Alfredo Pallone pronto a votare Mario Abbruzzese

Nel corso dell'incontro tra i coordinatori provinciali del Lazio e Maurizio Lupi, il coordinatore regionale chiede lealtà verso gli alleati. "Pronto a votare Abbruzzese"

«Se è necessario sono pronto a votare lealmente anche Mario Abbruzzese»: se gli è pesato dire queste parole, Alfredo Pallone non lo ha fatto notare. Le ha dette nel pomeriggio, durante l’incontro tra i referenti delle province del Lazio, con il coordinatore regionale ed il leader nazionale di Noi con l’Italia Maurizio Lupi.

In quella stanza tutti sapevano che i rapporti tra il coordinatore regionale di NcI ed il consigliere regionale di Forza Italia i rapporti fossero gelidi. Un tempo Abbruzzese veniva considerato il figlioccio politico di Pallone: lui gli aveva spianato la strada verso l’elezione in Consiglio Regionale nel 2010, era stato lui a condurre le trattative con Renata Polverini per fargli avere la presidenza del Consiglio Regionale. Poi la mattina in cui nacque il Nuovo Centrodestra Alfredo Pallone si presentò puntuale all’appuntamento con Fabrizio Cicchitto ed Angelino Alfano. Invece Mario Abbruzzese non arrivò mai. Da quel giorno lo bollò come «Traditore».

Adesso allora perché è pronto a votarlo? Il ragionamento fatto da Pallone ai referenti provinciali è stato: «Abbiamo scelto una strada che non ci consente di essere egoisti. Siamo in una coalizione. E dobbiamo sostenere il candidato più forte. Lì dove abbiamo noi l’uomo più forte rivendicheremo la candidatura per lui. Ma dove il candidato più forte è un altro dobbiamo essere pronti a cedere il passo e sostenerlo con leaaltà. Anche se indossa un’altra casacca. Io, se è necessario, sono pronto a votare lealmente anche Mario Abbruzzese»

Con molta probabilità gli toccherà votarlo. Nelle ore scorse infatti il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani ed il senatore Francesco Giro hanno annunciato per la prima volta che Mario Abbruzzese sarà candidato al Parlamento e gli verrà assegnata una posizione blindata. (leggi qui Tajani e Giro annunciano: «Abbruzzese in Parlamento» e in sala è il caos)