Ciacciarelli: “Ecco perché cambiammo casa”. D’Arpino: “Stai in un monolocale”

Scontro tra ex compagni di Partito. L'uscita da Forza Italia. Il siluramento di Abbruzzese. La vendetta in Comunità Montana. le prossime candidature nel mirino. Quadrini escluso

Pasquale Ciacciarelli, presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio, esponente di ‘Cambiamo‘.

Luca D’Arpino, vicepresidente regionale dell’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, espressione di Forza Italia.

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I round – Via da Forza Italia – Ciacciarelli

Pasquale Ciacciarelli
Ciacciarelli, perché siete andati via? 

Chiedevamo un cambiamento al nostro Partito di riferimento, Forza Italia, costruita con merito da Silvio Berlusconi negli anni in cui aveva organizzato un centro destra forte e centrato bene l’obiettivo di allora: quello di combattare le sinistre italiane. Una spinta propulsiva che c’era stata negli anni ma che via via era andata calando. Lo certificano i sondaggi di oggi. Per questo noi avevamo chiesto al presidente Berlusconi un rinnovamento del Partito; si ricorderà direttore che fu nominato anche…” 

Come avete fatto a crederci? Come avate fatto a credere a Berlusconi, al fatto che potesse cambiare il Partito? Forza Italia è una proprietà personale… 

Perché Berlusconi è una persona molto intelligente. E quando hai a che fare con persone così pensi di poter ragionare con loro. Inizialmente ci si era riusciti. Poi però il ragionamento è abortito, sappiamo come è andata a finire, perché fra Carfagna e Toti purtroppo…“. 

Ma se non lo ha concesso ad Antonio Tajani quando gli ha proposto il progetto L’Altra Italia (un anno fa era tutto pronto per l’annuncio a Frosinone, Nicola Ottaviani ci aveva lavorato per un anno… ) voi come avete potuto illudervi che Berlusconi cambiasse davvero il Partito?

Perché in quel momento storico c’era tutta una serie di azioni in campo che lo avevano reso possibile. Devo dire che alla fine e fino a prova contraria lui lo aveva fatto, poi non ha continuato con quell’azione e a quel punto abbiamo capito che la voglia di rinnovare il Partito che ha dato tantissimo al nostro non c’era più…” 

Ma non vi viene il dubbio che Berlusconi lo abbia fatto apposta per madarvi via? 

“Assolutamente no. Non penso che Berlusconi…” 

Di fatto si è tolto di mezzo quelli come lei e Abbruzzese che erano più filoleghisti… 

“No, credo proprio di no. Non penso che Berlusconi sia uno che divide. Evidentemente nel suo progetto politico ritiene che un Forza Italia al 5% vada bene”.

I round – Via da Forza Italia – D’Arpino

Luca D’Arpino
D’Arpino, perché non li avete tenuti e li avete lasciati andare via?

Aimé, è stata una scelta ascrivibile solo a loro. Sinceramente noi eravamo una grande famiglia, eravamo tutti insieme. Non nego che la mia ultima espressione di voto è stata in favore del qui presente onorevole Ciaccarelli. Quindi noi aspettiamo ancora forse un ritorno da parte loro, perché abbiamo…” 

E perché dovrebbero tornare? Cosa gli offrite di più? Che cosa è cambiato nel frattempo? 

“Perché la nostra è una casa liberale, aperta e democratica…” 

Questo lo sono tutte, sù… 

“E’ una casa molto accogliente e…” 

Si certo, abbiamo il riscaldamento, il bagno, l’acqua corrente… 

“E anche perchè…” 

Però non si fa un congresso, non si conta assolutamente niente, non è un partito scalabile, c’è un bel niente… 

Ma tutto questo loro sanno perfettamente. E fino ad un certo punto gli è stato bene: nel senso che comunque nella figura dell’onorevole Ciaccarelli, quando era il coordinatore provinciale, andavano a concentrarsi tutti i poteri del Partito. Quindi come fa oggi a dire che non c’era la possibilità di scalare un Partito quando lui stesso oggi ricopre la carica di Consigliere Regionale grazie a Forza Italia?” 

