Il braccino corto di Forza Italia e l’avanzata dei Fratelli

Foto: © Imagoeconomica, Alessia Mastropietro

Gli “azzurri” continuano ad annunciare ribellioni che poi non si concretizzano. E anche a livello locale Mario Abbruzzese, Pasquale Ciacciarelli e Tommaso Ciccone appaiono frenati. Mentre il partito di Giorgia Meloni continua la campagna acquisti.

L’ultimo sondaggio Swg ha delineato lo scenario di un possibile sorpasso di Fratelli d’Italia nei confronti di Forza Italia. Poche ore prima che gli “azzurri” si dividessero ancora, con la restaurazione voluta da Silvio Berlusconi.

Giovanni Toti dopo qualche ora ha spiegato che le scelte verranno adottate a settembre. E che in ogni caso il perimetro politico del suo movimento resta quello di un’alleanza con Lega e Fratelli d’Italia. Quasi a voler sottolineare che invece per Berlusconi questo non è affatto scontato. A questo punto non resta che attendere l’ora della chiarezza, che però a livello locale potrebbe essere anticipata.

Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli sono nelle condizioni di dire verso cosa stanno andando incontro. E magari chiarire definitivamente che non resteranno in una Forza Italia così delineata da Berlusconi. Allo stesso modo Tommaso Ciccone potrebbe perfino rassegnare le dimissioni da coordinatore provinciale di un Partito che lui stesso ha fatto a pezzi nelle ultime ore, dopo la svolta conservatrice di Berlusconi. Altrimenti non si trasmette la sensazione che si voglia davvero cambiare. Mentre Claudio Fazzone e Gianluca Quadrini dovrebbero dire se restano o se vanno via.

Invece la sensazione è che in Forza Italia gli strappi vengano annunciati ma non consumati. Alla fine quello che sta succedendo è che diversi “azzurri” guardano direttamente a Fratelli d’Italia come possibile approdo. Come sta succedendo da mesi in Ciociaria.