Oltre il ‘Question time’, come si legge la seduta

Il Question Time di ieri dice che la tregua costruita dal sindaco per arrivare al Bilancio continua a reggere. Le assenze in blocco di Forza Italia sono un segnale di tregua. Ma a tempo determinato. L'opposizione inizia ad essere urticante. Come rivelano le risposte acide alle domande di Angelo Pizzutelli

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Banchi semivuoti ieri sera a Frosinone, durante i lavori del Consiglio comunale dedicato al Question time: le interrogazioni dei consiglieri al sindaco e alla Giunta. Anche se non è previsto il numero legale (cioè un numero minimo di Consiglieri per poter ritenere valida la seduta), per cui le assenze non hanno alcun significato politico particolare, le sedie vuote sono sintomatiche dello scarso appeal dell’istituto delle risposte immediate.

C’è poco da fare: il Question Time non riesce a raggiungere lo scopo per il quale era stato inserito nello Statuto. E cioè elevare il dibattito consiliare, al punto da suscitare interesse e partecipazione nei protagonisti.

In totale, all’esito dell’appello fatto dal Segretario Comunale Mauro Andreone, hanno risposto presente solo 18 consiglieri, dei quali 6 della minoranza. Assenti in blocco i Consiglieri di Forza Italia (Maurizio Scaccia, Pasquale Cirillo e Cinzia Fabrizi). Va letto come un segnale di tregua condizionata. Assenti i medici per l’ambiente Petricca e Martino della Lista Ottaviani. Mancava Sergio Crescenzi, malpancista di Fratelli d’Italia e Francesco Pallone della Lista Mastrangeli.

Un’ore e mezza e poco più

Gli interventi degli interroganti sono durati esattamente 1 ora e 30 minuti. Tra loro, quelli dei Consiglieri di opposizione: Vincenzo Iacovissi, Claudio Caparelli, Andrea Turriziani, Armando Papetti, Angelo Pizzutelli, Francesca Campagiorni e Alessandra Mandarelli. In pratica, tutti i rappresentanti della minoranza presenti in aula nel corso dei lavori, hanno formulato domande precise al Sindaco e agli Assessori.

Diverse le tematiche sollevate. Dalla situazione dei lavori pubblici su alcune strade cittadine, alla situazione di degrado e pulizia delle scalinate del capoluogo, all’implementazione del sistema della videosorveglianza in città, al cantiere della palestra Maiuri, alle piste ciclabili, per finire con la stagione del cinema all’aperto.

Tutti interrogativi rivolti all’amministrazione Mastrangeli per chiedere maggiori interventi per la città o chiarimenti sullo stato dell’arte di alcuni progetti.

Ai Consiglieri hanno risposto, per le tematiche di loro competenza, gli assessori ai Lavori Pubblici Angelo Retrosi e all’ambiente Antonio Scaccia. Che hanno fornito agli interroganti tutti i chiarimenti richiesti, a volte anche con il necessario supporto tecnico dei Dirigenti.

I tre temi chiave

Andrea Turriziani (Foto panorama: Stefano Strani)

Tre temi, tra quelli emersi, sono stati di impatto. Nello specifico: le questioni sollevate da Andrea Turriziani, sempre molto acquiescente nei confronti della maggioranza (a futura memoria e se serve) sulla partenza del cantiere della nuova stazione. Il sindaco ha confermato che i lavori stanno per partire, sarà un impegno che durerà due anni e mezzo per un valore dell’opera di circa 11 milioni di euro. “Saranno due anni e mezzo di sacrifici ma che ci consegneranno una stazione dal volto completamente nuovo, moderno e funzionale, una delle poche stazioni rinnovate in Italia” ha detto Mastrangeli.

L’altro tema degno di interesse è stato quello sollevato dal Consigliere Armando Papetti. Ha chiesto al sindaco di effettuare un monitoraggio ambientale specifico, anche con l’ausilio dell’Arpa Lazio, sul sito industriale Itelyum sulla Monti Lepini, al confine tra Frosinone e Ceccano, che si occupa di rigenerazione di oli usati. Il primo cittadino ha riferito al Consiglio che proprio l’Arpa Lazio ha verificato la tipologia di emissioni prodotte da quell’industria,  sono assolutamente compatibili con l’ambiente e pertanto non pericolose per i cittadini.

