“In Vino Vetus”, Ceccano si riscopre Comunità

Va forte il percorso enogastronomico organizzato in centro dall’assessorato all’ambiente con i fondi regionali per la valorizzazione di prodotti e tradizioni locali. Bagnata da Cesanese del Piglio e Passerina del Frusinate, vini degustati gratuitamente, una giornata che finisce negli annali della Città. O, meglio, della Contea. Che preferisce essere “big” nel Gal anziché una delle “big” dell’Area Vasta.

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Bisogna forse tornare indietro fino al Duecento, a uno dei lauti banchetti dei Conti medievali, per ritrovare lo stesso spirito identitario rivendicato a Ceccano con “In Vino Vetus”. Banchi con prodotti e piatti tipici, degustazioni gratuite di vino rosso e bianco, Cesanese del Piglio e Passerina del Frusinate. E festeggiamenti nella piazzetta del Castello dopo l’accensione del falò tra musica popolare e giocoleria.

«Dovevamo partire e lo abbiamo fatto nel migliore dei modi – esulta l’assessore e organizzatore Riccardo Del Brocco -. Questa è la nostra Ceccano: identitaria, popolare, divertente, allegra in modo sano e spensierato». È stato molto più di un percorso enogastronomico quello organizzato dal Comune nella giornata di domenica 14 gennaio.

A finanziarlo la Regione Lazio e l’Arsial con i fondi per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari e delle tradizioni locali. Ceccano, con questa primissima edizione, ha però riscoperto innanzitutto il senso di comunità e appartenenza. Una festa paesana a cui hanno preso parte oltre duemila persone che hanno fatto esaurire tutte le scorte ai ristoratori ambulanti.

Si riaccende la “Ceccanesità”

La festa scoppiata in Piazza Mancini con il percorso enogastronomico “In Vino Vetus”

L’evento, andato oltre ogni più rosea aspettativa, è stato curato dall’assessorato all’Ambiente in collaborazione con l’Ufficio turismo e politiche giovanili. La “Ceccanesità” si è riaccesa come la fiamma del fuoco al centro di Piazza Mancini. Stava nell’accoglienza festosa nel centro storico, nelle indicazioni dialettali per il percorso, nei balli e canti tradizionali che hanno contraddistinto una giornata che entra negli annali della città.

Gnocchi, sagna e fagioli, trippa al sugo, polenta, bufaletta, arrosticini, pizze fritte, fagioli con le cotiche, patate al cartoccio e caciocavallo impiccato. Un percorso fatto di tante pietanze tradizionali, con cui sorseggiare rigorosamente vini territoriali Docg: quelli “D’origine controllata e garantita”. Le note di distinzione sono state proprio qualità e gratuità del vino, servito nei bicchieri distribuiti all’ingresso di Piazza Municipio con i portabicchieri-ricordo.

Il taglio del nastro è stato operato dall’assessore all’ambiente Riccardo Del Brocco con i più alti esponenti di Fratelli d’Italia: il sindaco Roberto Caligiore, il deputato Massimo Ruspandini e il consigliere regionale Daniele Maura. «Il borgo in festa – lo racconta Maura, membro della Commissione Agricoltura – con canti, balli popolari, artisti di strada, concerti folk, discoteca in piazza, fraschette e degustazioni dell’enogastronomia locale. Come in una fiaba, il centro storico della vecchia Contea torna a rivivere». (Leggi qui Ruspandini: «La mia Destra piace pure ai Comunisti per la sua Ceccanesità»).

«Tra buon cibo e buon vino»

Il consigliere regionale Daniele Maura con, tra gli altri, il deputato Massimo Ruspandini e il sindaco Roberto Caligiore

È una Regione Lazio che dell’Identità, declinata dal Governo, ne fa un tratto fondante dell’assessorato all’agricoltura e sovranità alimentare, retto da Giancarlo Righini. «Tra buon cibo e buon vino, le nostre tradizioni continuano ad attrarre tantissime persone – conclude il consigliere regionale di FdI Maura -. Noi ci siamo, la Regione Lazio c’è. Complimenti a tutta l’amministrazione di Ceccano».

Alla buona riuscita dell’evento hanno contribuito Giancarlo Santucci, capogruppo della “Grande Ceccano”, e i consiglieri Pasquale Bronzi e Daniele Massa: delegati, nell’ordine, al turismo e alle politiche giovanili. L’assessore Del Brocco ha coinvolto il Gal “Terre di Argil”, Gruppo d’azione per lo sviluppo locale, e sette associazioni di promozione sociale: Più Ceccano, Insieme verso nuovi orizzonti, Seven, La Contea, Spina nel fianco, Spazio Ceccano e Fabrateria Vetus.

Da metà mattinata la musica popolare di Simone Scarselletta e i “Bacchettoni”, in giro per i vicoli del centro storico. Per i più piccoli l’esibizione itinerante del giocoliere Elia Bartoli, “The Juggler”.  Poi la festa in piazza con i “Brigallè”, storico gruppo locale originario della vicina Morolo. In chiusura, dopo tanti canti e balli popolari, l’attenzione al pubblico giovanile con il dj set di Andrea Papitto.

Dopo il Pranzo e la Notte Verde

Foto di gruppo nel corso di “In Vino Vetus”

È l’evento che arriva dopo il conviviale “Pranzo di Primavera” la “Notte Verde” di fine estate: un convegno con vertici e tecnici regionali in materia di ambiente e agricoltura, tra stand per l’ecosostenibilità e street art ambientalista, con un unico tavolo conviviale sul Ponte Berardi, sormontato da una simbolica mongolfiera.

