Lo scontro di Ferentino ed il doppio fronte per Pompeo

Lo scontro con Piergianni Fiorletta apre un possibile fronte interno al Pd. Doppio: sia alle Comunali che alle Regionali. Del quale si avvantaggerebbe Buschini. Cosa può succedere.

Lo aveva messo in conto da mesi: per Antonio Pompeo quanto successo mercoledì al Comune di Ferentino non è stata una novità. Sapeva che prima o poi lo scontro con il suo predecessore Piergianni Fiorletta ed il gruppo di maggioranza Ferentino nel Cuore sarebbe stato irrimediabile. Proprio per questo motivo da mesi ha lavorato per puntellare la sua coalizione, allargarla svuotando l’opposizione: rendendo così ‘non strategici‘ i quattro voti in Aula di Fiorletta & co. (Leggi qui In Consiglio va in scena la rottura finale tra Pompeo e Fiorletta).

Fiorletta ha ribadito che il suo gruppo vuole restare in maggioranza ed al fianco del sindaco ma reclama un chiarimento politico. Che Pompeo non ritiene necessario: gli ha detto in faccia che non si fida di loro da quando “hanno organizzato pranzi e cene per creare una maggioranza nella maggioranza”. È sicuro che volessero ricattarlo politicamente ampliando il loro gruppo fino a poter manovrare la maggioranza.

Il fronte di Ferentino

Antonio Pompeo

Adesso è chiaro a tutti che alle prossime Comunali ci sarà una forte competizione anche tra ex alleati. Anche se il patto tra Antonio Pompeo (leader di Base Riformista) e Francesco De Angelis (leader della componente maggioritaria Pensare Democratico) che ha costruito la pace interna al Pd lo scorso anno prevede che non ci siano interferenze nelle città dei leader.

Ma è impensabile che a Ferentino il gruppo dell’ex sindaco Piergianni Fiorletta e dell’ex vicesindaco Luigi Vittori (defenestrato da Pompeo) possa stare con l’area del sindaco uscente nelle elezioni del 2023.

Il non fronte della Provincia

Alessandro Rea

C’è un altro fronte, solo ipotetico. Alla Provincia, dove Antonio Pompeo è presidente. Nessun problema con i numeri della maggioranza nemmeno lì. In Aula c’è Alessandro Rea, consigliere comunale di Ferentino (Area Fiorletta) eletto nel Polo Civico (che fa parte del Campo largo). Si è immediatamente accomodato nei banchi delle opposizioni. L’attribuzione di una presidenza di Commissione non cambia assolutamente nulla.

Il che non turba Pompeo. Alla Provincia la maggioranza numerica c’è comunque e quella politica non è minimamente in discussione. Indubbiamente poi l’aver affidato a Luca Zaccari (anche lui Consigliere di Ferentino, della Lega e quindi dell’opposizione) la presidenza a dirigere i lavori dell’Aula ha messo oggettivamente il Carroccio in una posizione perlomeno di riflessione.

Il fronte delle Regionali

Pompeo e De Angelis

Il risultato è che su Ferentino potrebbero esserci di situazioni di non scontro. Qualcosa si è già visto.

Rimane la vicenda dei rapporti all’interno del Partito Democratico. Antonio Pompeo da mesi ha  un asse con Francesco De Angelis e alle prossime Regionali vorrebbe giocare le sue carte. Sapendo bene di dover in ogni modo stare nella stessa lista di Sara Battisti e Mauro Buschini.

Il punto è rappresentato dalla posizione del sindaco di Paliano Domenico Alfieri, ex segretario del Pd. Ha sempre rivendicato il sostegno ad Alessandro Rea alle Provinciali e vorrebbe un atteggiamento meno conciliante di Buschini all’interno del Partito.

Alfieri è uno degli esponenti più vicini a Mauro Buschini. Siccome alle Regionali a giocare un ruolo importante saranno i diversi big del Partito Democratico, bisognerà capire cosa succederà nei vari Comuni o anche alla Provincia. Se cioè si apriranno fronti ovunque per tenere sotto pressione gli avversari interni. Si tratta di un tema che dovrà essere affrontato dal Pd prima dell’autunno, contestualmente alla scelte della candidatura al parlamento e alla Regione.

Altrimenti il rischio è di un Vietnam continuo in diversi enti.