Forza Italia a testa bassa contro Mastrangeli e la giunta

Niente tregua. Nemmeno i dodici giorni chiesti dal sindaco Mastrangeli per arrivare al Bilancio. Forza Italia apre il fuoco. Mirando sulla linea di galleggiamento

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Dodici giorni. Una tregua di appena dodici giorni e poi la resa dei conti. Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli aveva chiesto ai suoi Consiglieri 12 giorni di tempo: tanti sono quelli che mancano al 29 marzo, giorno nel quale verrà discusso il Bilancio di previsione del Comune. Una volta messi in sicurezza i conti ed il seguito della consiliatura, il sindaco era pronto a dare il via libera alla verifica politica nella maggioranza. Ormai improcrastinabile. Anzi assolutamente indispensabile per andare avanti o tentare di farlo. Ma i Consiglieri comunali di Forza Italia Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo non hanno concesso nemmeno dodici ore per lanciare un nuovo pesante attacco a Mastrangeli ed alla sua giunta.

Perché il J’accuse dei Consiglieri forzisti è senza sconti, lanciato a 360 gradi. Senza tregua (altro che prima si vota il Bilancio) e nessuno viene risparmiato. Forza Italia lo fa attraverso una dichiarazione ufficiale, rilasciata nel pomeriggio. Nella quale sono tante le cose dette ma soprattutto quelle non dette e lasciate intendere.

Vediamo alcuni passaggi tra i più significativi e dall’importante peso politico.

Il J’Accuse di Forza Italia

Pasquale Cirillo

“La Giunta Mastrangeli in determinati settori non sta funzionando. Tra i cittadini di Frosinone c’è un evidente e largo malcontento che non si può vedere se si rimane nella stretta cerchia dei “balli del generale”.

Di fatto, Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo ipotizzano una sorta di miopia politica ed amministrativa. Così grave da non consentire al sindaco di vedere che la sua squadra non sta funzionando. Riccardo Mastrangeli viene accusato di non saper governare e di non rendersene nemmeno conto. Non solo.

“La Viabilità è allo sbando con politiche insensate fatte di passi in avanti e marce indietro dimostrate dalla questione cordoli. Manca una pianificazione seria che coinvolga ed ascolti associazioni di commerciati e cittadini. Basti pensare che ad un progetto importante come quello del Grande Capoluogo ci si crede talmente poco che è Stata creata solo una Commissione peraltro affidata ad un esponente della minoranza.

Cosa c’entra il progetto per unire in una città sovracomunale una decina di Coimuni che stanno intorno al Capoluogo? (Leggi qui: Grande Capoluogo, otto Comuni dicono si al primo passo)

Bisogna dire con chiarezza che i problemi ambientali di Frosinone non si risolvono con gli spot di Zona 30 o i blocchi del traffico ma con un piano di trasporto integrato di tutto il comprensorio dei Comuni vicini al capoluogo. E con una verifica sulle industrie pertinenti alla città oltre che sui mezzi pesanti che attraversano la Monti Lepini.”

Capisaldi sotto accusa

Riccardo Mastrangeli con uno dei nuovi bus elettrici commissionati

Cirillo e Scaccia mettono sotto esame i capisaldi della programmazione Mastrangeli: la viabilità (ergo le ciclabili), le politiche ambientali ed il progetto del Grande Capoluogo. Si mira alle fondamenta del progetto di governo cittadino.

Non manca una critica forte sul filone della sicurezza. Allorquando i Consiglieri di Forza Italia scrivono: 

“Sulla sicurezza il Comune ha parlato di prevenzione solo dopo il grave fatto di cronaca che ha coinvolto la città. A cui poi si è collegato un gravissimo fatto che potrebbe configurare  una violazione della privacy sul quale va fatta luce con estrema chiarezza e trasparenza. Noi presenteremo un emendamento dove chiederemo di tagliare lo spreco insensato delle 21000 euro annue di spesa per la gestione dei social del Comune per mettere quelle risorse  nel capitolo del piano di sicurezza integrata. Un capitolo che da anni è presente nel Bilancio comunale ma che è sempre stato lasciato a 0.”

