Cinque stelle senza… Cacciatore: “Lascio M5S, troppe contraddizioni”

Il Presidente della X Commissione lascia il M5S. Era stato sospeso dopo la posizione presa sulla discarica di Monte Carnevale. A gennaio aveva partecipato all'iniziativa di Marta Bonafoni con la nascita del movimento Pop

La pattuglia del Movimento 5 Stelle in Regione Lazio si assottiglia. Va via Marco Cacciatore, presidente della Commissione X Urbanistica. Lo ha annunciato questa mattina. “Ho deciso di uscire dal MoVimento 5 Stelle. Molte, troppe le contraddizioni che hanno portato il M5S a perdere la propria natura nel corso degli ultimi anni, a tutti i livelli istituzionali“.

Sono stati due i passaggi a convincere Marco Cacciatore ad uscire. Il primo è il provvedimento di sospensione che gli è arrivato dal M5S dopo aver presentato un esposto alla Procura di Roma sulla questione della discarica a Monte Carnevale.

FOTO © CARLO LANNUTTI / IMAGOECONOMICA

È l’area individuata dalla Giunta capitolina per realizzare finalmente il suo impianto per lo smaltimento dei rifiuti. Quelli che oggi vengono inviati in parte all’estero ed in parte nelle province, proprio per la mancanza di una discarica.

Quell’esposto di Cacciatore è stato considerato un gesto ostile contro la Giunta guidata da Virginia Raggi. Il consigliere regionale ribatte che non è così: “Piuttosto, era un atto a tutela di un territorio oggetto di vera e propria violenza ambientale negli anni”.

Ma c’è anche un altro elemento. Rivela il Consigliere Regionale che “mi è stato chiesto di ritirare alcuni emendamenti al Piano regionale Rifiuti, attualmente in discussione nella Commissione che presiedo”.

Quali emendamenti? Quelli riguardanti l’ambito a sé stante di Roma Capitale. Obbligherebbe Roma a tenere i rifiuti al suo interno ed a raggiungere l’autosufficienza di trattamento e smaltimento.

Il nuovo piano invece prevede una certa elasticità. Ma Cacciatore difende la sua posizione, ritenendo che sia “una proposta coerente al principio di autosufficienza e prossimità nella gestione rifiuti, così come al programma elettorale”.

MARCO CACCIATORE E ROBERTA LOMBARDI FOTO © STEFANO CAROFEI / IMAGOECONOMICA

Non la pensa così il resto del Gruppo consiliare presieduto da Roberta Lombardi. Lo ha invitato a cambiare posizione e glielo ha ingiunto con un voto all’unanimità Cosa che Marco Cacciatore non ha graditoil gruppo regionale M5S Lazio ha preferito non pronunciarsi nel merito, come invece avevo domandato. Avevo dato disponibilità a ritirare il mio emendamento, in caso il gruppo avesse espresso posizione contraria. Invece ha preferito la reprimenda, e per mere ragioni di calcolo politico, se non peggio ancora elettorale”.

Nell’annunciare la sua uscita dal Movimento 5 Stelle, Marco Cacciatore cita il fondatore Davide Casaleggio ed uno dei padri della Patria Alcide De Gasperi. Per il primo “un’idea ‘non è di destra ne’ di sinistra’, ma è un’idea buona o cattiva”. Il secondo diceva: “Dobbiamo pensare non alle prossime elezioni, ma alle prossime generazioni“.

L’ironia di Barillari

Davide Barillari e Marco Cacciatore © Stefano Carofei / Imagoeconomica

In precedenza era stato messo fuori dal Gruppo il consigliere regionale Davide Barillari. Che ora ha fondato un movimento con gli ortodossi M5S.

Ormai il gruppo M5S nel Lazio è completamente asservito a Zingaretti” dice Barillari. Che invita Cacciatore a raggiungerlo nella sua nuova iniziativa “R2020“.

All’inizio dell’anno Marco Cacciatore aveva partecipato all’inizitiva politica con cui il consigliere regionale Marta Bonafoni aveva presentato il movimento Pop. E secondo alcuni potrebbe essere proprio quell’area del centrosinistra la sua meta di approdo. (Leggi qui La grande area ai confini del Pd si riunisce al ritmo di… Pop)

Spero – dice Barillari – che Cacciatore faccia una scelta buona ma non confluisca nella Lega ne’ in altre forze politiche, ci vedremo al gruppo Misto– ha spiegato all’agenzia Dire- Lancio un invito a lui e a tutti coloro che nel Lazio vogliono pensare alle comunità locali e ai bisogni della gente, non più in quel palazzo chiuso e stantio ma tornare a essere in piazza e ad ascoltare le persone e a farsene portavoce“.