La solitudine di Ciacciarelli all’opposizione

Da oggi Pasquale Ciacciarelli è l'unico consigliere regionale di opposizione eletto in provincia di Frosinone. "Tanto M5S e Pd stavano insieme pure prima”. La nuova Segreteria: “Nessuno ora ha alibi”. Il dialogo a destra: "C'è bisogno di confronto per arrivare a dama”

È rimasto solo. L’unico consigliere regionale eletto in provincia di Frosinone a fare opposizione contro Nicola Zingaretti ed al suo governo della Regione Lazio. Pasquale Ciacciarelli è entrato alla Pisana con le elezioni del 2018: quelle vinte da Nicola Zingaretti ma non dal Pd. In questi tre anni si è spostato ma di poco: dal Gruppo di Forza Italia è approdato a quello della Lega. Alla sua sinistra invece il suo collega Loreto Marcelli ha fatto un vero e proprio balzo: passando dai banchi dell’opposizione a quelli della maggioranza insieme a tutto il gruppo del Movimento 5 Stelle. Lasciando Pasquale Ciacciarelli in solitudine.

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Una scena de Audace Colpo dei Soliti Ignoti
Onorevole Ciacciarelli, si sente un po’ come Vittorio Gassman nel celebre film ‘Audace Colpo dei Soliti Ignoti’ quando pronuncia la celbre battura “Mi hanno rimasto solo sti quattro cornuti…

Con l’ingresso dei Cinque Stelle nella Giunta Zingaretti prendo atto che l’unico consigliere regionale all’opposizione della provincia di Frosinone rimane Pasquale Ciacciarelli. Non è stata una sorpresa; in effetti, in questi anni, hanno sempre aiutato il Partito Democratico, in maniera sotterranea. Oggi si palesano con l’ufficializzazione. Vedremo cosa farà questa maggioranza rafforzata per migliorare l’offerta sanitaria, per la riconversione dei presidi ospedalieri dismessi, per le vaccinazioni, per l’economia del Lazio, ed in particolar modo della provincia di Frosinone.

Nelle ore scorse avete costituito la Segreteria provinciale della Lega di Frosinone. Settanta persone. Avete dato il contentino a tutti o avete tolto l’alibi a tutti perché adesso ognuno ha un’investitura?

La Lega finalmente si struttura in provincia di Frosinone. Diciamo che adesso ognuno ha un compito ed un’investitura: nessuno ha più un pretesto per non contribuire a lavorare per il radicamento della Lega sul territorio. Chi è bravo ora ha l’occasione per dimostrarlo e portare i risultati. Chi è in grado di fare solo chiacchiere scoprirà presto che non è la feluca a fare l’ambasciatore ma la testa. Soprattutto però diamo un segnale…

Quale?

Dimostriamo con queste settanta nomine che la Lega è un Partito inclusivo e che sa coinvolgere e motivare le persone. Non siamo un circolo chiuso bensì siamo una realtà aperta alle varie sensibilità del territorio. Non a caso diverse adesioni sono arrivate e continueranno a concretizzarsi in questi giorni. È sintomo che stiamo facendo bene.

Però il Consigliere Paolo Castaldi di Ceprano ha annunciato la sua autosospensione dalla Lega contestando che vi siete dimenticati di lui e della città che rappresenta.

Diciamo che ancora c’è spazio per chi ha voglia di lavorare per il Partito. Dopotutto, Roma non venne costruita in un solo giorno.

A Formia vi apprestate ad andare divisi alle urne. A Terracina e Fondi è già successo. A Sora non si trova la quadra. A Frosinone FdI chiede al sindaco leghista una verifica politica: come sono i rapporti con gli alleati del Centrodestra?

Con gli alleati c’è bisogno di un dialogo per arrivare a dama rispetto a tutta una serie di posizioni che si andranno a delineare nei prossimi mesi sui singoli comuni. Bisogna altresì comprendere che la Lega è il primo partito del Centrodestra quindi è giusto che giochi un ruolo di rilievo nella scelta dei candidati. Sono convinto che la scelta debba ricadere sui migliori e che questo percorso possa radicare sempre di più il Centrodestra sul territorio, in vista delle tante sfide che ci attendono come coalizione da qui ai prossimi anni, ad ogni livello, provinciale, regionale e nazionale.