Latina si ritrova nella sua destra che prenota le Comunali

Le Regionali ridisegnano gli equilibri politici in provincia di Latina. Soprattutto nel centrodestra che sfiora il 70% e prenota le Comunali di Latina, Aprilia e Terracina

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

La provincia di Latina torna all’egemonia della destracentro. Poco possono il 22.70% di Alessio D’Amato e gli spicci del Movimento 5 Stelle contro il quasi 70% dei consensi su Francesco Rocca. La destra è trainata da Fratelli d’Italia al 33% ma reggono anche gli alleati da Forza Italia al 20% e Lega a quasi il 13. A sinistra di fatto c’è solo il Pd con il 13% e qualche candidato della lista del presidente: leggi Valeria Campagna su cui si misurava Lbc di Damiano Coletta.

Calenda e Renzi? Robetta da neanche il 5%: come dire un cane che a sentirlo abbaiare pareva un molosso alla prova dei fatti è un carlino, carino ma non ci puoi andare a caccia e neanche a pascolare le pecore. (Leggi qui Regionali: chi vince, chi perde e chi resta a contare).

A livello regionale Carlo Calenda e Giuseppe Conte hanno lanciato un’azione a tenaglia contro il Pd che, miracolosamente l’ha respinta. A Latina il nodo era molto più difficile, ma per il rotto della cuffia il Partito salva uno dei due seggi a La Pisana. Soprattutto, con questo salva pure la faccia, altrimenti c’era l’insignificanza.

La chiave di Latina, Aprilia, Terracina

Claudio Fazzone, Nicola Calandrini e Claudio Durigon

Fratelli d’Italia non aveva, 5 anni fa, alcun Consigliere regionale. Interessante il dato su Latina, lì si vota per il Comune tra due mesi. La destra ha il 67% dei consensi, il centrosinistra poco più del 22. Come dire il sindaco, a oggi, appare prenotato: Fratelli d’Italia sta al 32%, Lega a 21,7, Forza Italia a poco più del 10%. Se non si trova l’accordo al tavolo del centrodestra su un nome unitario sarà la forza dei numeri a prevalere.

Ad Aprilia, stesso turno di voto. La destra sta al 59%, un poco più contendibile. In entrambe le città, comunque, se la sinistra vuole sperare c’è l’effetto civismo dei già sindaci Damiano Coletta e Tonino Terra. Loro hanno smentito pronostici, ma qui si rischia di non avere partita.

A Terracina poi la destra sfiora il 70%. E ancora una volta, la partita sarà tutta interna. Fratelli d’Italia sfiora il 40% doppiando la Lega e ce ne avanza ancora: il Carroccio sta al 15 e mezzo percento con il fiato di Forza Italia sul collo grazie al suo 12 e mezzo.

Un nuovo ciclo politico è iniziato