Italia, viene giù tutto. Ciociaria non pervenuta

Gli sconvolgimenti politici nazionali non toccano la provincia di Frosinone, sempre più isolata, marginale e ininfluente. L’unica eccezione rappresentata da Francesco De Angelis.

A diversi osservatori il duello a distanza tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte ricorda la celebre frase di Gianfranco Fini a Silvio Berlusconi: “Che fai, mi cacci?”. Berlusconi in effetti cacciò Fini. In attesa di vedere chi caccerà chi all’interno della maggioranza giallorossa, si registra la totale assenza della politica locale da un dibattito che necessariamente riguarda tutti.

Roberta Lombardi

Sono in corso dei riposizionamenti destinati a mutare molto il quadro politico. Il Partito Democratico di Nicola Zingaretti vuole isolare una volta per tutte Italia Viva di Matteo Renzi. Comprensibile in questo caso il silenzio del presidente del consiglio regionale Mauro Buschini e il consigliere regionale Sara Battisti. Perché poi alla Regione Lazio senza i renziani ci sarebbero problemi per la maggioranza. Anche se in fondo il “patto d’aula” di Buschini ha anticipato le pattuglie di “responsabili” delle quali si parla molto adesso.

Nei giorni scorsi Roberta Lombardi, capogruppo dei Cinque Stelle alla Regione Lazio, ha detto che in fondo questo Pd parla la stessa lingua dei Cinque Stelle. E allora perché non fare un accordo vero alla Regione? Poi la Lombardi ha aggiunto di sentirsi in colpa per aver contribuito ad aver fatto arrivare la Lega al 34%. In realtà era una bordata a Luigi Di Maio. In Ciociaria invece i Cinque Stelle non si sentono, non prendono mai una posizione politica.

Perfino nel centrodestra si preferisce restare nel proprio guscio. La Lega e Forza Italia duellano sulla candidatura a sindaco di Pontecorvo, ma sono disinteressati da quello che potrebbe succedere sul piano nazionale. Eppure ci sarebbero segnali dai territori che potrebbero essere utili per calibrare il messaggio nazionale.

Francesco De Angelis

Il senatore Massimo Ruspandini preferisce tenere Fratelli d’Italia fuori dal dibattito nazionale.

Perfino sul versante del congresso del Pd, si parla di tutto tranne che delle scelte di Zingaretti che stanno comunque rivoluzionando il Partito. In fondo nell’ultimo anno soltanto Francesco De Angelis ha anticipato uno scenario nazionale, quando ha parlato della necessità di celebrare un congresso provinciale che superasse la logica delle correnti.

Per il resto, calma piatta.