Quindi il fatto che Ciacciarelli sia diventato Consigliere Regionale è la dimostrazione che politicamente ciò che dice è falso. Si stava meglio con Ciacciarelli o con Quadrini? 

Sono stato bene con Ciacciarelli e sto benissimo con Gianluca Quadrini, perché è un carissimo amico, è un grandissimo politico, per capacità di aggregazione, spessore…” 

Perché lei è rimasto in Forza Italia? 

“Perché credo ancora in quell’area e in quel popolo di moderati, non sono uno che, diciamo…” 

Non si sente rappresentato dagli altri Partiti, dall’altro centro destra? 

Diciamo che non sono un avventuriero; amo molto essere costante e coerente nelle scelte e nella programmazione delle cose“. 

II round – L’assedio a Quadrini – Ciacciarelli

Pasquale Ciacciarelli
Ciacciarelli, ma siete voi per caso che state cingendo d’assedio il povero Gianluca Quadrini? È un periodo che deve stare sulla torretta della Comunità Montana e controllare se riesce a resistere ancora lì o se riuscite ad impedirgli di diventare Commissario e restare alla guida dell’ente…

 “In sede di premessa volevo solo fare due precisazioni all’amico D’Arpino, che stimo e con il quale mi unisce un percorso politico con il quale siamo cresciuti assieme all’interno del Partito: penso che proprio io sono l’emblema di quello che accade in Forza Italia. Parlliamoci chiaro, anche io non ero stato eletto, come coordinatore provinciale del Partito, ma nominato – perché in Forza Italia si nomina – in un momento storico che lei direttore ricorderà, quello della deflagrazione del Partito…” 

Ma lei lo meritava o no, di fare il Coordinatore? 

“Avevo fatto un buon lavoro e poi…” 

Quindi il mezzo c’è, come dice D’Arpino, per riconoscere il merito anche in Forza Italia… 

“Si, ma non sono stato eletto dal territorio. Era una fase di interregno in cui i vari Pallone ed altri big aderirono al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. Noi abbiamo quindi dovuto ricostruire tutto con un grosso e certosino lavoro sul territorio. E a tal proposito ritengo che in quel momento storico a portare valore fu anche Gianluca Quadrini. Che poi io non condivida il suo modo di fare politica nel Partito è un altro discorso…” 

Lo avete costretto ad andarsene… 

“Assolutamente no, la storia è un altra, però vabbè…” 

No, la storia è che poi non lo avete candidato né alla Camera, né al Senato e né alle Regionali… e lui se n’è andato. 

“Assolutamente no, lo abbiamo dimostrato poi con i voti che non era così…”

Pasquale Ciacciarelli con Gianluca Quadrini e Mario Abbruzzese ai tempi di Forza Italia
Bèh, insomma, pure lui ha dimostraro che se fosse rimasto forse la storia politica sarebbe stata diversa e Mario Abbruzzese sarebbe stato eletto a Montecitorio: i voti di Quadrini sono mancati e sono stati fondamentali…

Però abbiamo certificato sul territorio, anche con l’aiuto del mio amico D’Arpino, che quello era il gruppo politico che aveva più consenso. Perché è vero che sono stato candidato a consigliere regionale e Quadrini no, poi ci vogliono i voti però. E come giustamente lui diceva l’organizzazione sul territorio vale molto, perché se io ho preso 10.500 voti alle ultime elezioni regionali. Questo è sicuramente frutto di un’attività che io ho condotto sul territorio ma altrettanto certamente lo è anche dell’aiuto forte che quella squadra ha saputo dare in quel dato momento. Dico questo perché è importante ripercorrere tutta la storia e soprattutto far emergere il fatto che noi non siamo competitors, ma siamo alleati, perché…“.

E il principale nemico è proprio l’alleato… 

“Assolutamente no, nel Consiglio Regionale del Lazio io ho un rapporto straordinario con i miei colleghi…” 

E allora potevate tenervelo Quadrini invece di metterlo fuori… 

“Ma noi non lo abbiamo messo fuori, direttore, purtroppo questa è una versione della storia che non corrisponde a verità, perché…” 

Bastava candidarlo e lui restava… 

“Noi volevamo assolutamente candidarlo…” 

Mannaggia, e perché non lo avete candidato? 

