Identità, spirito e panchina d’oro: Frosinone vola nel gruppo di testa

Contro il Crotone i giallazzurri hanno confermato di avere grande personalità inseguendo la vittoria fino all’ultimo minuto. Il tecnico Fabio Grosso ha saputo trasmettere alla squadra uno spirito battagliero e coinvolgere tutti gli elementi. Non è un caso che ben 4 gare sono state risolte da giocatori entrati in corsa.

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Identità e spirito. Altrimenti non vinci o pareggi all’ultimo tuffo in un campionato duro ed equilibrato qual è la Serie B. E non si ha la forza d’inseguire sempre e comunque il risultato rischiando anche di soccombere. Inoltre i giocatori della panchina non diventano decisivi quando vengono chiamati in causa. Il tecnico Fabio Grosso ha saputo dare un’identità riconoscibile al suo Frosinone. Sempre più suo a questo punto. (Leggi qui Il Giudizio Universale: Frosinone – Crotone 2-1).

Un’identità anche nei difetti come quello di sbagliare troppo negli ultimi 20 metri o di aver qualche pausa durante la gara. In più ha trasmesso alla squadra “uno spirito bello”, come lui stesso lo ha definito. Quello spirito che lo ha accompagnato durante la sua splendida carriera, partita dalla Serie C2 e culminata sul tetto del Mondo. 

La voglia di vincere

Foto © Mario Salati

Il Frosinone contro il Crotone ha confermato di essere una squadra mai doma. Che non s’arrende ed insegue il risultato con caparbietà fino alla fine. (Leggi qui È un Frosinone extra (time): con il Crotone è 2-1 al 92°).

Allo “Stirpe” è stata premiata con il gol-vittoria di Cicerelli segnato sui titoli di coda. Giovedì era successo ad Alessandria con il pari siglato da Charpentier. Ma già alla prima giornata col Parma si era capito di che pasta è fatto il Frosinone di Grosso. Una formazione dunque propositiva prima nella testa e nelle idee.

Poi a volte le partite non vanno come si vorrebbe. Si può giocare male anche perché ci sono gli avversari ed altri fattori. Ma ciò che conta è la voglia di vincere a prescindere da tutto.

Le vittorie in questo campionato valgono sempre tanto – ha detto Fabio GrossoAbbiamo affrontato una squadra molto forte mettendola tanto in difficoltà nella prima parte per poi soffrire nella seconda parte e tirare fuori uno spirito bello. Siamo andati a cercare il successo in una partita non facile e noi siamo stati capaci di farlo. Un successo che è stato fortemente voluto fino alla fine. E ai punti avremmo comunque meritato la vittoria”. 

L’identità anche in una panchina d’oro

Fabio Grosso in panchina

Ben 4 partite sono state risolte da giocatori entrati in corsa. A partire dalla prima giornata quando Charpentier (in campo dal 25’ della ripresa) sul fil di sirena ha pareggiato la sfida col Parma che il Frosinone non avrebbe meritato di perdere. Anche a Cosenza l’1-1 è stato firmato da Novakovich subentrato al 12’ del secondo tempo. Stesso discorso ad Alessandria con Charpentier dentro dal 22’ della ripresa. Col Crotone è toccato a Cicerelli regalare il gol-vittoria dopo il suo ingresso avvenuto al 20’ del secondo tempo.

Anche 3 assist sono arrivati dai rincalzi: 2 di Tribuzzi in Frosinone-Parma e Vicenza-Frosinone e 1 di Boloca in Cosenza-Frosinone. Tra l’altro in 3 occasioni la rete decisiva è arrivata in zona Cesarini. Una panchina che si sta rivelando determinante. Tutti coinvolti e non è un caso che il Frosinone abbia segnato le sue 14 reti con 12 giocatori diversi.

E se il Frosinone non avesse un’identità marcata sicuramente Grosso non avrebbe avuto le stesse risposte da parte dell’intero organico. “Noi abbiamo un gruppo di ragazzi di qualità. Siamo numerosi e stiamo capendo che il fatto di essere tanti è un vantaggio. Chi entra dà un apporto sempre importante. Dobbiamo continuare così”, ha sottolineato Grosso.  

Classifica corta

Cicerelli dopo il goal

Il turno del 1 novembre ha accorciato ancor di più la graduatoria. La capolista Pisa non vince da 4 turni, in pratica da quando non segna più il bomber Lucca. Il Brescia (vittoriosa a Benevento) si è portata ad 1 lunghezza dalla vetta. Pure il Lecce (3-1 al Cosenza) ora preme a 2 punti. E anche il Frosinone sale alla ribalta a quota 18 nel gruppetto che comanda (9 formazioni in 5 punti) portandosi a -4 dalla testa.

I giallazzurri sono in serie utile da 4 giornate (2 vittorie ed altrettanti pareggi), hanno perso solo 1 volta come Pisa e Lecce ed in trasferta sono imbattuti. Seconda difesa meno perforata con 9 reti. I ciociari probabilmente stanno andando oltre le attese considerando che l’obiettivo dichiarato è salvezza.

I tifosi comunque sognano ed è giusto che sia così. Sabato a Benevento sarà un esame d’alta classifica con i sanniti fermi a 19. “Non dobbiamo spostare gli obiettivi di partita in partita – chiarisce Grosso  – Non ha senso dire dove si vuole arrivare, più in là vedremo. Il campionato ti mette davanti alle difficoltà. Ha senso lavorare e fare punti. Sono molto contento di come i ragazzi si allenano. Ma non bisogna rallentare. Dobbiamo essere bravi ad essere presenti in tutte le partite, sapere che tutte le squadre hanno le caratteristiche per vincere”. Identità e spirito.