I seggi ci sono, la proclamazione ancora no

La Commissione Elettorale assegna i seggi ai singoli gruppi nel Consiglio Comunale di Latina. Nelle prossime ore la conferma sulle preferenze. Ma resta il dubbio procedurale. Non ci sono precedenti specifici. La Commissione dovrà trovare una risposta pure a questo

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

I numeri ci sono. Chi debba proclamarli in modo ufficiale è un mistero. Mancano i precedenti, le opinioni sono in conflitto. Un caso come quello delle elezioni bis a Latina non s’è mai visto prima in Italia. (Leggi qui: Coletta eletto sindaco: una proclamazione di ordinaria follia).

I numeri del voto

La Commissione Elettorale presso il tribunale di Latina ha completato nel pomeriggio i conteggi. Ed ha attribuito il numero dei seggi a ciascuna lista. Nella giornata di domani completerà la somma delle preferenze ottenute dai singoli Consiglieri comunali.

Al polo Progressista vanno 12 Consiglieri più il sindaco damiano Coletta per un totale di 13 voti.

A Latina bene Comune vanno 5 seggi. Salvo colpi di scena gli eletti in Consiglio sono Valeria Campagna, Gianmarco Proietti, Emilio Ranieri, Floriana Coletta, Dario Bellini.

Al Partito Democratico vanno 4 seggi. Eletti, in attesa della conferma di domani, sono: Enzo De Amicis, Leonardo Majocchi, Tommaso Malandruccolo, Daniela Fiore.

Alla civica Per Latina 2032 vanno 2 seggi. Eletti (da confermare): Massimiliano Colazingari e Simona Lepori.

Un seggio va alla civica Riguarda Latina che manderebbe in Aula Francesco Pannone.

Al centrodestra vanno 18 Consiglieri più il candidato sindaco sconfitto Vincenzo Zaccheo per un totale di 19 voti.

Entrano 6 esponenti di Fratelli d’Italia. Domani la Commissione convaliderà le preferenze ed a meno di sorprese i primi sono Raimondo Tiero, Matilde Celentano, Andrea Chiarato, Gianfranco Antonnicola, Patrizia Fanti, Gianluca Di Cocco.

La Lega elegge 5 consiglieri. In attesa di conferma ci sono Giovanna Miele, Massimiliano Carnevale, Vincenzo Valletta, Valeria Tripodi, Roberto Belvisi.

Tre li elegge Forza Italia. I primi tre nomi (sub judice come tutti) sono quelli di Roberta Dellapietà, Mauro Anzalone, Fausto Furlanetto);

altri 3 li elegge Latina nel cuore (Renzo Scalco, Mario Faticoni, Alessio Pagliari);

Per l’Udc entra Antonio Costanzi.

Un seggio va ad Annalisa Muzio come candidata sindaco che ha superato il quorum pur non essendo eletta.

Cosa cambia

Gianluca Bono

Se domani ci sarà la conferma della Commissione elettorale, il Movimento 5 Stelle esce dal nuovo Consiglio comunale di Latina e la civica del sindaco Latina bene comune guadagna un Consigliere; la civica Latina nel cuore perde un Consigliere (Dino Iavarone) ed entra in Aula l’Udc. Mentre il seggio che era del M5S Gianluca Bono (eletto ad ottobre allora come candidato sindaco), passa al quinto consigliere di Lbc eletto Dario Bellini

Quella di oggi è stata un’altra giornata di dubbi procedurali. Mancano i precedenti. Non è mai accaduto che il Tribunale Amministrativo Regionale disponga la ripetizione del voto solo in alcune Sezioni ma non disponga il turno di Ballottaggio nel caso in cui nessun aspirante sindaco superi il quorum del 50% +1 dei voti.

Ma lo scenario è questo. La Prefettura, nel riconvocare i comizi elettorali, non ha fatto espresso riferimento all’eventuale turno di ballottaggio; cosa che invece normalmente viene fatta. Non si è trattato di una dimenticanza. Il prefetto ha agito dopo essersi confrontato con il Ministero dell’Interno. Per il quale il Tar ha disposto la ripetizione del solo primo turno di voto e nelle sole 22 sezioni indicate nel dispositivo.

Nulla di definito

Vincenzo Zaccheo

Tutto definito? Per niente. Al di là della richiesta di ripetere il ballottaggio già presentata ieri da da Agostino Marcheselli (capo di gabinetto del sindaco Vincenzo Zaccheo tra il 2002 e il 2010 ed oggi rappresentante della lista Latina nel cuore) c’è un altro elemento ad ingarbugliare ancora di più la matassa.

Nel ballottaggio vinto da Damiano Coletta lo scorso autunno i progressisti erano apparentati con il M5S che ora non elgge alcun consigliere. Fermo restando che ci si può apparentare con qualunque lista che abbia ottenuto qualsivoglia risultato sopra o sotto il 3% di sbarramento, sembra che appaia particolare alla Commissione, ai fini del ballottaggio, la circostanza che un anno fa Gianluca Bono fosse dentro ed oggi è fuori.

Le indiscrezioni raccontano di una fitta serie di confronti tra giuristi. E trattandosi di un caso del tutto nuovo, ci sono pareri del tutto discordanti. Siamo nella più totale incertezza procedurale, stante la mancanza di precedenti. Alla Commissione competerà trovare una risposta pure a questo.