“Perchè la postazione che lo riguardava era la postazione già di qualcun altro, presa in virtù di un accordo…” 

E anche in questa puntata mi tocca dire che Gesù morì di raffreddore poverino… 

“Purtroppo è andata così. Tant’è vero che poi, rotto il patto con…” 

Io mi ricordo ancora Cesare Fardelli che andava in giro con 5 liste della Democrzia Cristiana e a seconda di chi incontrava gli faceva vedere che era lui il candidato sindaco… 

“Scusi, in questa provincia noi abbiamo candidato un mostro delle preferenze che si chiama Antonello Iannarilli, che comunque in Forza Italia ha fatto una performance bellissima, figuriamoci…” 

Ma non era in grado di impensierire perché era fuori dal giro da 4 anni… 

“No, non è così…” 

… a differenza di Quadrini… 

“Non condivido però va bene…” 

Bèh insomma, sono i numeri a parlare. Ma siete voi che lo state assediando in questo periodo o no? 
Adriano Palozzi, Mario Abbruzzese, Pasquale Ciacciarelli

“Ci mancherebbe pure. Io…” 

Noooo… 

“… ho presenziato alla Commissione in Consiglio Regionale ed ho assistito all’attacco violento che non ha fatto la mia parte politica. Devo dire che quando si parla di centro destra – non faccio come lo stesso Quadrini quando si è trattato di silurare Mario Abbruzzese al Cosilam. Bisogna mantenere molto preservati quei posti che noi abbiamo conquistato con la votazione. Vorrei ricordare infatti…” 

Intanto un sassolino dalla scarpa se lo è appena tolto, ha ricordato a Quadrini che è lui il sicario politico di Mario Abbruzzese al Cosilam… 

“Questo non è un problema. Io però vorrei ricordare che Gianluca Quadrini è stato eletto grazie a noi alla Comunità Montana…” 

Però un movente per assediarlo ce l’avreste… ce lo ha appena detto: vendicare il siluramento di Abbruzzese 

… anche io ho fatto campagna elettorale per lui, perché era giusto che quella casella venisse occupata da Forza Italia, quindi io mi auguro che in tempi brevi venga sciolto anche questo nodo, che peraltro determina stasi per tutti, non solo per Quadrini. Non si è proceduto su nulla…”

II round – L’assedio a Quadrini – D’Arpino

D’Arpino, sono loro che stanno assediando Quadrini? 

“Mah, nel dettaglio… io spero di no, e…” 

Però un movente glie lo avete dato: questo a Ciacciarelli va riconosciuto. Avete partecipato al cecchinaggio contro Mario Abbruzzese… 

“Ci sono stati dei trascorsi un po’ particolari, sono vicende politiche da collegare a specifiche persone in un momento specifico, quindi non vorrei aggiungere cose che non sono di mia competenza, non mi permetterei…” 

Luca D’Arpino, vice presidente Anci Lazio
Se perdete la postazione di Quadrini al livello di governo del territorio Forza Italia si indebolisce molto… 

Caro direttore, nonostante quello che si vocifera sul nostro partito per mezzo della stampa o in un sistema di comunicazione che secondo me non rappresenta in pieno la fotografia del territorio, io godo del piacevole conforto da parte degli amministratori locali. Nei territori dove adesso con questa elezione che ho ricevuto con il contributo dei tanti sindaci che si sono messi a disposizione, io noto con piacere che c’è una forte volontà degli amministratori locali di tornare ad avere un ruolo nel partito. Si, è vero, le percentuali sono basse, come ha ricordato il nostro presidente Berlusconi non ci danno soddisfazione, non ci troviamo appagati da questa condizione. Però vi posso assicurare che quando facciamo gli incontri e le riunioni…” 

Al prossimo tavolo del centro destra: la Lega reclama un ruolo, voi rispondete ‘Abbiamo i sindaci’. Chi darà le carte? 

Io spero che si possa trovare una sintesi e un’aggregazione totale, nel senso che ogni tanto sento dire che qualcuno va per conto suo, che il candidato sindaco e gli altri si devono assuefare… Io penso invece che ci voglia veramente un momento di riflessione congiunta e che si debba trovare la sintesi per portare risultati veri“. 

