Il surreale dibattito sul Dea di II livello a Frosinone

La polemica sullo spostamento del Dea II livello da Frosinone a Latina. Surreale come la favola di Peter Pan. Cosa dicono le carte. Come stanne le cose. Cosa è previsto. le due domande senza risposta

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

 “Seconda stella a destra, questo è il cammino, E poi dritto fino al mattino. Poi la strada la trovi da te Porta all’isola che non c’è”.

Così cantava Edoardo Bennato nel 1980 in uno dei suoi brani, meravigliosi, dell’epoca. Bennato si era ispirato ad un’isola immaginaria, in cui agisce il personaggio di Peter Pan ideato nel 1904 da James Matthew Barrie. Un personaggio collocato in un mondo surreale quanto il dibattito sul DEA di II livello a Frosinone, che ha innescato una polemica politica tra il Partito Democratico e Fratelli d’Italia. Di fatto, sul nulla cosmico: sull’isola che non c’è, appunto.

Le date dell’8 e 9 giugno si stanno avvicinando velocemente: sono le giornate nelle quali i cittadini dell’UE saranno chiamati a rinnovare il Parlamento Europeo. In funzione dell’esito elettorale  si profetizzano temibilissimi rimpasti di Governo: nazionale e locale. Quindi sostituzione di più di qualche Ministro, cambi delle Segreterie politiche, avvicendamenti nelle Giunte comunali.

Di fronte ad un appuntamento così importante e strategico, puntuale come lo “skinkansen” il treno – proiettile giapponese che viaggia a velocità supersoniche ma sempre in perfetto orario, arriva a Frosinone l’immancabile, ad ogni elezione, polemica politica sulla Sanità.

Cos’è un Dea

Innanzitutto, di cosa stiamo parlando. Cos’è un DEA di II livello e perché è così importante per un territorio? Il Dea è il Dipartimento di Emergenza che fa parte degli ospedali più attrezzati. Per essere classificati Dea bisogna avere una o più delle unità operative specialistiche integrative di: chirurgia vascolare, cardiochirurgia, chirurgia toracica che deve garantire il servizio di endoscopia toracica, chirurgia pediatrica, neurochirurgia, altre chirurgie specialistiche. Se ci si fa male sul serio si viene portati in un Dea perché lì’ ci sono gli specialisti e le attrezzature per curare.

I Dea possono essere di I livello o II livello a seconda delle attrezzature e delle specializzazioni disponibili. Va da se che lo Spaziani di Frosinone non è Dea di II livello cioè quello dove si viene portati in elicottero ogni volta che in Ciociaria c’è un caso appena un po’ fuori dall’ordinario.

La polemica

Sara Battisti

A lanciare l’allarme la Consigliera Regionale del Pd Sara Battisti, che nella giornata di ieri ha diffuso una nota. In quelle righe riferisce che diversi operatori dello Spaziani le avrebbero parlato con preoccupazione, della volontà di impoverire l’ospedale Spaziani di Frosinone a beneficio di quello di Latina. Testualmente: “Ciò che sembrava emergere dopo l’approvazione della rete ospedaliera 2024-2026 da parte del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca circa lo spostamento del dea di secondo di livello da Frosinone a Latina trova, purtroppo, sempre maggiori conferme. Sono diversi gli operatori dello Spaziani che mi segnalano, con grande preoccupazione, la volontà di premiare la provincia di Latina a discapito del nostro territorio”. Si resta un attimo interdetti e smarriti.

 Alla Consigliera Battisti ha risposto la presidente della Commissione Sanità della Regione la consigliera (proveniente dalla provincia di Frosinone, come Battisti) Alessia Savo. Etichettato l’intervento come demagogico strumentale finalizzato solo a creare ingiustificato allarmismo, peraltro su una circostanza inesistente.

Ad entrambe, con le solite ventiquattrore di ritardo, replica l’ex Sottosegretario Gianfranco Schietroma. Che in queste ore scrive “È ovvio che la destra, anche per ragioni storiche, prediliga in via prioritaria Latina. Ma è altrettanto indiscutibile che il Pd, specie nei 10 anni della presidenza Zingaretti, si sia preoccupato quasi esclusivamente di Roma, ignorando nella sostanza i miei ripetuti appelli non solo per il Dea di secondo livello a Frosinone. Ma anche, in via generale, per un efficace rafforzamento della sanità pubblica nella provincia di Frosinone. Che, del resto, è sempre più al collasso, nonostante il lodevole impegno del personale sanitario”.

Uno sguardo ai documenti

Alessia Savo e Francesco Rocca

Subito dopo il momentaneo turbamento si corre a consultare i documenti ufficiali. Quelli che, fino a prova contraria, fanno testo e sui quali provare a formulare ragionamenti concreti. Non sui si dice.

