Il grande Risiko dei gruppi dietro la visita di Rosato a Sora

Cosa c'è dietro la visita compiuta a Sora dal vicepresidente della Camera dei Deputati Ettore Rosato. Oltre agli aspetti amministrativi ed al Pnrr. La grande tattica dei Gruppi.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

I segnali lanciati sono due. Uno ufficiale ed uno meno. Il primo è un segnale amministrativo, il secondo è un segnale politico. C’è questo dietro alla visita compiuta a Sora dal vicepresidente della Camera dei Deputati Ettore Rosato.

Sul piano amministrativo è il segnale del dialogo fra le istituzioni per promuovere lo sviluppo del territorio. Sul piano politico è ora evidente la rotta impostata dal sindaco Luca Di Stefano: un’assemblea consiliare civica con chiari riferimenti ai Partiti del centrosinistra, possibilmente allargata al centro senza concedere al Pd più spazio del necessario.

LA TAVOLA ROTONDA CON ROSATO

L’Aula consiliare di Sora

L’appuntamento era per le 10.30 ma il papà del Rosatellum è arrivato con netto anticipo. Prima dei discorsi ufficiali ha incontrato le istituzioni locali nell’ufficio di gabinetto del sindaco Luca Di Stefano alla presenza del vescovo Gerardo Antonazzo e del presidente della Camera di commercio di Frosinone e Latina, Giovanni Acampora.

Con loro c’erano anche la capogruppo di Italia Viva al consiglio regionale Marietta Tidei e la consigliera comunale Pd e consigliera nazionale Anci (l’associazione nazionale dei Comuni d’Italia) Maria Paola D’Orazio. Nulla trapela a proposito dell’incontro privato ma, secondo indiscrezioni, si è trattato di un momento per anticipare gli argomenti che poco dopo sarebbero stati trattati: la necessità di una sinergia per cogliere al volo il treno del Pnrr per lo sviluppo del territorio.

Non è mancato però qualche accenno politico alla scelta fatta da Luca Di Stefano prima della campagna elettorale: l’accordo con il Pd. Che ha spostato l’asse fino a quel momento interamente civico.

ASSENZE GIUSTIFICATE E NON …

I presenti in sala sono un barometro che aiuta a comprendere il clima in amministrazione. Ed il suo peso fuori dalle mura cittadine. C’erano il viceprefetto vicario Giovanni Luigi Bombagi, il vescovo Gerardo Antonazzo, la consigliera regionale Marietta Tidei, il presidente della Camera di Commercio di Frosinone e Latina Giovanni Acampora, il presidente del Consiglio comunale Francesco Facchini. Da Cassino sono arrivati l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone ed il Consigliere di opposizione Salvatore Fontana.

Presenti anche gli assessori e quasi tutti i consiglieri dell’amministrazione comunale di Sora. Assente tutta l’opposizione. Assente per la maggioranza Alessandro Mosticone perché impegnato in amministrazione provinciale, ha raggiunto il gruppo più tardi; non si è visto Francesco Monorchio, probabilmente rassegnato alla direzione politica presa della sua maggioranza: sempre più “ostinata e contraria” alla sua visione di destra.

Qualcuno ha fatto notare anche l’assenza dei due coordinatori provinciali di Italia Viva Valentina Calcagni e Germano Caperna. In realtà entrambi erano assenti per motivi di lavoro ma c’è chi ha voluto rimarcare la visita di lunedì mattina è scaturita da rapporti personali e diretti dell’Amministrazione sorana con l’onorevole Ettore Rosato.

LA VICINANZA DELLE ISTITUZIONI

La posizione strategica del territorio sorano, soprattutto nei rapporti con la vicina regione Abruzzo, è stata al centro delle riflessioni che hanno contraddistinto gli interventi in aula consiliare a Sora.

Ad aprire il dibattito è stato il primo cittadino Luca Di Stefano. Ha spiegato che questa “è la prima visita istituzionale per il vicepresidente della Camera” sperando che sia di buon auspicio. Poi ha parlato della guerra in Ucraina e della sua tragicità ma anche della “carenza di posti di lavoro soprattutto per i giovani” e della risposta che deve arrivare dalle istituzioni, tutte insieme.

Non ha risparmiato parole di soddisfazione il vescovo Antonazzo definendo quella di Rosato “una presenza molto importante” perché rappresenta un “supporto per l’Amministrazione” e per la comunità “che ha scelto una guida giovane e dinamica per farsi guidare”.

Ottimismo è emerso anche dalle parole di Marietta Tidei, presidente della Commissione Sviluppo economico e attività produttive della Regione Lazio: “Dal confronto civile nascono collaborazioni” ha rimarcato, condividendo il punto di vista del sindaco secondo cui “in momenti così difficili ci sono le istituzioni”. Poi ha parlato del Pnrr e delle tante risorse che, come Regione “abbiamo provato a tenere insieme con una programmazione locale”. Il dottor Bombagi ha portato i saluti del prefetto Ernesto Liguori ricordando che “le prefetture rappresentano un punto di incontro, dialogo e confronto per affrontare le più vaste problematiche”.   

