Sorpasso nel Lazio: ora la Sanità è più Donna

La Sanità del Lazio è rosa. Più Donne che uomini nei ruolo di governo. A Frosinone è al femminile l'intera catena di comando. E non è un caso isolato

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Ormai a un passo dal sorpasso nel Lazio. La Direzione Generale delle quindici Aziende sanitarie e ospedaliere sta per diventare più femminile che maschile: otto donne e sette uomini nel ruolo di manager. Il ribaltone avverrà con la nomina ufficiale della nuova Direttrice generale della Asl Roma 4: Cristina Matranga.

La Commissione Sanità del Consiglio regionale ha dato parere favorevole allo schema di decreto: che è stato illustrato dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato e verrà firmato dal presidente Nicola Zingaretti.  

«Cristina Matranga – ha accentuato D’Amatoè una professionista che opera già nel sistema sanitario regionale. Attualmente è direttrice amministrativa della Asl Roma1, ha già svolto incarichi in aziende provinciali, in particolare alla Roma 6, dal 2009 al 2013, sempre come direttrice amministrativa. Ha una formazione giuridico-amministrativa. Sarà la prima donna a ricoprire l’incarico di direttore generale a Civitavecchia».

L’ottetto rosa

La manager della Asl Pierpaola D’Alessandro tra le dott.sse Eleonora Di Giulio (a sx) e Simona Carli

Sarà la prima a guidare la Asl che comprende i Distretti di Civitavecchia, Cerveteri, Bracciano e Capena. Nave traghettata sinora, nelle acque tempestose del Covid, da un’altra donna: la Direttrice sanitaria Carmela Matera, nelle vesti di dg facente funzioni. Ora spazio alla plenipotenziaria all’interno di un predominante ottetto. Nella Capitale Cristina Matranga affiancherà Marta Branca, Tiziana Frittelli e la ff. Francesca Milito. L’una a capo della Asl Roma 3: Fiumicino e Municipi X, XI e XII (Litorale, Arvalia Portuense e Monteverde). Le altre due, rispettivamente, dg delle A.O. San Giovanni Addolorata e San Camillo Forlanini. Azienda quest’ultima in attesa dell’espletamento della procedura di conferimento dell’incarico di Diggì a tutti gli effetti.

Nelle Azienda sanitarie delle Province, poi, non c’è storia: comandano Pierpaola D’Alessandro (Frosinone), Silvia Cavalli (Latina), Marinella D’Innocenzo (Rieti) e Daniela Donetti (Viterbo). E in tutti e quattro i territori, nella più larga Direzione Strategica, figura un solo Uomo: Giuseppe Visconti, Direttore Sanitario nel Latinense. Il resto è Donna.

Da un lato, le Direttrici Amministrative: Eleonora Di Giulio (FR), Sabrina Cenciarelli (LT), Anna Petti (RI) e Simona Di Giovanni (VT). Dall’altro lato, le Direttrici Sanitarie di Ciociaria, Pontino, Sabina e Tuscia: Simona Carli, Assunta De Luca e Antonella Proietti. Tutta al femminile, come l’asse FR-RI-VT, la Asl Roma 3: che vede l’Amministrativa Francesca Merli e la Sanitaria Simona Amato a fianco alla Generalessa Branca. Nonché il San Camillo Forlanini: dove, oltre alla Dg-Da Milito, c’è la Ds Daniela Orazi.

Solo sette nastri azzurri

L’assessore regionale Alessio D’Amato e la DG Pierpaola D’Alessandro

Sette uomini, invece, guidano quattro Asl romane (1, 2, 5 e 6), i Policlinici Umberto I e Tor Vergata, e l’altra Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea. Sono, nell’ordine, Angelo Tanese, Giorgio Casati, Giorgio Giulio Santonocito, Narciso Mostarda, Fabrizio D’Alba, Giuseppe Quintavalle e Adriano Marcolongo.

Cinque le donne ai vertici di tali Aziende: l’ormai ex Da di Roma 1 Matranga, la Ds di Roma 2 Marina Cerimele, la DS di Roma 5 Velia Bruno, la Da dell’Umberto I Barbara Solinas e la Da del Sant’Andrea Paola Longo. Tutta al maschile la Asl Roma 6 dell’ex assessore comunale di Frosinone Mostarda: affidatosi al Da Tommaso Antonucci e al Ds Roberto Corsi. Nonché il Policlinico Tor Vergata: a parte il Dg Quintavalle, il Da Stefano Piccari e il Ds Andrea Magrini.

A completare il quadro il San Giovanni Addolorata: dove la Dg Frittelli ha nominato come Ds Patrizia Magrini, l’ex Direttrice sanitaria e Dg. ff. della Asl di Frosinone. (Leggi qui Magrini se ne va a Roma. D’Alessandro pronta al picco).

Donne al potere (sanitario)

Perché, se è la Regione Lazio a indicare i Direttori Generali, sono questi ultimi a loro volta a nominare i Direttori amministrativi e sanitari. Ad oggi, in attesa degli sviluppi in ogni Asl, le 45 poltrone della Direzione Strategica sono ormai occupate più dalle donne che dagli uomini: 26 contro 19. Ci sono i Diggì che indirizzano e i Dià e Diesse che eseguono: ognuno per quanto di sua competenza.

Il Direttore generale, rappresentante legale e responsabile della gestione dell’Azienda, è il Governatore: esclusivamente sue le funzioni di alta amministrazione. Il Direttore amministrativo garantisce il necessario supporto tecnico nelle dinamiche economiche, finanziarie e patrimoniali. E il Direttore sanitario, che è l’alto dirigente dei servizi e presiede il Consiglio dei sanitari, è l’anello di congiunzione tra Direzione e strutture aziendali. Ora, nel Lazio, è sempre più frequente la declinazione al femminile.

Nel Lazio sono anche e soprattutto le Donne che stanno dettando la linea nella guerra contro il maledetto Coronavirus. E anche a loro non importa se le chiamano Direttori o Direttrici: loro sono. (Leggi qui Chiamatela Direttrice. Delle missioni spaziali)