L’altra elezione di Roma che spaventa i Cinque Stelle

Negli stessi giorni delle comunali per il Campidoglio si va alle urne per il seggio della Camera nel collegio di Primavalle, lasciato vacante dalla nomina della grillina Emanuela Del Re. Dopo Luca Palamara ha annunciato la sua discesa in campo Elisabetta Trenta, ex ministro della Difesa che ha il dente avvelenato nei confronti dei Cinque Stelle di Giuseppe Conte. E per il Pd potrebbe concorrere Goffredo Bettini.

L’altra elezione di Roma che sta facendo tremare il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte è quella delle suppletive per il collegio uninominale di Primavalle. Si voterà contemporaneamente alle comunali di Roma. Ma nella serata di ieri è arrivata la doccia fredda, riferita dall’AdnKronos. L’ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta correrà per le elezioni suppletive nel collegio di Roma Monte Mario-Primavalle per un posto alla Camera dei deputati.

Nelle scorse settimane ad annunciare la candidatura per lo stesso seggio era stato l’ex pm di Roma ed ex consigliere del Csm Luca Palamara, radiato dalla magistratura e rinviato a giudizio il mese scorso per corruzione a Perugia. Palamara e Trenta, in attesa della presentazione di altre possibili candidature, si contendereranno dunque il posto lasciato libero dopo la nomina nel giugno scorso della deputata dei 5 Stelle Emanuela Del Re a rappresentante speciale dell’Ue per il Sahel.

La scossa di Trenta

Elisabetta Trenta (Foto: Stefano Carofei / Imagoeconomica)

Ma è la discesa in campo dell’ex grillina Elisabetta Trenta a scuotere il Movimento dalle fondamenta. La scelta di rimettersi in gioco,  ha spiegato in una nota, è avvenuta “dalla volontà di continuare a battersi per gli ideali che hanno da sempre animato la sua carriera politica iniziata come attivista del Movimento a 5 Stelle, ed ora in continuità con la volontà di riaffermarli nella realtà politica, da qualche mese con l’Italia dei Valori”.

L’ex ministra della Difesa, correrà alle elezioni suppletive con una lista rappresentata dal simbolo che ha come slogan: “Noi-Nuovi Orizzonti per l’Italia”. Ha affermato:  “In questo simbolo sono raccolte tutte le idee e i pensieri di tutti coloro che non si riconoscono più nelle continue metamorfosi involutive registrate da diversi movimenti e partiti politici nazionali che tanti elettori tendono ad abbandonare”.

Un partito del Noi e non dell’Io per una entità politica che vuole riunire tutti quelli che non si arrendono, quelli che mettono al centro di ogni decisione la persona umana e il bene collettivo, di quelli che pensano al plurale e di quelli che considerano il mondo e il proprio Paese come un corpo umano che sta bene solo quando tutte le sue parti sono in armonia”. Insomma, una spina nel fianco dei Cinque Stelle.

Un territorio strategico

(Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

Il seggio nel collegio uninominale 11 della Camera nella circoscrizione Lazio 1 è rimasto vacante dopo che la deputata pentastellata Claudia Del Re, ex viceministra degli Esteri, è stata nominata rappresentante speciale della Ue per il Sahel.

Il collegio comprende una serie di quartieri periferici a Nord-Ovest: Primavalle, Casalotti, La Pisana e parti dei quartieri Gianicolense, Aurelio e Trionfale. Ovvero un territorio  strategico. Nel 2016 il Movimento 5 Stelle conquistò senza problemi quei Municipi sull’onda che portò Virginia Raggi in Campidoglio. Ma già nel 2018 le politiche videro la Del Re vincere di misura con 39.550 voti su 170.706 aventi diritto.

Il candidato del centrodestra, Pasquale Calzetta, perse per un’incollatura, ottenendo 38.226 voti. Le ultime suppletive a Roma, nel marzo 2020, hanno confermato invece la supremazia del centrosinistra nel centro cittadino, con Roberto Gualtieri – ora candidato in Campidoglio – che si impose nel collegio uninominale per la Camera con il 62,2% dei voti. La candidata del M5S in quell’occasione ottenne appena il 4,3% dei consensi. E per il Pd il nome che circola è addirittura quello di Goffredo Bettini.

Una partita decisiva.