I Fratelli chiudono la porta alla Lega: niente posto in giunta

Nessun segnale di apertura da parte dei Fratelli d'Italia alla Lega a Terracina. Nel rimpasto in Giunta rafforzato l'asse con l'attuale coalizione. Il contrario di quanto auspicava Zicchieri

Il Coordinatore Regionale della Lega, il terracinese Francesco Zicchieri, era stato chiaro: un accordo politico con i Fratelli d’Italia per le elezioni comunali di primavera a Terracina “si può trovare”. A condizione di rivedere l’attuale maggioranza. Cioè quella che dal 2016 ha sostenuto il sindaco Nicola Procaccini e ora sostiene Roberta Tintari da quando ne ha preso il posto, lasciato vacante per andare a fare il parlamebrtare Ue. (Leggi qui Divisi a destra: l’impossibile patto per le Comunali tra Zicchieri e Procaccini).

Nicola Procaccini

Il segnale di apertura inviato da Zicchieri può considerarsi caduto nel vuoto. Lo dicono le ultime mosse politiche adottate ufficialmente dalla “traghettatriceRoberta Tintari ma con la fine regia del suo predecessore Nicola Procaccini.

In pratica: l’ex sindaco esce di scena e lascia anche il posto in Giunta che aveva mantenuto per se stesso; nell’esecutivo avrebbe potuto inserire una figura della Lega, allargando così la maggioranza e gettando le basi per la successiva fase elettorale. Invece no. Porte chiuse. Segnali rispediti indietro alla Lega.

Il cambio in Giunta

Il neo parlamentare europeo di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini era rimasto con un piede in municipio: assessore esterno all’attuazione del programma amministrativo.  Un mandato durato pochissimi mesi perché Procaccini, dimettendosi, ora ha lasciato  – almeno sul piano formale  – il palazzo municipale di Terracina.

Nell’Amministrazione comunale si apre l’ultima e più entusiasmante fase – ha detto il neo deputato europeo dei FdI – Quella della finalizzazione delle attività più importanti messe in campo durante la consiliatura inaugurata nel 2016. Sarò sempre a disposizione di Roberta per ogni necessità, ma è giusto che sia lei a farsi carico, insieme ai suoi assessori, del completamento del nostro programma amministrativo”.

Le dimissioni di Procaccini da assessore  potevano rappresentare un’ideale occasione di riavvicinamento, di disgelo nei rapporti con l’odiato alleato leghista in vista dell’appuntamento elettorale di primavera.

Invece la maggioranza ha deciso di rimanere fedele al principio “squadra che vince non si cambia”, di respingere il ramoscello d’ulivo che Zicchieri e la Lega volevano scambiare. La delega dell’attuazione al programma è andata nelle mani di Roberta Tintari. Che, attuando un mini rimpasto di Giunta, ha rafforzato ulteriormente la presenza dei Fratelli d’Italia nell’esecutivo e nello stesso consiglio comunale di Terracina.

Il rimpasto

Roberta Tintari

Il rimpastino registra l’uscita di Nicola Procaccini dalla giunta ed il passaggio della sua delega al sindaco facente funzioni Roberta Tintari. Il posto di Procaccini come assessore viene preso da Patrizio Avelli, fino ad oggi capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale. Ha assunto le deleghe sinora ricoperte da Tintari quando era vice sindac: Servizi Sociali e Pubblica Istruzione.

Per entrare in Giunta, Patrizio Avelli è stato costretto a dimettersi da consigliere comunale, lo prevede lo Statuto. Al suo posto entra in Aula Giuseppe Talone, primo dei non eletti  nella lista dei Fratelli d’Italia.

Lega? Si ma con i Civici

Roberta Tintari sul piano formale non chiude le porte alla Lega. Al contrario. Si è dichiarata favorevole all’unità del Centrodestra alle prossime elezioni. Ma senza modificare la maggioranza che è stata in grado, dal 2016 in poi, “di rendere finalmente Terracina una città normale dopo le forche caudine del default finanziario”. È l’esatto contrario di ciò che chiede Francesco Zicchieri.

Nulla di personale: il coordinatore regionale della Lega era uscito dalla maggioranza contestando la presenza di ‘civici’ che provenivano da una cultura di sinistra.

Che Fratelli d’Italia non abbia intenzione di assecondarlo e lasciare a casa le persone con cui ha condiviso questi anni di amministrazione lo fa capire con chiarezza anche il coordinatore cittadino Luca Caringi. Elogia la figura di Patrizio Avelli definendolo “uno dei nostri massimi dirigenti locali, garanzia di esperienza per i ruoli ricoperti in questi anni anche a livello provinciale. Altrettanto fa con Giuseppe Talone, dicendo che che “figura storica della destra terracinese che corona con merito anni di militanza e impegno politico con l’incarico di consigliere comunale che, seppur per pochi mesi, lo vedrà impegnato in votazioni importanti per la città come il Bilancio di Previsione.”.

Nessun accenno alla Lega, alla possibilità di mandar loro un segnale attraverso un rimpasto fatto sulla base di un criterio di coinvolgimento.

L’ultima frecciata

Francesco Zicchieri e Nicola Procaccini

L’ultima puntura di spillo arriva da Nicola Procaccini. Saluta l’esordio di Talone in Consiglio dicendo: “Si tratta di un amico carissimi e compagno, anche se a lui la parola non farà piacere…, di mille avventure politiche. Fin da ragazzi abbiamo condiviso un impegno appassionato nella destra italiana, coerenti fino alla noia con le nostre idee di sempre”.

A buon  intenditor, poche parole…