Mancini: «De Angelis? Non era orfiniano. E sarebbe stato il Segretario migliore»

Francesco De Angelis? Non è orfiniano. E resto convinto che sarebbe stato il migliore candidato alla Segreteria Regionale del Pd. Parola di Claudio Mancini, dopo il dietrofront annunciato dal presidente Asi. E ora? Un nuovo candidato anti Astorre

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Claudio Mancini è il deputato più vicino al presidente del Partito Democratico Matteo Orfini. È nato a Picinisco ma la politica l’ha portato a Roma. Fa parte della Direzione Nazionale Pd. Ed è rimasto molto amareggiato dalla decisione di Francesco De Angelis che in queste ore ha annunciato a Ciociaria Oggi attraverso l’intervista a Corrado Trento la sua decisione di sostenere Nicola Zingaretti per la segreteria nazionale Dem e non il candidato renziano. Soprattutto De Angelis non si candiderà per gli orfiniani alla guida della segreteria regionale Pd contro Bruno Astorre, appoggiato da Zingaretti. (leggi qui De Angelis rinuncia: non si candida. Sosterrà Zingaretti. E se ne frega di Orfini (di C. Trento))

 

Alessioporcu.it – Onorevole è rimasto deluso dalla scelta di De Angelis?

Claudio Mancini – No, non sono deluso. Comprendo la scelta di De Angelis. È una decisione ragionevole. Avevamo riflettuto con lui su un congresso regionale che fosse sganciato dalla dinamica nazionale, quindi estraneo all’eventuale confronto che coinvolgeva Nicola Zingaretti. L’esperienza di Francesco, il suo equilibrio politico, ne facevano il candidato ideale. L’intrecciarsi delle dinamiche regionali con quelle  nazionali hanno cambiato lo scenario.

 

Quindi è una scelta comprensibile?

Capisco e rispetto la scelta.

 

Considerate Francesco De Angelis ancora orfiniano?

Francesco Non è mai stato orfiniano…

 

E cosa è?

Francesco ha con Matteo un rapporto paritario. È leader di Pensare Democratico e nel Congresso Nazionale scorso ha scelto di appoggiare Renzi e lo ha fatto in raporto con noi. Questo non significa essere legato intimamnte dal punto di vista politico con Matteo Orfini.

 

Zingaretti è ufficialmente in campo, voi chi candiderete al Congresso Nazionale?

Noi orfiniani potremo decdiere cosa fare solo quando verrà indetto il Congresso, tutte le candidature saranno depositate e  quando tutte le tesi congressuali saranno in campo.

 

E per il Congresso Regionale ora come vi mettete?

Se confermata, c’è la candidatura di Bruno Astorre. Il congresso regionale è previsto in una delle domeniche tra tra l’11 ed il 25 novembre: c’è tempo ancora qualche settimana per le candidature. Personalmente ero orientato per Francesco De Angelis: resto convinto che avrebbe fatto bene da segretario per il Pd del Lazio ed anche per la provincia di Frosinone. Io ero pronto a sostenerlo. Altri no. Sbagliando.

 

Chi non lo avrebbe sostenuto?

Non c’era la convergenza necessaria.

 

Presenterete un candidato alternativo?

Non è nella tradizione del Pd che ci sia candidato unico.

 

Cosa chiedete al prossimo segretario, Regionale e Nazionale?

Entrambi devono fare opposizione ad un governo che doveva essere di cambiamento e che invece si sta rivelando di destra, conservatore, che sta alimentando razzismo e xenofobia. Dovranno accompagnarci alle europee che saranno la possibilità di rivincita in cui il Pd deve unire le forze europeiste che vanno da Macorn a Tsipras se e che in Italia possono rappresentare tanta parte dell’opinione pubblica che non si ritrova in questo governo. Spero di vedere in campo queste personalità democratiche a cominciare dalla manifestazione del 30 settembre a Roma in piazza del Popolo.