Regione di carta straccia? Non più: nel Lazio ora va tutto su tablet

Stop all'uso della carta. Dal primo gennaio l'Aula della Regione e le Commissioni non utilizzeranno più la carta. Si risparmiano così 2 milioni di fogli pari a 25 alberi d'alto fusto

Provvedimenti di carta straccia? In Regione Lazio non si potrà più dire. Scatta con il nuovo anno lo stop all’uso della carta in Consiglio, sia per i lavori d’Aula che per quelli delle Commissioni.

Foto: © Scamardi

Il presidente dell’Assemblea, Mauro Buschini ha presentato la “rivoluzione” che nell’anno prossimo porterà la dematerializzazione degli atti alla Pisana. E su cosa si scriveranno i testi? Viene introdotto l’uso dei tablet: sui quali non solo si potranno seguire i lavori, ma anche prendere appunti, scrivere e firmare gli emendamenti e che gli ordini del giorno.

Nel 2020 vogliamo che l’Aula e le 14 Commissioni consiliari vadano a regime per fare scomparire questo muro di fogli che separano i consiglieri durante le sedute di lavoro, soprattutto quelle di bilancio, che costituiscono delle vere e proprie pareti mobili sui banchi“, ha detto il presidente Mauro Buschini.

L’uso dei tablet, stando alle stime della Regione, consentirà di risparmiare ogni anno due milioni di fogli, pari a quattromila risme di carta vergine che si ottengono dall’abbattimento di venticinque alberi di alto fusto di otto metri. Ha spiegato Buschini che in questo modo poi si evitano anche “il consumo di 450mila litri di acqua e lo smaltimento di 10mila tonnellate di pulper di cartiera, cioe’ fanghi“.

I costi sono già stati inseriti in questo Bilancio, che l’aula si appresta a discutere. Sono pari a circa 200mila euro. “Già a partire da oggi, qualcuno di noi, io per primo, si cimenterà facendo delle prove– ha detto Buschini- È una rivoluzione è l’assemblea del Lazio è una delle prime in Italia. Questo sarà l’ultimo bilancio ‘di carta‘ “.

Saranno sessantadue i tablet distribuiti, 51 ai consiglieri (tra i quali anche il presidente della Regione, Nicola Zingaretti), il resto agli assessori regionali e ai funzionari dell’ufficio legislativo che coordinano i lavori.

Ciascun consigliere avrà il suo tablet, lo prenderà prima dell’inizio dei lavori e al l’aula lo dovrà riporre in un apposito contenitore“, ha precisato il segretario generale del Consiglio, Cinzia Felci.

Foto: © Imagoeconomica Stefano Carofei

L’applicazione installata sui tablet si chiama ‘Meeting book‘ e consentirà “di seguire i lavori in tempo reale, accedendo a un sommario, attraverso tipologie di profili diversi: speaker (cioè il presidente, che guida le seduta d’aula), reader (che può prendere appunti sui testi e chiedere la modifica dei documenti) e follower (può seguire la riunione ma non interagire) ha spiegato un tecnico della societa’ Infocert che ha fornito il software. Si può anche accedere ai documenti senza partecipare ai lavori, in modalita’ off line“.

L’amministratore delegato di Infocert Danilo Cattaneo ha spiegato che “la media del ritorno dell’investimento è tra i sei e i diciotto mesi, sottostimando i costi che vanno a cessare. Quello del Consiglio regionale del Lazio e’ uno dei primi esempi come ente pubblico, ci auguriamo che sia apripista per altri enti che lo vorranno emulare“.

Buschini ha ricordato che “questo progetto viene da lontano e voglio ringraziare il mio predecessore, Daniele Leodori, che per primo ha messo in moto questa macchina che possiamo con determinazione fare funzionare“.