Regionali: la Lega rivuole il Parco della candidata M5S

Il sondaggio riservato sulle Regionali. Che colloca D'Amato in vantaggio. Ma sui Partiti non c'è storia: dietro FdI c'è il vuoto. La candidata che ha accettato di scendere in campo per M5S non molla la presidenza del Parco in Liguria che le era stata affidata tramite Toti. C'è il problema delle preferenze.

Non si dimetterà dalla presidenza del Parco delle 5 Terre, assegnatagli su in indicazione del centrodestra della sua regione, la Liguria. Nè rinuncerà alla trasmissione in Rai Onda Blu che conduce da anni. Il candidato Governatore del Lazio per il Movimento 5 Stelle Donatella Bianchi non ha scelto di dedicarsi al Lazio: dovesse andarle male tornerà ai suoi attuali ruoli. (Leggi qui: La candidata sotto l’albero: Il M5S schiera Donatella Bianchi).

PER COERENZA LASCI IL PARCO

Giovanni Toti. Foto © Leonardo Puccini

A chiederle di rinunciare per coerenza è stato il Governatore della Liguria Giovanni Toti. Era stato lui a concordare la nomina con il ministro dell’Ambiente. «Esattamente come avevamo dato l’intesa al ministro per la sua nomina qualche anno fa, oggi credo che un impegno nel Lazio serio e a tempo pieno di Donatella Bianchi sia incompatibile con un impegno a tempo pieno e serio nel Parco delle Cinque terre, per un banale motivo comprensibile a tutti».

Toti chiede le dimissioni puntando sul fatto che l’impegno per Donatella Bianchi fosse a tempo pieno. «Dal momento che l’impegno che si era presa sul parco è a tempo pieno – prosegue Toti – al netto delle posizioni politiche che non sono le mie (ovvero se fossi nel Lazio non la voterei), l’impegno nel Parco delle Cinque terre, uno dei gioielli dell’Unesco e dei parchi principali del Paese, è un impegno con la Liguria e a tempo pieno».

Una richiesta alla quale si aggiungono i parlamentari liguri della Lega, Stefania Pucciarelli e Francesco Bruzzone. «Le chiediamo – scrivono – di dare le dimissioni da presidente del Parco delle Cinque Terre perché il ruolo che ricopre deve essere estraneo a qualunque dinamica di Partito».

SERVONO LE PREFERENZE

Alessio D’Amato

Dietro al No alle dimissioni potrebbero esserci i numeri. Quelli che ha anticipato nel pomeriggio il sito Dagospia. Rivela l’esistenza di un sondaggio riservato commissionato da Fratelli d’Italia. Ha misurato il consenso sui due candidati in pista fino a ieri sera prima che a mezzanotte anche il M5S avesse un nome da schierare. La rilevazione colloca al primo posto l’assessore alla Sanità che in questi due anni ha fronteggiato il Covid ed organizzato le vaccinazioni nel Lazio: Alessio D’Amato. Su di lui è rimasto quasi tutto il Campo largo costruito da Nicola Zingaretti in questi dieci anni: Pd, Azione, Italia Viva, Europa verde, +Europa, Socialisti, Demos, Sinistra Civica Ecologista. All’appello mancano il M5S, Coordinamento 2050 e Sinistra Italiana.

Francesco Rocca, il candidato del centrodestra unito, insegue a due punti di distanza. I numeri sui Partiti però raccontano un’altra storia: dietro Fratelli d’Italia c’è il vuoto. Una situazione simile a quella accaduta cinque anni fa con Nicola Zingaretti: vinse le elezioni ma senza che i Partiti a suo sostegno raggiungessero la maggioranza in Aula.

La scelta del candidato pentastellato fatta solo a pochi giorni dalla presentazione delle liste, al momento lascia aperta ogni prospettiva. E se il M5S non dovesse vincere o arrivare secondo, sarebbero necessarie le preferenze per agganciare l’elezione in Aula come Consigliere. Un rischio. Di fronte al quale hanno declinato l’offerta di candidarsi come Governatore per il MoVimento prima Bianca Berlinguer, poi Luisella Costamagna. E secondo alcune fonti anche Sabrina Ferilli.

CISL LAZIO PREPARA L’AGENDA

Enrico Coppotelli

Non ha intenzione di stare a guardare il sindacato Cisl del Lazio. Il sindacato ha messo a punto un’agenda per i candidati. E soprattutto per quello di loro che il 13 febbraio risulterà eletto. L’ha elaborata coinvolgendo tutti i territori della regione, le Federazioni di categoria, gli enti e le associazioni della Cisl Regionale.

L’agenda Cisl vede la Persona al centro, la Contrattazione, il valore del lavoro pubblico, il Fisco e la giustizia sociale, gli investimenti, le infrastrutture, il PNRR e tanto altro. «Alle forze politiche – commenta Enrico Coppotelli, Segretario Generale Cisl Lazio – chiediamo concretezza, responsabilità e apertura al protagonismo sociale, indicando che l’obiettivo comune deve essere quello di definire insieme un progetto per la Regione che vogliamo».

I dettagli dell’agenda verranno illustrati il prossimo 12 gennaio nella Sala Riunioni della Cisl del Lazio a Roma. Si tratta – spiega Enrico Coppotelli – «di una piattaforma programmatica con le nostre priorità che crediamo possa essere condivisa dai Candidati Presidenti della futura Regione Lazio, ritrovandosi in un perimetro di corresponsabilità sociale. Dal 14 febbraio dovrà essere questo il vero obiettivo comune: definire insieme un progetto per la Regione Lazio del futuro».