Frosinone, segnali di ripresa ma la difesa va registrata

Dopo le 2 sconfitte di fila, i giallazzurri hanno risposto pareggiando a Brescia una partita che forse avrebbero meritato di vincere. La squadra di Grosso ha ritrovato il gioco brioso però ha pagato a caro prezzo gli errori della retroguardia

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Gioco, giocate, coraggio e un risultato positivo dopo 2 sconfitte di fila. La risposta c’è stata ed è un dato oggettivo. Sarebbe stata una risposta forte se fosse arrivato il successo a Brescia contro un’avversaria scesa in campo per il primato. Ed invece il Frosinone è rimasto ancora una volta senza vittoria vittima di se stesso.

Un paio di scarabocchi l’hanno punita oltre misura. Soliti errori da matita blu che hanno rallentato il cammino dei giallazzurri in questo primo scorcio di girone d’andata. Ed infatti la classifica è peggiorata: la squadra di Grosso è scivolata all’ottavo posto insieme al Perugia in vantaggio nel computo degli scontri diretti.

SQUADRA IN RIPRESA

Il goal di Ciano

La partita di domenica, comunque, ha restituito un Frosinone vivo e vivace. Ha scacciato le ombre dei 2 ko consecutivi. La formazione di Grosso è apparsa in ripresa dopo aver racimolato solo 4 punti quando si è arrivati a metà del tour de force di 8 giornate in un mese.

Il Frosinone ha ritrovato gioco, è stato intraprendente e forse alla fine avrebbe meritato di vincere. Ma è chiaro che non sono tutte rose e fiori. Resta infatti il grande rammarico per come il risultato sia maturato.

Come detto gli errori difensivi hanno fatto la differenza. La retroguardia ha perso certezze e solidità: 7 gol in 3 partite sono tanti considerando che nelle precedenti 4 ne aveva incassato solo 1. Non ha convinto Barisic nel ruolo di terzino sinistro che ha sofferto la velocità di Leris. È chiaro che non è solo colpa del pacchetto arretrato. Deve crescere il centrocampo che in taluni momenti non riesce a garantire il necessario filtro. (leggi qui Brescia e Frosinone fino all’ultimo secondo: è 2-2).

CIANO E CANOTTO ARMI IN PIÙ

Canotto lanciato a rete

Il ritorno al gol dei due attaccanti è una delle buone notizie della partita di Brescia. Entrambi non segnavano da diverso tempo: Ciano dal match di Vicenza del 28 agosto, Canotto dalla gara d’andata contro il Brescia. Le prodezze al “Rigamonti” potrebbero rappresentare un’iniezione di fiducia in vista dello sprint finale. Ciano si è confermato bestia nera del Brescia (7 gol in 15 sfide). Il match di domenica ha ribadito che il fantasista campano rende molto di più con un centravanti (Charpentier) vero.

Per quanto riguarda Canotto, la rete (molto bella tra l’altro) potrebbe restituirgli lo smalto d’inizio stagione. Insomma 2 giocatori importanti per qualità ed imprevedibilità che devono soltanto trovare la giusta continuità per fare la differenza. Due “armi” in più per Grosso in questo girone di ritorno che resta tiratissimo. (Leggi qui Il Giudizio Universale: Brescia – Frosinone 2-2).

LA GIOSTRA NON SI FERMA

Roberto Stellone

Già martedì torna il campionato in un calendario a dir poco folle. Lo stop di 2 turni deciso a dicembre per il rialzo dei contagi covid è stato sicuramente opportuno ma le conseguenze sono davanti agli occhi di tutti. Si gioca ogni 3 giorni, un frullatore per tecnici e giocatori. Gestire al meglio energie ed idee è fondamentale. Gli effetti si stanno vedendo.

La classifica è in continua evoluzione: è tornato in vetta il Lecce, ha frenato la Cremonese, il Pisa ha ritrovato la vittoria, il Monza ha perso in casa, in ascesa il Benevento e l’Ascoli che hanno scavalcato il Frosinone ed il Perugia. Grande equilibrio sia per la promozione diretta che per i playoff.

Martedì e mercoledì altro giro. I canarini riapriranno lo “Stirpe” per affrontare la Reggina dell’illustre ex Roberto Stellone, il tecnico della storica doppia promozione dalla Serie C alla “A”. Una partita importante per cercare di ritrovare i 3 punti. Ma sarà tutt’altro che facile: i calabresi sono in salute ed arrivano sull’onda di 3 vittorie di fila.