La deliberazione n°869 del 7 dicembre 2023 approvata alle ore 14.25 dalla Giunta regionale del Lazio ha per oggetto “Approvazione del Documento Tecnico: “Programmazione della rete ospedaliera 2024-2026 in conformità agli standard previsti nel DM 70/2015“. La delibera è composta da 2 allegati e 4 tabelle.

Nell’allegato Tecnico, nelle varie articolazioni e degli interventi previsti, c’è scritto nero su bianco a pagina 28 “La Tabella 4.2 riporta la classificazione delle strutture a seguito degli interventi programmati. Verranno descritti nei sotto-paragrafi successivi. In linea generale, rispetto all’assetto descritto nel DCA 257/2017 è prevista la piena realizzazione di ulteriori due DEA II (Latina e Policlinico Tor Vergata) e tre DEA I (Campus Biomedico, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Palidoro e Presidio Ospedaliero SS. Trinità di Sora). Interventi coerenti con il fabbisogno previsto dal DM70, e funzionali alle esigenze della rete dell’emergenza in territori particolarmente critici”.

Lo Spaziani da adeguare

Coerentemente con la previsione normativa di cui sopra, la tabella  excel 4.2 “Classificazione delle strutture ospedaliere per ricovero in acuzie del Lazio, per ASL territoriale” nel ruolo emergenza, riporta:

QualificaProvinciaQuantità
DEA II LIVELLOLatina1
DEA II LIVELLOFrosinone0

Tuttavia, a pagina 70 dello stesso allegato tecnico c’è scritto al paragrafo 9 Interventi di programmazione: “adeguamento a DEA II del Presidio Ospedaliero Spaziani di Frosinone”.

Quindi riassumendo. La realizzazione del DEA di II livello (pieno) a Latina, segnatamente nel nuovo ospedale è una programmazione sanitaria certa e già prevista. Mentre a Frosinone allo Spaziani è in corso un processo di adeguamento.

Non a caso nella stessa Delibera regionale 869 di dicembre 2023 è altresì previsto  “il rafforzamento dell’offerta specialistica e di urgenza per l’ospedale del capoluogo ciociaro Fabrizio Spaziani. Nonché le attivazioni di Chirurgia maxillo-facciale, Chirurgia vascolare e Gastroenterologia.”

Lo Spaziani è Dea I

La situazione attuale dell’ospedale di Frosinone è data con certezza  da un altro documento ufficiale della Asl Lì c’è la classificazione dello Spaziani dal punto di vista della configurazione giuridica e sanitaria. Quale documento lo dice?

È il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) ASL Frosinone 2023-2025. A pagina 19 delle 228 del Documento è scritto che: il Presidio Ospedaliero F. Spaziani di Frosinone (Polo Unificato Frosinone – Alatri) garantisce 365 posti letto è DEA di I livello nella rete dell’emergenza. È Spoke nella rete emergenza pediatrica. È UTN I nella rete dell’ICTUS. È CTZ nella rete del trauma. È snodo anche della rete cardiologica e perinatale.

Mentre a pagina 99 del PIAO è riportato che:  Gli obiettivi aziendali sono orientati al rafforzamento del centro strategico dell’Azienda, al duplice scopo di promuovere logiche di gestione informate a canoni di efficienza, efficacia ed economicità. Nonché conferire una direzione unitaria ai grandi processi di trasformazione in atto (transizione digitale, sfida PNRR ecc.); al completamento del percorso di adeguamento a DEA di secondo livello per il Presidio Ospedaliero Spaziani di Frosinone ed alla ottimizzazione dei percorsi di cura (sanità di prossimità) e rafforzamento del ruolo della medicina preventiva (sanità territoriale).

A prescindere da prima e dopo

Sabrina Pulvirenti, commissario Asl di Frosinone

Prescindendo da chi ha governato prima e da chi governa adesso la Regione e stabilisce la programmazione sanitaria sui territori: a Latina è previsto strutturalmente ed organizzativamente il DEA di II livello. A Frosinone è in corso il processo di adeguamento al DEA superiore. Del quale peraltro si parla da quasi 10 anni. Non è la stessa cosa.

Quindi, pur volendo fare una grossa forzatura interpretativa al principio di inerzia, o principio di Galileo, non è materialmente possibile spostare un corpo che ancora non esiste. Non solo da Frosinone a Latina. Ma in nessuna parte del mondo.

Il rischio semmai è un altro: rallentare il percorso di adeguamento al Dea II per Frosinone. E qui allora è possibile prendere le misure. Cosa deve essere attivato a Frosinone per ottenere la classificazione a Dea II? Quando verrà attivato? Due domande molto semplici. Alle quali nessuno darà risposta.