Stavolta, con “In Vino Vetus”, si è voluto spingere sull’offerta gastronomica dei ristoratori ambulanti locali.Il Comune di Ceccano, intanto, è entrato ufficialmente nel Gal: l’unione dei comuni delle “Terre di Argil”, ossia l’Homo Cepranensis: il paleontologico Uomo di Ceprano.  

«Abbiamo dimostrato – traccia un bilancio l’assessore Riccardo Del Broccoche anche Ceccano può fare, fare bene e anche meglio di tante altre manifestazioni di questo tipo, nonostante un periodo non tipicamente autunnale con tutti i rischi meteo del caso, ma la nostra tigna ha avuto la meglio ed il vino ha vinto sulla pioggia, come ha avuto modo di dire simpaticamente il nostro sindaco Caligiore». (Leggi qui L’estate è finita: una notte verde dopo l’onda rossa).

«Cesanese e Passerina protagonisti»

Il brindisi istituzionale con il Cesanese del Piglio

Il maltempo è stato clemente con un percorso che, continua Del Brocco, «ha giocato sulla valorizzazione del patrimonio enologico e gastronomico locale. Cesanese e Passerina i protagonisti indiscussi, offerti gratuitamente. Per quanto riguarda il food invece libero sfogo alle ricette della tradizione locale. Spettacoli musicali anche questi legati alla tradizione e all’ identità della nostra terra».  

«Al centro un grande fuoco che scaldava il cuore dell’antica Contea – va avanti l’assessore all’ambiente -. Tanti cartelli in dialetto lungo le strade. Un risveglio della nostra città che ha risposto in maniera incredibile, accogliendo anche tanti visitatori da fuori. I numeri parlano chiaro, abbiamo distribuito più di duemila kit “calice e collarino”». Condivide il successo della manifestazione con tutti i partner dell’iniziativa, i ragazzi del servizio civile in accoglienza, i curatori degli allestimenti e tutte le sinergiche realtà associative.  

Il Comune di Ceccano fa ormai parte del Gal “Terre di Argil”, il più grande dell’ente intercomunale situato a Ceprano. Preferisce essere “big” tra i piccoli comuni circostanti, quelli del resto parte della medievale Contea di Ceccano, anziché tra le “big” coinvolte oggi nell’area vasta del Frusinate. (Leggi qui Progetto ‘Grande Capoluogo’: ripartono le trattative)

«Avanti col Gal, niente velleità»

Il sagrato della chiesa patronale di San Giovanni, tappa del percorso enogastronomico

«Il Gal – così Del Broccosegue ormai ufficialmente la nostra linea e affianca la nostra attività di promozione del territorio e valorizzazione del comparto agroalimentare. Dimostriamo ancora una volta che non siamo contro le forme associative tra comuni se ci sono progettualità serie, non a caso finanziate dall’Unione europea, alla base. Cosa diversa rispetto ad altre velleità “intercomunali” senza né capo ne coda, ma che infatti sono rimaste al palo, finita qualche piccola suggestione iniziale. Ma senza base, scordiamoci le altezze insomma».  

Con i fondi regionali stanziati dall’Arsial, rivendicando un ruolo centrale nel Gal, «il connubio tra eventi e politiche ambientali, iniziato con il “Pranzo di Primavera” – ricapitola il promotore – continua ad essere un format di successo, proseguendo con la “Notte Verde” e “In Vino Vetus”, tutte manifestazioni che intendiamo ripetere negli anni». La Comunità, tra i desideri di lunga data, aveva proprio un percorso enogastronomico tra i bei vicoli del centro storico.

«Più di 2000 persone, con il vino distribuito gratuitamente, senza il benché minimo intoppo o problema di ordine pubblico – aggiunge, infine, l’assessore Del BroccoRingrazio la protezione civile, la polizia locale ed i carabinieri, con un cenno speciale al comandante Fabio Laurentini, che si è congratulato con noi organizzatori per la gestione e la prevenzione. Un abbraccio al nostro onorevole Ruspandini, sempre presente, che ha speso parole di elogio insieme a Daniele Maura, con noi al taglio del nastro». 

«Investire sui centri storici»

L’assessore Riccardo Del Brocco con l’onorevole Massimo Ruspandini

L’onorevole Massimo Ruspandini, presidente provinciale di FdI, si dice orgoglioso. «Sono per la politica del fare, per chi ci mette la faccia, per chi lascia un segno o almeno ci prova – premette il due volte parlamentare ceccanese -. Grazie per aver reso felici tante persone di Ceccano e di fuori. Grazie per aver ancora una volta dimostrato che nel nostro centro storico si possono e si devono organizzare manifestazioni come questa».

Ruspandini, ancor prima che Senatore e Deputato, è stato vicesindaco di Ceccano. È tra i fautori della nuova formula voluta negli ultimi anni per i festeggiamenti estivi del patrono San Giovanni. «Io ci ho provato con le “Notti della Contea”, percorso purtroppo non continuato come avrei voluto e non certo per colpa mia – dice Ruspandini -. Ieri la città di Ceccano, il comune con la sua organizzazione, il sindaco Caligiore con l’amministrazione, la regione con la sua vicinanza per mezzo del consigliere Maura, hanno dimostrato che si può e si deve investire nel nostro centro storico come è accaduto e accade in tanti paesi della nostra provincia e della nostra nazione».

Da qui le sue conclusioni: «Per tanto tempo i ceccanesi hanno provato invidia per quello che si organizzava nei borghi limitrofi, per troppo tempo hanno lamentato l’assenza di una offerta degna dei tempi in un settore in crescita. Ieri, grazie all’assessore Riccardo Del Brocco, in tanti ci siamo sentiti orgogliosi».