Mastrangeli però ha ulteriormente precisato di voler chiedere alla stessa Arpa Lazio ulteriori controlli e monitoraggi. Proprio per maggiore garanzia della tutela della salute pubblica.

Il video ed il raggiro

Angelo Pizzutelli

Avrà con certezza un seguito invece il tema sollevato dal Capogruppo Pd Angelo Pizzutelli. Ha chiesto conto del video ripreso dalle telecamere di sicurezza del Comune, che ha inquadrato i momenti chiave della sparatoria mortale avvenuta allo Shake Bar il mese scorso, coinvolgendo due gruppi albanesi. Quel video è finito sull’edizione web del Corriere della Sera.

Il sindaco ha risposto di avere saputo della fuoriuscita del video solo la mattina successiva alla sua pubblicazione. E di avere immediatamente convocato il corrispondente del Corriere che da pochi giorni era diventato anche componente del suo staff. A questo punto fornisce un dettaglio chiave: “Ha ammesso di aver chiesto quel filmato a mio nome, senza che io ne fossi informato, ad un dipendente che, secondo me, è stato anche raggirato. Subito dopo ho presentato una denuncia in Questura. Penso di aver fatto tutto quello che potevo fare in qualità di sindaco. È stata inviata un’informativa al garante della privacy. Di più non posso dire perché sono in corso indagini dell’autorità giudiziaria”.

La sensazione è che non finirà lì.

Non poteva mancare l’interrogazione del Consigliere di maggioranza Anselmo Pizzutelli alla propria maggioranza. Ha chiesto al sindaco, tra le altre cose, di conoscere la situazione circa il rispetto della convenzione SIF da parte del privato e sulla situazione del Giardino dei 5 sensi. Ricevendo dalla struttura tecnica comunale risposte interlocutorie, da approfondire ulteriormente.

La tregua regge

Riccardo Mastrangeli (Foto © Stefano Strani)

A margine dei lavori, la sensazione che traspare dall’Aula consiliare è da un lato che regga la tregua costruita dal sindaco e dall’assessore Adriano Piacentini con le manovre che hanno portato all’approvazione del Bilancio. (Leggi qui: Guarda i muscoli di Mastrangeli: il Bilancio passa con 22 voti).

Vero che la verifica per determinare un rimpasto in Giunta (che aveva innescato fibrillazioni e scintille) non avverrà in tempi rapidissimi. Perché incombe, con tutta la sua rilevanza, la campagna elettorale per le europee. Ma altrettanto è vero che Riccardo Mastrangeli si è ben guardato dal bucare il pallone dopo avere segnato il goal del Bilancio. Ha già avvisato i diretti interessato che farà a breve un vertice per iniziare le consultazioni. Il messaggio per tutti è che stavolta occorrerà molta più ponderazione di quando nacque il Mastrangeli1: il sindaco intende arrivare con il Mastrangeli2 fino alla fine del mandato e senza scossoni. Nel più classico principio: tardi ma venga bene.

L’impressione è che la situazione nella maggioranza consiliare nel frattempo sarà comunque sempre piuttosto effervescente. Con alcuni Consiglieri che continueranno a fare da pungolo al sindaco. Ma senza più il contorno velenoso che ha caratterizzato una parte della consiliatura. Il mal di pancia era per gli incarichi da assessore ed il sindaco lo sta curando ridistribuendo gli incarichi. Il paziente deve essere… paziente.

Dall’altro, l’opposizione. Inizia a farsi vedere compatta, ad essere presente in blocco. È un passo avanti. Angelo Pizzutelli comincia ad essere urticante per il sindaco: alle sue interrogazioni, Riccardo Mastrangeli ha risposto con una punta di polemica, quasi piccato; la rivelazione del ‘raggirocon cui sarebbe uscito il video rischia di innescare conseguenze già nelle prossime settimane. Ora per l’opposizione occorre individuare insieme quei due o tre temi di particolare impatto sulla vita della città, sui quali ritrovare la necessaria coesione e strategia comune. Anche in proiezione di Frosinone 2027.