Qui il passaggio è particolarmente pungente. Sa tanto di arguta  e fine “trappola” politica per il primo cittadino. I consiglieri rivelano che vengono spesi quasi 2mila euro al mese per la gestione dell’immagine Social del sindaco e della sua attività ed annunciano che presenteranno un emendamento al Bilancio in votazione mercoledì 29 marzo per spostare quei soldi dall’immagine alla sicurezza. Se la proposta emendativa verrà approvata potranno legittimamente dire di aver “migliorato” il documento di programmazione con l’aumento delle risorse per la sicurezza in città.

Se invece non dovesse essere accolta dal sindaco, sarebbero legittimati a non votare il documento. Comunque ad astenersi. In politica ci sta. 

Il centro della questione

C’è anche una reprimenda  sulle spese del Comune.

“Bisogna frenare le follie come le 200000 euro spese per le luminarie natalizie.”

Mauro Vicano ed Alessandra Sardellitti durante la campagna elettorale con Carlo Calenda

Ma il vero nodo è quello politico. È il centro della questione, il punto dal quale tutte le fibrillazioni si sono generate. In pratica: l’accordo con il dottor Mauro Vicano e le sue liste fatto quasi due anni fa in occasione del ballottaggio: ha portato in giunta l’avvocato Alessandra Sardellitti togliendo un posto alla lista Mastrangeli. Scelta che ha scontentato molti ed ora conduce all’accusa di avere preso quella decisione in maniera unilaterale.

“Basta usare il programma come foglia di fico. Il Sindaco deve capire che lui per primo ha azzerato il programma ed ogni accordo elettorale nel momento in cui, senza il consenso dei consiglieri, ha allargato la maggioranza a liste esterne che non avevano sottoscritto alcun patto con la coalizione”.

Poi la precisazione sul rimpasto di Giunta, per mettere in chiaro che la questione non sono gli assessorati.

Forza Italia  non chiede assessorati anzi consiglia un ampio rimpasto di giunta sostituendo gli Assessori Sardellitti e Rotondi con figure tecniche di comprovata esperienza amministrativa che diano un cambio di passo all’azione politica della maggioranza. L’azione della nuova giunta deve coinvolgere tutto il Consiglio e non essere limitata ad una ristretta corte.

Il cerchio magico

Riccardo Mastrangeli Foto © Stefano Strani

Chiaro il riferimento all’esistenza di una sorta di “cerchio magico” che prenderebbe le decisioni più importanti, almeno a dire dei Consiglieri forzisti.  

I passaggi finali del comunicato sono quelli più significativi per i nuovi assetti di Giunta. Forse anche per il prosieguo della consiliatura. 

“Non è un caso che i malumori abbiano coinvolto nel tempo Consiglieri appartenenti a vari Partiti e Gruppi di maggioranza. Per primo quello della lista personale del Sindaco i cui esponenti hanno fatto giuste ed importanti segnalazioni.”

Il riferimento esplicito alla lista del Sindaco fa capire che si è ormai consolidato l’asse e la linea di azione/rivendicazione comune tra i 2 Consiglieri di Forza Italia ed i “malpancisti” della lista Mastrangeli Sindaco

In conclusione il monito e un “avvertimento” al sindaco di Frosinone, da parte di Forza Italia.

“Il Sindaco vada avanti solo se è pronto a fare una giusta autocritica e  cambiare passo. Se l’idea è quella di allargare la corte a gruppi di minoranza alla sola ricerca di assessorati o continuare a vivacchiare asserragliato nel castello allora è meglio rassegnare le dimissioni e rimettere tutto nelle mani della cittadinanza.
È sempre buona la politica che richiama senza paura il Popolo ad esprimersi quando non ci sono le condizioni per andare aventi.”

Chi pensava che, almeno fino al Bilancio, ci potesse essere un “cessate il fuoco” nella maggioranza, si sbagliava di grosso.