Il patto della Trattoria rimette a tavola De Angelis e Pompeo

Incontro a tavola per il gruppo Dirigente del Pd. Faccia a faccia tra Antonio Pompeo (con Nazzareno Pilozzi) e Francesco De Angelis (con Sara Battisti). Ha organizzato Fantini. C'è una strada che può portare Sara Battisti a Bruxelles e Pompeo in Regione. Ma intanto il muro di incomunicabilità è stato scalfito

Il tavolo è sistemato di fronte ad una delle vetrate che si affacciano sulla strada. L’autostrada è a pochi passi, il ristorante La Trattoria è tra i più affollati: impossibile non vedere. Attorno al tavolo sono sistemati il presidente Pd del Lazio Francesco De Angelis, il Segretario provinciale Luca Fantini, il suo vice Segretario Nazzareno Pilozzi, il Consigliere regionale Sara Battisti, il suo antagonista alle elezioni di un anno fa Antonio Pompeo. È lo Stato Maggiore del Partito Democratico in provincia di Frosinone: il Gruppo dirigente.

A convocare la riunione a pranzo è stato il Segretario provinciale. Ha appena risolto il nodo della vicepresidenza della Provincia mettendo fine alle inutili trattative interne e delegando tutto al Gruppo. E ieri, a distanza di qualche giorno da quella decisione le cose sono andate esattamente come previsto. (Leggi qui: Chi vince e chi perde nel Risiko di Di Stefano).

Prove di sintonizzazione

Antonio Pompeo

Quel pranzo manda all’aria mesi di sospetti e rancori. In pochi mesi Antonio Pompeo ha visto delinearsi lo scenario peggiore: ha mancato l’elezione alla Regione Lazio, ha mancato l’elezione del suo successore alla provincia di Frosinone, altrettanto non ha centrato il bersaglio della successione al Comune di Ferentino. Ma in portafoglio ha 15mila voti con sù scritto il suo nome che ne fanno la seconda forza politica in provincia di Frosinone.

Perché l’istantanea che ritrae tutti intorno al tavolo spazza il campo dai veleni? Perché dimostra che non c’è una Conventio ad Exludendum cioè che la componente maggioritaria Pensare Democratico (De Angelis – Battisti – Fantini) non intende logorare Antonio Pompeo, non vuole isolarlo per poi condannarlo all’insignificanza. In politica ci sta. Ed in molti casi è legge.

Intorno a quel tavolo c’è oltre il 90% dei voti Dem espressi allo scorso Congresso Regionale. Quello che ha disegnato i nuovi equilibri, acclamato Daniele Leodori Segretario regionale ed eletto Francesco De Angelis presidente.

Manca il sindaco di Cassino Enzo Salera: non era impegnato e non è stata una dimenticanza.

Scenario Europeo

Luca Fantini

I numeri messi sul tavolo da Luca Fantini sono stati chiari: il Partito Democratico non è una meteora, non ha risentito della scissione voluta da Matteo Renzi e non è stato decimato nemmeno dall’uscita di Carlo Calenda. I numeri ed i sondaggi dicono che il 20% è uno zoccolo duro. Ma ad una condizione evidente.

La condizione messa sul tavolo è l’unità. Dividere quei voti ha portato il Pd a dilaniarsi. Ed il Congresso regionale ha detto che quella stagione deve appartenere al passato. Bene sul piano teorico ma cosa vuol dire all’atto pratico?

Che l’area di Pensare Democratico e quella di Antonio Pompeo possono tornare a ragionare in chiave unitaria come fu nella stagione che vide protagonisti Francesco De Angelis e Francesco Scalia. In quella stagione, l’alleanza dei due Francesco portò a conquistare un seggio in Europa, uno in Regione, la Provincia, il Comune capoluogo.

La declinazione politica al tavolo de La Trattoria l’ha fatta Francesco De Angelis. Dicendo grosso modo che “dentro lo scenario delle europee possiamo anche valutare di proseguire una battaglia per rappresentanza per il territorio del basso Lazio, con la ricostruzione di un’unità di intenti. Possiamo farlo attraverso una candidatura che aprirebbe lo spazio per Pompeo in Regione”.

Se Sara va in Europa…

Francesco De Angelis con Sara Battisti

La traduzione? Tutto dipende dalle prossime Regionali in Abruzzo. Se il Pd riesce a battere anche lì come in Sardegna il Centrodestra eleggendo come governatore il professor Luciano D’Amico al posto di Marco Marsilio (FdI). A quel punto il Segretario nazionale Elly Schlein deciderà quale assetto dare alle sfida per le Europee. E uno di questi assetti vede Nicola Zingaretti come capolista nel Centro Italia con Sara Battisti in campo.

Il senso del pranzo sta tutto lì. Se Sara Battisti si candida alle Europee e viene eletta è pronta a lasciare il seggio in Regione Lazio ad Antonio Pompeo che è arrivato alle sue spalle per appena 2mila voti.

Questo però presuppone un ragionamento strategico. Unitario. Che non si limiti solo alle Europee. Ma applichi gli effetti dell’unità a tutti gli scenari aperti. A partire dalle Comunali che si tengono a giugno in centri importanti come Cassino, Isola del Liri e Veroli.

A fine pasto si sono salutati tutti con il sorriso. Se a prevalere sarà il sapore del dessert o quello dell’amaro dipende ancora da molti fattori: l’Abruzzo innanzitutto, Elly Shlein soprattutto. Ma il muro di incomunicabilità è rotto.