Donatella Bianchi rinuncia: la M5S nemmeno un giorno in Regione

La candidata Governatrice del Lazio schierata dal Movimento 5 Stelle si dimette. Nemmeno un giorno in Regione. Ma guarda alle Europee

Nemmeno un giorno in Aula. Nemmeno una battaglia sotto la bandiera del Movimento 5 Stelle nel Lazio. Gli oltre 185mila cittadini che le avevano dato la loro fiducia un mese fa restano senza Donatella Bianchi, la candidata alla presidenza della Regione Lazio schierata dal Movimento 5 Stelle. Ha rinunciato al seggio in Consiglio regionale.

La conduttrice era stata convinta a ridosso di Natale da Giuseppe Conte a lasciare lo schermo di RaiUno per concorrere come Governatore del Lazio. Oltre ai voti di lista ha preso anche 7mila preferenze personali. Tanto per fare un paragone, nella sola provincia di Frosinone Sara Battisti (Partito Democratico) ne ha presi 17mila e Pasquale Ciacciarelli (Lega) oltre 14mila ma non gli sono bastati per entrare.

Le 7mila preferenze sono state sufficienti a Donatella Bianchi per avere un seggio in Regione. Ma ha rinunciato questa mattina inviando una lettera all’Assemblea della Pisana, in vista della prima seduta dell’Aula prevista per lunedì prossimo. Al suo posto entrerà l’ex sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà, sfiduciato il 31 agosto scorso.

Bianchi resta al parco

Giuseppe Conte e Donatella Bianchi

La giornalista resterà alla guida del parco nazionale delle Cinque Terre. Una presidenza che le era stata assegnata dal centrodestra al governo della Liguria. Che ne aveva chiesto le dimissioni immediatamente dopo il suo impegno con il Movimento 5 Stelle. (Leggi qui: Regionali: la Lega rivuole il Parco della candidata M5S).

Poco credito viene dato ai rumors che si rincorrono nel Movimento 5 Stelle, secondo i quali Donatella Bianchi potrebbe essere candidata alle Europee del 2024. Non gli viene dato peso perché in quel caso la consigliera dimissionaria avrebbe avuto tutto l’interesse a restare in Regione Lazio. E fare da lì un anno di battaglie con el quali costruire la sua piattaforma elettorale.

Complice la tagliola dei due mandati, il Movimento si sta trovando ad affrontare un rinnovamento radicale perdendo però tutte le figure con maggiore esperienza. Uno dei pochi big Alfonso Bonafede, secondo le indiscrezioni potrebbe entrare a far parte del Consiglio di presidenza della Giustizia Amministrativa: oggi due componenti verranno infatti votati dall’Aula di Montecitorio.

Intanto tra i veterani del Movimento c’è chi spera che l’anno prossimo venga introdotta una deroga alla regola ferrea dei due mandati, aprendo al cosiddetto ‘principio di rotazione. Un principio che consentirebbe ad ex deputati ed ex senatori di vecchio corso la candidatura a Bruxelles.

Una partita tutta in salita. Infatti c’è la contrarietà del garante Beppe Grillo, che il leader Giuseppe Conte -oggi in missione proprio a Bruxelles- dovrebbe tornare a incontrare la settimana prossima.

I Consiglieri: rispettiamo la decisione

Valerio Novelli (M5S) Foto © Stefano Carofei / Imagoeonomica

Ma proprio questa regola ha decimato il Movimento 5 Stelle in Regione Lazio. Della pattuglia di dieci eletti che affollava l’aula nella scorsa legislatura è rimasto solo Valerio Novelli. Gli altri tre eletti Roberta Della Casa, Marco Colarossi e Adriano Zuccalà non hanno precedenti esperienze in Regione.

È venuta meno anche l’esperienza di una leader come Roberta Lombardi, già capogruppo a Montecitorio e poi alla Pisana. È stata la sua capacità di dialogo con Nicola Zingaretti a consentire al M5S di portare a casa numerosi risultati. Rispettiamo la decisione di Donatella Bianchi di dimettersi da consigliera regionale e la ringraziamo per l’energia e la passione che ha dimostrato durante la campagna elettorale” ha commentato il Gruppo. Mettendo in evidenza un dettaglio di non poco conto: Quella di Donatella Bianchi è stata una “candidatura di servizio, a capo di una coalizione. Le auguriamo che la strada professionale che ha deciso di continuare a percorrere sia ricca di soddisfazioni“.

Niente porte girevoli

Maurizio Gasparri (Foto: Giulia Palmigiani © Imagoeconomica)

Qual è la strada professionale che Donatella Bianchi ha deciso di percorrere? Evidentemente un ritorno in Rai. Al quale dice da subito No il coordinatore romano di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Leggo con sorpresa che Donatella Bianchi si è dimessa da consigliere regionale. In questo modo non rispetta gli elettori, benché non numerosissimi, che l’avevano votata. Dimostrando come lei ed i grillini interpretino la democrazia. La linea sarebbe: partecipo e se non ottengo quello che voglio rinuncio a rappresentare chi ha creduto alle mie chiacchiere”.

Gasparri ricorda che Donatella Bianchi si è dimessa dalla Rai. “Forse pensa, interpretando il cosiddetto ‘spirito delle porte girevoli’, di tornare a condurre i suoi programmi Rai. Spero proprio che l’azienda non sia arrendevole. Tutti hanno diritto di fare politica. Ma non di fare politica e conduzione televisiva a giorni alterni secondo i propri desideri e le proprie presunte convenienze. Questo non sarebbe serio. Mi dispiace per quelli che hanno votato Donatella Bianchi e che vedono tradito il loro voto che non sarà da lei rappresentato in Consiglio regionale”.