Frosinone, il “mago” Haoudi non vende illusioni ma calcio di qualità

Il neo centrocampista giallazzurro si è presentato ai nuovi tifosi. Entusiasmo, umiltà ed idee chiare per il giovane italo-marocchino che dopo la parentesi al Livorno punta ad affermarsi in Serie B. A dispetto dei vent’anni Hamza ha già mostrato maturità e la reazione all’episodio di razzismo di cui è stato vittima a novembre scorso n’è la riprova.

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Hamza Haoudi è uno dei tanti “nuovi italiani” che secondo molti rappresentano il futuro del Paese (a tal proposito i docenti universitari Gianpiero Dalla Zuanna, Patrizia Farina e Salvatore Strozza hanno scritto un interessante libro). Nato 20 anni fa a Lucca, le sue origini sono marocchine. È uno dei giovani sui quali il Frosinone vuole fondare la ripartenza. (Leggi qui La rivoluzione-giovani va avanti e oggi suona l’adunata).

Il gruppo è fantastico, possiamo fare grandi cose”, dice nel corso della presentazione nel ritiro di Ferentino. Le premesse ci sono tutte: oltre al talento che dovrà confermare sul campo, Hamza è un ragazzo più maturo della sua età, orgoglioso e molto motivato. Ha conosciuto anche la durezza della vita e i pregiudizi ma ha saputo reagire con grande intelligenza. Il riferimento è all’episodio di razzismo di cui è rimasto vittima a novembre scorso durante la gara Alessandria-Livorno quando un giornalista aveva detto  “l’ha fatta il negro” e “non c’è l’alluvione qui”. Frasi tra l’altro sentite in diretta tv.

“’Nero, non c’è l’alluvione qui. Queste sono state le parole che mi sono state rivolte durante la partita, insultando me ma soprattutto insultando delle problematiche di una città che ha perso tanti concittadini a causa delle alluvioni – ha scritto su instagram il neo centrocampista canarino – Ecco mi sento di dire dal ‘basso’ dei miei 19 anni che mi ritengo molto più uomo di chiunque si permetta di esprimersi in questa maniera non solo in uno stadio ma in un qualunque luogo”.

LA PRESENTAZIONE

Hamza Haoudi

Nel ritiro di Ferentino è stato il suo giorno. Le prime parole da giocatore del Frosinone sono state semplici, misurate ma ricche di entusiasmo ed umiltà.

Malgrado la stagione disgraziata del Livorno (è retrocesso in Serie D), Haoudi si è messo in luce con 35 gare, 4 gol, 3 assist ed una serie di prestazioni sopra le righe. Giocando col nome lo hanno soprannominato Houdini per le sue magie in campo. E così è diventato uomo-mercato ma alla fine l’ha spuntata il Frosinone che lo ha seguito per tutta la stagione con i suoi osservatori.

Avevo diverse offerte, è vero – rivela Hamza – Sono arrivate sia da squadre di serie A (Juve, Empoli e Sampdoria ndr) che di B (Monza, Cremonese, Crotone e Parma ndr), ho scelto Frosinone perché è la piazza giusta per me. Qui posso fare bene per il mio percorso di crescita”. E’ stato comunque il direttore Guido Angelozzi a convincere l’italo-marocchino a scegliere il Frosinone. “La chiamata è arrivata direttamente dal direttore Angelozzi – ammette Haoudi – Ci siamo visti con lui ed i miei agenti e del direttore ricordo di aver apprezzato immediatamente le parole. Sono contento e cercherò di dare il mio massimo con questa maglia”.

PARAGONI ILLUSTRI

Hamza Haoudi in allenamento a Ferentino

I suoi agenti Fabiano Santacroce (ex difensore del Napoli) e Luca Di Mattia lo hanno accostato a Zielinski ed Hamsik. Haoudi si considera una mezzala dalle spiccate doti offensive e quindi il paragone non è casuale. Ma è un giocatore anche molto duttile e può giostrare da esterno o mezzapunta. Qualcuno dice pure da “falso nueve”.

Lo scorso anno ho giocato più da mezzala che da esterno però all’occorrenza posso fare anche il trequartista – spiega – Ma non sta a me decidere la posizione, spetta al mister. Ovunque intenderà schierarmi cercherò di dare il mio meglio. Senza dubbio la mia caratteristica migliore è l’uno contro uno, però a me piace anche andare a ricevere il pallone o riconquistarlo. Inoltre ho visione di gioco. Il mio lavoro di crescita è quotidiano, mi sto applicando per iniziare bene la stagione”.

OBIETTIVI ED AMBIZIONI

Il percorso di Haoudi è iniziato nella Fortis Lucchese. Poi un breve passaggio alla Fiorentina, 3 anni all’Empoli, il Tuttocuoio ed il Livorno dove ha esordito in B il 17 luglio di un anno fa nella gara persa a Benevento. Ora torna tra i cadetti con tanta voglia di affermarsi in questo campionato.

Voglio crescere e dare il massimo allenamento dopo allenamento, facendo vedere al mister che in questa squadra ci posso stare”, sottolinea Hamza che presto potrebbe essere chiamato a scegliere in quale Nazionale giocare: Italia o Marocco. “Se e quando capiterà di dover dare un’indicazione, dovrò pensarci – non si sbilancia – Però, lo ripeto, ora penso solo a migliorarmi”.