L’accordo tra Marini e Pompeo guarda al futuro

Il risultato della civica alle comunali di Frosinone sarà importante comunque, ma è presto per capire chi si candiderà alle regionali perché il terzo mandato da sindaco di Ferentino è un forte richiamo per il presidente della Provincia

Michele Marini e Antonio Pompeo vogliono presentarsi con una lista in grado di eleggere almeno due consiglieri comunali a Frosinone. L’ex sindaco ed il presidente della Provincia sono entrambi convinti che l’obiettivo sia raggiungibile.

Da buoni ex democristiani hanno messo in chiaro i ruoli subito: Marini è alla guida, Pompeo nelle retrovie per poi giocarsi il risultato altrove: alle Comunali di Ferentino ma pure alla Provincia.

Visioni in prospettiva

Michele Marini

Tutti stanno cercando di capire, invece, come si giocherà il risultato Michele Marini. Nel caso di vittoria di Domenico Marzi, potrà dire di essere stato decisivo e a quel punto potrebbe avere una dimensione “politica” nel capoluogo. Come federatore del centrosinistra o più semplicemente del Partito Democratico. Ma se Marzi dovesse perdere, Michele Marini potrebbe essere il candidato sindaco fra cinque anni? Ne parlano molti, però è difficile che l’ex primo cittadino possa lavorare ad una ipotesi del genere così lontana nel tempo.

C’è chi fa trapelare la possibilità di un appoggio a Pompeo se quest’ultimo si candiderà alle elezioni Regionali. Pompeo però appare certo che alla fine verrà data la possibilità anche ai sindaci dei Comuni con oltre 15.000 abitanti di candidarsi per la terza volta. Una situazione che sarebbe replicabile alla Provincia. In questo caso il ragionamento potrebbe ribaltarsi e potrebbe essere Michele Marini il candidato alle Regionali. Nella lista del Pd o in quella del candidato alla presidenza della Regione (probabilmente Daniele Leodori).

La novità politica Marini – Pompeo

Foto: Vincenzo Livieri / Imagoeconomica

Di fatto però l’accordo a Frosinone tra Pompeo e Marini è una novità politica all’interno del Partito Democratico. Per questo motivo serve adesso un risultato elettorale importante sul campo. Entrambi provengono dall’area dell’ex Dc, Margherita e Popolari, entrambi in passato sono stati dalla stessa parte di Francesco Scalia.

Evidentemente la chiamata alle armi nel Pd regionale e provinciale è di quelle alle quali non si può rispondere di no. Però c’è una situazione politica in definizione in Italia, durante la quale i sistemi elettorali si intrecciano con possibili riforme (per esempio delle Province).

Marini e Pompeo intanto hanno condiviso un’esperienza dalla quale non si torna indietro.