Il Movimento Cinque Stelle stretto nell’assedio della Lega e del Partito Democratico

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In questo momento soltanto la leadership di Giuseppe Conte fa salire i sondaggi. Per il resto nella formazione di Beppe Grillo è in atto una vera e propria rivoluzione, quella dell’apertura a governi di coalizione.

Perfino Beppe Grillo è esausto. Ha fatto capire chiaramente a Luigi Di Maio che bisognerebbe fermare il braccio di ferro sul suo ruolo da vice premier e guardare ad un orizzonte di legislatura.

La partita interna al Movimento Cinque Stelle è per la leadership, perché Giuseppe Conte a questo punto fa davvero sentire il fiato sul collo a Di Maio. Secondo autorevoli indiscrezioni Conte si sarebbe lamentato con la delegazione del Pd delle “bizze” del vicepremier. Di Maio è convinto di giocarsi la partita della vita e sa perfettamente che con numeri così stretti, specialmente al Senato la sua “pattuglia” di fedelissimi può essere decisiva.

Francesco D’Uva e Stefano Pautuanelli © Imagoeconomica, Livio Anticoli

Come tutti però, perché in realtà a Palazzo Madama ognuno ha un valore aggiunto enorme: Di Maio ma anche altri esponenti dei Cinque Stelle. Per non parlare di Matteo Renzi (Pd), di Liberi e Uguali, del Gruppo Misto, di Emma Bonino e Riccardo Nencini.

Il voto sulla piattaforma Rousseau rappresenterà il passaggio finale per capire come potrà andare a finire nei Cinque Stelle. Un sì all’accordo  con il Pd indebolirebbe ulteriormente Di Maio. Giuseppe Conte però sta accelerando e vuole chiudere entro un paio di giorni. Avrà necessariamente bisogno della sponda dei Democrat di Zingaretti.

Indipendentemente da come andrà a finire, però, i Cinque Stelle sono adesso un Movimento trasformato. Mantengono l’impianto originario, mantengono Roberto Fico, Luigi Di Maio, Davide Casaleggio, Paola Taverna, Alessandro Di Battista e tutti gli altri. Ma devono necessariamente apire a governi di coalizione, non più mascherati con il termine contratti.

Giuseppe Conte

Quello che stanno sottovalutando è che il loro elettorato in questo momento “risponde” alle sollecitazioni di Giuseppe Conte. Almeno stando ai sondaggi.

In caso contrario potrebbe guardarsi intorno. Perché sul piano politico i Cinque Stelle sono già assediati: da una parte la Lega, dall’altra il Pd.