Forza Italia, ultima chiamata in Ciociaria

Mentre Antonio Tajani favoleggia di una centralità politica perduta e Claudio Fazzone si concentra sul Pontino, all’orizzonte ci sono le provinciali e le comunali di Frosinone. Tocca ai sub commissari rimboccarsi le maniche. Altrimenti gli “azzurri” inizieranno a sfocare.

In un’intervista al Corriere della Sera Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia, dice due cose. La prima è che Matteo Salvini e Giorgia Meloni non guidano Partiti antieuropei e che quindi possono governare l’Italia. Purché gli “azzurri” restino centrali nella coalizione. Bypassando completamente il fatto che Lega e Fratelli d’Italia insieme contano il 40% dei voti. Forse di più. Non è Forza Italia a poter dettare linee e tempi nel centrodestra.

La seconda cosa è che secondo Tajani Mario Draghi deve restare presidente del Consiglio perché altrimenti il Governo cadrebbe. Vuol dire che l’obiettivo è provare a fare eleggere Silvio Berlusconi al Quirinale. Obiettivo legittimo, ma difficilmente realizzabile.

Anche in questo caso Forza Italia si attribuisce una centralità che non ha più. Né a livello nazionale che locale.

La crudezza dei numeri

Luca Di Stefano

In provincia di Frosinone, per esempio, alle comunali di Alatri e Sora le percentuali degli “azzurri” sono state imbarazzanti.

Alle Provinciali bisognerebbe provare a fare una lista, ma non è scontato: non ci sono più gli amministratori da schierare. E già sono cominciati i contatti con altre forze, anche civiche.

Ma se Fratelli d’Italia e Lega metteranno in campo 12 candidati al consiglio provinciale, Forza Italia non potrà non fare altrettanto. Perché in caso contrario sarà tagliata fuori. Anche e soprattutto dalle candidature a Camera, Senato e Regione.

Il fronte pontino che distrae

Il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone da tempo si è dovuto concentrare sul Pontino, lasciando da parte la situazione in Ciociaria. In questi mesi ha dovuto gestire le Comunali di Latina, organizzare le candidature ad Itri, pianificare l’elezione di Gianluca Taddeo a Formia, avviare il confronto per le prossime Comunali di Gaeta.

Quindi i tre sub commissari devono almeno provare a prendere in mano la situazione. Non hanno scelta: o provano a costituire una lista fortissima per le Provinciali, oppure sarà difficile per Forza Italia restare protagonista in Ciociaria. Anche per il futuro prossimo.

Resta da capire con chi si potranno fare le liste. Tutti gli ex Consiglieri provinciali eletti in Forza Italia hanno fatto le valigie: Anselmo Rotondo (Pontecorvo) è nella Lega, Gioacchino Ferdinandi (Piedimonte) si sta collocando in una civica, Gianluca Quadrini (capogruppo uscente) si sta organizzando con una civica, Danilo Magliocchetti (Frosinone) è salito sul Carroccio, altri nemmeno sono più stati eletti.

La candidatura a Frosinone

Alle comunali di Frosinone gli “azzurri” non possono non rivendicare la candidatura a sindaco. Claudio Fazzone lo ha fatto, ma deve assolutamente dare sostanza a quell’affermazione. Sia che si scelgano le primarie, sia che si vada con una soluzione politica, il tema è cruciale. Anche perché nel 2017 Forza Italia elesse 4 consiglieri. La Lega zero, Fratelli d’Italia 1. (Leggi qui «A Frosinone rivendicheremo la candidatura»).

Poi il sindaco Nicola Ottaviani e il capogruppo Danilo Magliocchetti sono saliti sul Carroccio, ma inizialmente avevano la divisa “azzurra”. E a quel risultato Forza Italia deve guardare.

Se non reggerà alle Provinciali e nel capoluogo non ci sarà alternativa alla marginalità.