videoconferenza l'assessore Alessio D'Amato. Lo Spallanzani nelle prossime ore decide la strada da prendere

Sarà il Sereesmi a decidere il futuro di Cassino: se blindare la città e fare la stessa cosa decisa per Fondi. Oppure blindare solo il San Raffaele, la clinica specializzata in riabilitazione, lungodegenza e cure palliative dalla quale si sono originati 24 casi positivi al Covid-19. Il Servizio Regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive – Istituto Lazzaro Spallanzani nelle prossime ore esaminerà tutti i dati forniti questa sera da Cassino nel corso del vertice convocato dal prefetto Ignazio Portelli.

Ignazio Portelli ed Enzo Salera

Si è mosso di persona il prefetto, niente videoconferenza. Ha voluto vedere con i suoi occhi la situazione. Ha raggiunto Cassino intorno alle 20 ed è andato in municipio. Collegato in teleconferenza l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, presenti il sindaco Enzo Salera, il Direttore Generale della Asl Stefano Lorusso, il comandante provinciale dei Carabinieri Fabio Cagnazzo, il dirigente del commissariato di Cassino Raffaele Mascia, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Cassino Ivan Mastromanno

A tutti, il sindaco Enzo Salera ha illustrato la situazione: al San Raffaele il mese scorso c’è stato il primo caso di Covid-19 in provincia di Frosinone, le misure di contenimento, per quanto immediate, non hanno evitato che l’infezione di allargasse. Sono 24 i casi positivi: 17 pazienti e 4 sono sanitari, 3 sono pazienti che nel frattempo sono stati trasferiti ad altri ospedali. Dei positivi in quarantena: 8 sono asintomatici, 4 sono sanitari. Nessun caso risulta ricoverato al Santa Scolastica.

Numeri con i quali dire che il problema non è Cassino, non c’è un focolaio in città; il numero dei positivi in città è del tutto limitato. Per il sindaco, il problema sta nel San Raffaele e non per sua organizzazione o disorganizzazione. Ma sta nella sua natura: è una casa di cura alla quale fanno riferimento migliaia di persone che provengono da tutto il circondario, ha centinaia di dipendenti e collaboratori disseminati in tutta la provincia. Per questo Enzo Salera ha ricordato ancora una volta: «è importante che i cittadini della nostra città ma anche dell’intero territorio che gravita su Cassino siano in casa ed evitino contatti e quindi il rischio di contagio».

Il municipio di Cassino

Al San Raffaele dopo i primi casi era scattato il blocco dei ricoveri, ora è scattato l’isolamento.

«È evidente – ha commentato il sindaco – che siamo in prima linea per fronteggiare il virus insieme alle massime autorità provinciali e regionali. In questi momenti bisogna agire, non avendo colpi di testa ma collaborando con le massime Istituzioni sanitarie, governative e dell’Ordine pubblico. Non mi stancherò mai di ricordarlo, in momenti come questi ogni decisione va concordata con le altre Autorità in campo».