Per Sardellitti è l’ora di… Azione

Alessandra sardellitti ufficializza la sua adesione ad Azione di Carlo Calenda. Un mese e mezzo fa aveva lasciato il Pd contestandone i metodi. I nuovi stimoli: "Ambizioso e stimolante”

Ci pensava da giorni. Un post sibillino su Facebook la settimana scorsa aveva lasciato intuire che la direzione fosse quella. Oggi il consigliere provinciale e comunale di Frosinone Alessandra Sardellitti ha ufficializzato la sua adesione ad Azione di Carlo Calenda.

Lo ha fatto un mese e mezzo dopo avere voltato le spalle al Partito Democratico ed avere sbattuto la porta. Se n’era andata denunciando i modi ed i metodi. (Leggi qui Sardellitti: «Addio caserma del Pd, mi hai deluso»).

La delusione di Alessandra

Alessandra Sardellitti

Alla base di tutto c’è una delusione. Politica, amministrativa, personale. Alessandra Sardellitti non viene dai movimenti giovanili: né della sinistra né del cattolicesimo democratico. Viene dal mondo delle imprese, da quel vasto campo che venne folgorato dal pragmatismo renziano: in quella stagione ha deciso di scavalcare il recinto ed aderire al Pd.

Vicina da sempre al presidente della Provincia Antonio Pompeo, ha sempre mostrato insofferenza verso la disciplina di Partito: restando coerente con le sue idee a costo di votare in disaccordo con il Gruppo in alcuni Consigli Comunali. Il che ha contribuito a scavare un solco sempre più profondo.

È diventato un fossato incolmabile con la vicenda che ha portato Mauro Buschini a dimettersi da Presidente del Consiglio regionale del Lazio. Alessandra Sardellitti avrebbe voluto un dibattito pubblico, forse anche un confronto interno al Pd. Le avevano spiegato che si rischiava di finire in una trappola mediatica. E che la soluzione era quella indicata da Buschini: una Commissione regionale incaricata di giudicare i fatti. Lei all’epoca ha rotto il silenzio in maniera fragorosa, accusando il pd di ipocrisia e falso perbenismo. Da lì all’uscita è stata solo questione di tempo.

La stella polare di Azione

Carlo Calenda (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica)

L’entusiasmo le è tornato seguendo Carlo Calenda. Spiega Alessandra sardellitti: “All’indomani della sconfitta elettorale del centrosinistra nel 2018, Carlo Calenda lanciò un manifesto fortemente europeista, che conteneva anche diversi temi cari alla sinistra più tradizionale: Calenda parlò dell’importanza dello “Stato forte” e della protezione delle fasce più deboli della popolazione. E scrisse che negli ultimi anni le forze progressiste non avevano saputo gestire i cambiamenti tecnologici e sociali che sono avvenuti. Spiegando: “I progressisti sono inevitabilmente diventati i rappresentanti di chi vive il presente con soddisfazione e vede il futuro come un’opportunità”. Mi è tornata in mente l’attualità di quella impostazione. Quei valori hanno sempre rappresentato la stella polare del mio operato politico. Ecco perché ho deciso di aderire ad Azione di Carlo Calenda”.

E poi c’è la campagna elettorale avviata a Roma, il confronto con i colonnelli che stanno costruendo il Partito in provincia di Frosinone: l’ex assessore provinciale Antonello Antonellis ed una delle figure storiche dei Ds come Luciano Gatti.

Sulla campagna elettorale di Roma, Alessandra Sardellitti ha un giudizio netto: “È una campagna elettorale “glocal”. Cioè fortemente radicata e impostata nei quartieri, ma con una visione europeista. Senza fare polemiche, senza avventurarsi sui massimi sistemi di dibattiti sterili”.

I quadri locali di Calenda

Luciano Gatti

Il confronto con i quadri locali le ha restituito un clima diverso da quello vissuto nel Pd. “Devo dire che il modello politico che Calenda rappresenta è ambizioso e stimolante. Sono consigliere comunale di Frosinone e provinciale, appartengo al campo del centrosinistra e intendo restarci”.

Conferma la lealtà al presidente della Provincia Antonio Pompeo. “Nel campo del centrosinistra voglio starci con le mie idee, per dare un contributo anche critico. Ma leale, argomentato, ragionato e libero. E’ per questo che ho aderito ad Azione. Perché ha ragione Calenda: i veri progressisti sono quelli che vivono il presente con soddisfazione e guardano al futuro come un’opportunità”.