Pompeo ha scelto: resterà nel Pd. E adesso vuole contare di più

Il presidente della Provincia non seguirà Matteo Renzi, il suo punto di riferimento all’interno del partito resta Andrea Marcucci, leader di Base Riformista insieme a Luca Lotti e Lorenzo Guerini. A questo punto inevitabile il confronto con Francesco De Angelis per definire tutto, perfino le caselle delle prossime candidature.

Resterà nel Partito Democratico, con tutta la sua componente. Facendo riferimento a Base Riformista di Andrea Marcucci, Lorenzo Guerini e Luca Lotti. Cioè alla componente ex renziana coordinata da Alessandro Alfieri. Antonio Pompeo, presidente della Provincia e dell’Upi Lazio, oltre che sindaco di Ferentino, in questi giorni ha incontrato tutti i leader della “corrente” a Roma.

Contemporaneamente si è confrontato con i suoi in Ciociaria. La scelta è quella di restare, di non seguire Matteo Renzi in Italia Viva. Certamente però all’interno del Partito l’intenzione è quella di pesare maggiormente, di dire la propria, di andare oltre lo schema rigido delle tessere e delle correnti. Uno schema dal quale sembra aver preso le distanze anche Francesco De Angelis, leader di Pensare Democratico, la componente maggioritaria del partito in Ciociaria.

Antonio Pompeo

Vedremo subito, dal congresso di febbraio, se davvero la musica è cambiata. Indipendentemente da chi ricoprirà il ruolo di segretario.

Il Pd è in piena evoluzione e tante sono le variabili che potrebbero mutare il percorso adesso intrapreso: la tenuta del Governo, le tensioni con i Cinque Stelle, l’esito delle elezioni regionali in Emilia Romagna. Intanto però Antonio Pompeo resta con l’ambizione di rappresentare l’area centrista del Partito.

Il nuovo Pd non sarà un ritorno ai Ds. Non lo permetteranno Dario Franceschini e neppure i big di Base Riformista. Sul territorio bisognerà ora vedere come verranno delineati i futuri scenari. Perché alle elezioni politiche e regionali prima o poi si andrà. È fondamentale individuare uno schema condiviso da subito, anche e soprattutto per evitare che possa finire come nel 2018, con due uscenti (Francesco Scalia e Nazzareno Pilozzi) dirottati fuori provincia e con un altro (Maria Spilabotte) catapultato in un collegio impossibile senza neppure uno straccio di “paracadute” nel proporzionale. Mentre nel proporzionale i posti blindati vennerro assicurati ad esponenti provenienti da Roma e da fuori Ciociaria.

Francesco De Angelis

Francesco De Angelis non vuole che questo si verifichi ancora. E non lo vuole neppure Antonio Pompeo. Ma c’è il tema del taglio di 345 parlamentari. Se si andrà alle urne prima che entri in vigore, nulla quaestio. Se si andrà dopo, allora la battaglia durissima dovrà essere combattuta e vinta in sede di varo della nuova legge elettorale. Poi ci sono le Regionali, con gli uscenti Mauro Buschini e Sara Battisti. Il Pd provinciale dovrà decidere insieme il prossimo assetto delle candidature.

Antonio Pompeo ci sarà. Ha deciso di rimanere.