Napoli prende i rifiuti di Roma: grazie ad Acerra

Polemiche al vetriolo per l'aiuto concesso dal sindaco di Napoli alla Regione Lazio: 150 tonnellate al giorno di rifiuti romani. Ma il sindaco di Acerra si oppone. E rivela: "Le immondizie arriveranno dal giorno dopo la fine del mandato di De Magistris”.

Il commento al vetriolo lo lancia su Twitter Chicco Testa: uno che ha contribuito a fondare Legambiente, ne è stato Segretario nazionale e poi presidente. Il suo cinguettio è micidiale. Una sola frase: “Vi ricordate le battaglie contro Acerra?” La notizia è che sarà Acerra ad evitare l’emergenza di rifiuti a Roma: lo farà con il suo impianto di termovalorizzazione realizzato tra mille polemiche. Quello che oggi sputa dalle sue ciminiere aria più pulita di quella che entra negli impianti. Per la cronaca lo ha fatto e lo gestisce A2A cioè la società che vorrebbe realizzare ad Anagni un impianto di compostaggio: concime naturale ricavato dagli avanzi di cucina mentre i gas diventano bio metano green.

Napoli in soccorso di Roma

Massimiliano Valeriani (Foto: Paola Onofri / Imagoeconomica)

Napoli era la città che soffocava nella monnezza. Dove i rifiuti si accumulavano e marcivano agli angoli di ogni strada: in centro ed in periferia. Dove la notte venivano appicati incendi per liberarsi dalla puzza, generando inquinamento ancora più micidiale.

Tutto è cambiato quando è stata imposta la realizzazione dell’impianto di Acerra. È grazie a lui che il sindaco Luigi De Magistris oggi ha potuto annunciare che Napoli aiuterà Roma nella gestione della sua crisi dei rifiuti. Accoglierà 150 tonnellate di immondizia al giorno dal 4 ottobre al 31 dicembre prossimi.

La linea di dialogo l’ha costruita ancora una volta la Regione Lazio con l’assessore Massimiliano Valeriani. “Ringrazio il sindaco De Magistris – ha commentato l’assessore di Nicola Zingaretti – per l’attenzione mostrata nei confronti della città di Roma. La disponibilità ad accogliere 150 tonnellate al giorno di rifiuti prodotti nella Capitale consente di offrire all’Ama un ulteriore sbocco per il trattamento e lo smaltimento degli scarti urbani

Un altro importante sostegno ottenuto grazie all’impegno dell’amministrazione Zingaretti, che in questi anni – aggiunge Valeriani – non ha mai fatto mancare il proprio supporto al Comune di Roma per affrontare le ripetute crisi nella gestione dei rifiuti capitolini“. (Leggi qui Valeriani: «Non è Roccasecca la soluzione ai rifiuti di Roma»).

No alle furbizie di Roma

Virginia Raggi (Foto: Andrea Panegrossi / Imagoeconomica)

Il paradosso è che adesso quelli Brutti Sporchi e Cattivi siamo noi. È Acerra a minacciare le barricate contro l’immondizia del Lazio. Loro l’impianto se lo sono costruiti, Roma non lo ha voluto fare. Ma vorrebbe usarlo per risolvere i suoi problemi. Esattamente come sta facendo da anni con le discariche nelle altre province del Lazio. Arrivate quasi tutte al collasso.

Non consentiremo che Acerra diventi la discarica delle beghe e delle furbizie di altri e della spazzatura della Capitale”. Non ci sono margini per i dubbi nelle parole del sindaco di Acerra Raffaele Lettieri. Dice No alla decisione del suo collega di Napoli Luigi De Magistris ad autorizzare il trattamento negli impianti della provincia partenopea dei rifiuti prodotti nella città di Roma.

Il sindaco Lettieri mette le cose in chiaro in una lettera indirizzata al suo collega di Napoli. Gli annuncia “l’intenzione di mettere in atto tutto il possibile e nei confini previsti dalla legge, per ostacolare questa Sua scellerata autorizzazione, al fine di tutelare il nostro territorio e la nostra popolazione che non merita tutto questo”.

Le date simbolo

Luigi De Magistris

Esprime ”sconcerto” per la data dalla quale sarebbe concessa l’autorizzazione al trattamento dei rifiuti di Roma. “Dal 4 ottobre – evidenzia Lettieri – esattamente da quando Lei non sarà più sindaco della Città Metropolitana di Napoli”.

Lei parla di ‘coesione sociale ed istituzionale’ di ‘leale cooperazione ed aiutare con solidarietà chi si trova in difficoltà’ – sottolinea Lettieri – ma tutto questo operato attraverso SAPNA significa che tutto ciò, in realtà, non sarà altro che ‘solidarietà’, ‘coesione sociale ed istituzionale’, ‘leale cooperazione’ di Acerra a discapito degli Acerrani”.

Il sindaco ricorda inoltre che il 29 agosto è una data ‘simbolo’ delle lotte per l’ambiente ad Acerra, in quanto oltre 30mila persone nel 2004 scesero in piazza contro la realizzazione dell’impianto. “Nonostante quelle lotte – conclude – i nostri cittadini già sopportano l’imposizione del termovalorizzatore. Acerra è contraria all’impiego dell’inceneritore, o di altri impianti, per smaltire i rifiuti provenienti da Roma”.

È grazie a quell’impianto che né Napoli, né Acerra, né la provincia hanno più vissuto emergenze con i rifiuti. La struttura è stato un duro colpo alle Terre dei Fuochi. Ora salverà anche Roma. Che il suo impianto non lo vuole fare.