Ma non è che vi stanno escludendo dai tavoli? Perché di fatto loro a Ceccano, un paio di settimane fa, un tavolino piccolo piccolo se lo sono fatto ma mancava soltanto Gianluca Quadrini il quale, quando si accomoderà si troverà già tutto apparecchiato… 

“Voglio ricordare al senatore Ruspandini, ai colleghi di Fratelli d’Italia, agli amici, ai cugini insomma…”

E anche a Cambiamo… 

“E anche a Ciacciarelli, che considero ‘di famiglia’ perché chi viene dalla mia stessa famiglia e poi è andato a vivere da solo non è detto che debba dimenticare…” 

Questa è cattivella…: “Vado a vivere da solo”… 

“… ma tornerà perché la casa che ha scelto non potrà accoglierlo perché…” 

Non è confortevole… ?

Già, voglio dire che noi siamo stati forza di governo e forza politica determinante negli anni passati, tanto ad arrivare a cifre vicine al 40%. Non per questo non abbiamo rispettato i nostri compagni di squadra, i nostri cugini ed alleati. Vorrei perciò chiedere a loro di avere innanzitutto decoro e rispetto per le persone e percoloro che appartennero ad un unico partito. Tutti hanno partecipato all’esperienza del Popolo delle Libertà, di Forza Italia… comunque…” 

Avete chiaro che il sindaco a Pontecorvo non ve lo danno? Cioè che il tavolo del centro destra non accetterà la vostra candidatura per un bis di Anselmo Rotondo? 

“Io credo che chi sceglie di andare contro Anselmo Rotondo sceglie una via ingiusta e scorretta, soprattutto perché Anselmo Rotondo ha sempre rappresentato in pieno i nostri valori e le nostre identità”. 

III round – Le candidature –

Ciacciarelli, ma se la Lega, al tavolo del centro destra, dovesse reclamare la candidatura del sindaco a Pontecorvo voi come vi mettete? 
Pasquale Ciacciarelli

In politica valgono i numeri e i voti, Forza Italia lo ha fatto per anni anche in questa provincia e siccome io ho partecipato a tanti tavoli del centro destra la prima parola è stata sempre quella di Forza Italia, che ha scelto i sindaci nel 90% dei comuni della provincia di Frosinone. Oggi, purtroppo o per fortuna, io direi per fortuna, c’è un ulteriore partito di centro destra che ha preso il sopravvento su tutti. Lo dobbiamo riconoscere, perché se facciamo finta di niente poi succede quello che sta accadendo oggi. Il partito leader è la Lega, piaccia o meno, purtroppo funziona così. Poi c’è Fratelli d’Italia, poi Forza Italia e poi c’è Cambiamo, non è che...”

Ma a Pontecorvo che fate?

“E’ pur vero che c’è solo Ceccano in cui si esprimono liste politiche, Pontecorvo è sotto i 15mila bitanti, quindi è un contesto civico…” 

Quindi Anselmo Rotondo è un sindaco civico… 

“Non penso che si candidi con Forza Italia…” 

Fino a prova contraria è un iscritto a Forza Italia, orgoliosamente di Forza Italia… 

“Io non penso che possa presentare una lista a supporto…” 

Quindi lei, Ciacciarelli, puo’ anche sostenere Anselmo Rotondo… 

“Vedremo cosa deciderà la coalizione, bisogna capire in toto il da farsi, mentre io lo posso fare, viceversa…”

E’ disposto a sostenere Anselmo Rotondo? 

“Faremo una riunione per capire cosa si dovrà fare…” 

Mi sembra di capire di no. 

(D’Arpino): “Anche a me ma spero che cambi idea…” 
(Ciacciarelli): “Io non l’ho detto…” 

Quadrini non lo chiamano, loro si vedono a ceccano quando lui non c’è… 

(D’Arpino) “Di questo incontro a Ceccano non so nulla, spero che l’onorevole lo smentisca…” 

Non può smentirlo perchè c’è stato… 

(D’Arpino) “Se c’è stato allora…”