LA CAMERA DI COMMERCIO

Giovanni Acampora (a sx) con Marietta Tidei

Poco prima del viceprefetto era stato il presidente della Camera di Commercio di Frosinone e Latina Giovanni Acampora a sottolineare la delicatezza del momento. Che ha definito “complicato” per cui “dobbiamo scaricare a terra le risorse che abbiamo a disposizione. Oggi è un bellissimo giorno perché possiamo stare insieme senza lasciare indietro nessuno”.

E ha sottolineato la necessità di “stare vicino alle imprese che rendono vivo il commercio e i nostri centri storici”. Quindi ha ricordato dei numerosi bandi messi a disposizione dall’ente camerale.

Al termine della cerimonia ufficiale, accompagnato dall’assessore al ramo Andrea Alviani, Acampora ha visitato lo sportello sorano della Camera di Commercio. Su cui si sta lavorando: per potenziarlo.

UN TERRITORIO STRATEGICO

La guerra in Ucraina e la necessità che la politica si faccia carico del problema e lo risolva; ma anche la pandemia da Covid-19 e l’auspicio di superare presto questa fase perché “i nipoti non possono abbracciare i nonni” e perché “c’è la necessità di recuperare la socialità”. Tanti gli argomenti toccati dal vicepresidente della Camera, Ettore Rosato. Ha parlato della “responsabilità di utilizzare le risorse pubbliche per conservare i territori” ricordando che i soldi del Pnrr non sono un lascito dei nostri nonni ma un prestito che abbiamo chiesto ai nostri nipoti.

Poi ha messo in evidenza la centralità del territorio. “Sora è un pezzo di collegamento logistico con l’Abruzzo – ha detto RosatoAbbiamo bisogno di investire in questo” rimarcando che c’è il Pnrr e che il Comune sta lavorando.

Quindi il suo appello alla Camera di Commercio “che è una delle più grandi d’Italia. C’è bisogno di investire sulle strutture. La comunità ha bisogno di impiego. Quindi ha descritto il post pandemia come una grande possibilità per ripartire con una generazione nuova, come accadde dopo la Seconda guerra mondiale ma “occorre lavorare su cose seriamente realizzabili e occorrono strutture comunali”.  

SQUILIBRATI AL CENTRO

Salvatore Lombardi e Lino Caschera

La visita a Sora del vicepresidente della Camera Ettore Rosato non è semplicemente una visita istituzionale. Anzi, rappresenta un chiaro segnale politico. Soprattutto se letto alla luce del fatto che in Consiglio comunale siedono già diversi esponenti del Partito Democratico, alcuni dei quali tesserati: si vedano Maria Paola D’Orazio e Alessandro Mosticone, quest’ultimo eletto consigliere provinciale proprio grazie ai voti del Pd; altri notoriamente del Pd ma che ad oggi si professano civici: vedasi nella fattispecie Salvatore Lombardi.

Inoltre, c’è l’assessore Andrea Alviani che fa già parte di Azione, l’entità politica di Carlo Calenda che per un breve periodo ha tentato il dialogo con Italia Viva di Matteo Renzi e di Ettore Rosato.

E se da un lato il sindaco Luca Di Stefano non avrebbe alcun interesse a marchiare politicamente la sua maggioranza, in Consiglio comunale la nascita di gruppi consiliari con simboli di Partito (come nel caso Democrat) è stato a dir poco rallentato (leggi qui).

Un Partito è sempre buono

Allo stesso tempo però potrebbe essere utile che ciascuno degli esponenti di maggioranza abbia un Partito di riferimento: come strumento utile a coltivare rapporti e ottenere sostegno nell’azione amministrativa.

Ciò spiegherebbe la mossa del presidente del Consiglio Francesco Facchini e del consigliere Francesco Corona. Si starebbero accreditando presso Azione, sia perché il primo consocerebbe personalmente Carlo Calenda, sia anche tramite lo stesso assessore Alviani.

A questo punto non è escluso che ad Italia Viva possa aderire il consigliere Fausto Baratta. È stato eletto nella stessa lista che esprime l’assessore Francesco De Gasperis ed il consigliere già Forza Nuova Francesco Monorchio, politicamente sempre più isolato.

Un gruppo consiliare misto fra Italia Viva e Azione andrebbe a bilanciare l’asse politico del Consiglio comunale ridimensionando il Pd ma soprattutto getterebbe le basi per un campo larghissimo sulla scia del governo nazionale di emergenza. E quindi, presto potrebbe vedere aderire anche la Lega con il passaggio di Lino Caschera in maggioranza.