Gol, gioventù e fantasia: così il Frosinone va all’attacco della Serie A

Nonostante sia stato ricostruito ex novo il reparto avanzato ha risposto nel migliore dei modi e si sta rivelando decisivo sulla strada della promozione. Le punte hanno segnato quasi tutte (7), realizzando 29 reti sulle 39 totali. La linea verde ha pagato moneta sonante

Alessandro Salines

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Sette punte per un tridente. Tutte acuminate al punto giusto che Fabio Grosso sa maneggiare con grande abilità a seconda dei momenti di una partita. L’attacco del Frosinone ha risposto finora nel migliore dei modi. Forse al di sopra delle più rosee attese. Inutile negarlo, ad inizio stagione infatti c’era più di qualche perplessità: il reparto è stato completamente ricostruito con 8 elementi nuovi tra l’altro under 30 e il solo Garritano anello di congiunzione con il passato. E poi c’era il rebus-punte centrali. Giovani di prospettiva ma ovviamente con poca esperienza. Autentiche scommesse che finora sono state vinte: il reparto avanzato è stato fondamentale nel primato del Frosinone in fuga verso la Serie A.

La squadra giallazzurra ha il secondo miglior attacco del campionato con 39 gol e ben 29 di questi (l’88,69 per cento) sono stati realizzati dalle punte. E sono andate a segno quasi tutte (7) a parte il baby Bocic ed il neo acquisto Bidaoui finora in campo solo per una manciata di minuti. Una sorta di cooperativa del gol. Sabato contro il Cittadella hanno timbrato il cartellino in 3 contemporaneamente.

Millennials alla riscossa

Samuele Mulattieri

E’ stata la scelta più coraggiosa della stagione. Un’autentica scommessa che ad oggi si può dire vinta nettamente. Puntare su 3 centravanti nati dopo il 2000 in un campionato duro come la Serie B poteva rappresentare un salto nel buio.

Ed invece Angelozzi e Grosso ci hanno visto lungo. Samuele Mulattieri (2000), Luca Moro (2001) e Gennaro Borrelli (2000) si sono rivelati valori aggiunti ed in solido hanno portato in dote 15 reti. Mulattieri, in prestito dall’Inter, ha siglato 7 gol e 4 assist malgrado un minutaggio relativo basso. In pratica quasi la metà delle partite (10 su 21) le ha iniziate dalla panchina. A Frosinone ha confermato ed evidenziato ancor di più le qualità già dimostrate a Crotone ed in Olanda al Volendam. In estate sarà uomo-mercato.

Luca Moro

Cinque reti per Moro, il più giovane dei 3. Proprietà del Sassuolo, arrivato dalla Serie C (21 reti al Catania), ha avuto qualche alto e basso come normale che sia. Tuttavia ha regalato 5 gol pesanti ed un contributo non da poco. Attaccante moderno, implacabile in area di rigore, è in crescita nelle ultime gare.

Per lui si prennuncia un gran finale di stagione. In prestito dal Pescara ma sarà riscattato, Borrelli ha messo a segno 3 reti in 14 presenze di cui 1 solo da titolare (i tutto 201’ giocati). Decisivo in 2 gare (Bari e Benevento) segnando i gol della vittoria. Forte fisicamente, gran temperamento, si è fatto sempre trovare pronto.  

Fantasia, mestiere e gol

Luca Garritano

Ragionamenti diversi invece sono stati fatti per le punte esterne. La società ha puntato di più sull’esperienza oltre che ovviamente sulla qualità. La scelta di Roberto Insigne va in questa direzione. Come anche quelle di Jaime Baez e Soufiane Bidaoui nel mercato di gennaio. Ma anche Giuseppe Caso, pur essendo un ’98, non è arrivato a digiuno di calcio di alto livello.

Senza parlare di Luca Garritano, utilizzato spesso anche come trequartista o mezzala. Una delle certezze della squadra, unico attaccante reduce del campionato scorso. Uomo-chiave nel gioco di Grosso, 2 gol e 5 assist in 24 presenze.  

Roberto Insigne

Sette reti ma anche e soprattutto un contributo decisivo alla causa. Fratello d’arte di Lorenzo, ingaggiato dal Benevento nello scambio con Ciano, Insigne si è rivelato uno dei rinforzi più indovinati. Partito in sordina, le prime 7 partite tra scampoli e panchina, è esploso ad Ascoli.

Da lì è stato un crescendo rossiniano tanto da diventare una pedina imprescindibile per Grosso. Esterno a destra, quando parte palla al piede ed incrocia verso il centro per tirare di sinistro può sempre succedere qualcosa.

Caso è stato sicuramente l’investimento più importante e alla resa dei conti conveniente del mercato estivo. Velocità, dribbling e giocate di fino le sue caratteristische. Pagato 350 mila euro dal Genoa (diventati 400 mila con la salvezza mentre con l’eventuale promozione saliranno a 500 mila), ha avuto un grande impatto sulla squadra. Poi complice un infortunio ha avuto qualche pausa. Nelle ultime settimane però ha ripreso a volare. Quattro gol ed 1 assist in 22 gare il suo bottino.

Giuseppe Caso (Foto © Mario Salati)

Baez e Bidaoui sono gli ultimi arrivati chiamati ad arricchire il reparto. Sono giocatori di provata esperienza (in 2 quasi 400 partite in Serie B) e valore, provenienti da Cremonese ed Ascoli. In 4 apparizioni l’uruguaiano ha anche segnato e confezionato un assist.

Bidaoui invece ha avuto il tempo solo di esordire sabato contro il Cittadella. Per il baby Milos Bocic, in prestito dal Pescara, 11 fugaci apparizioni (111’) ed 1 assist.

Il raffronto con la stagione scorsa

Alessio Zerbin

Non era facile ricostruire ex novo un attacco che comunque aveva dato le sue risposte con 37 reti sulle 58 totali. Un reparto che vantava un centravanti come Charpentier, autore di 10 reti pur giocando solo 22 partite (oggi è al Parma), e soprattutto Zerbin (9 gol) ritenuto uno degli migliori esterni del campionato e tornato quindi al Napoli.

Senza contare Canotto (6 reti), ceduto alla Reggina, Cicerelli (3, anche lui alla Reggina) e Novakovich (3), passato al Venezia. E poi è partito anche Ciano (Benevento), 5 stagioni al Frosinone (180 gare e 42 gol) ed una promozione. Tuttavia Angelozzi e Grosso sono riusciti in poco tempo ad assemblare un pacchetto di attaccanti che sta facendo la fortuna del Frosinone. Un mix perfetto o quasi di gioventù, esperienza, qualità e forza fisica.

Sette punte per un tridente.