Suburra, ruberie, dimissioni e querele: frammenti di Question Time

Lo scontro al vetriolo durante il Question Time. Lo scambio di accuse, le richieste di dimissioni, le minacce di querele. Cosa resta sul piano politico. Il segnale per Mastrangeli. E quello lanciato da Pizzutelli

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Lo scontro al vetriolo è andato in onda ieri sera durante il question time del Consiglio Comunale di Frosinone, quello dedicato alle risposte in Aula da parte diSindaco e Giunta ai Consiglieri. Uno scontro al vetriolo tra il Consigliere Comunale del Pd Angelo Pizzutelli e l’assessore all’innovazione tecnologica e smart city Alessandra Sardellitti.

Un tempo i due militavano nello stesso Partito e alle elezioni della scorsa consiliatura (quella del secondo mandato di Ottaviani) si presentarono addirittura in ticket entrando insieme in consiglio comunale. Poi le loro strade politiche si sono divise, lasciando però evidenti strascichi nei rapporti personali. Emersi fragorosamente ieri sera in aula.

Sembrava tutto tranquillo

Riccardo Mastrangeli

Preliminarmente va raccontato che la seduta si è sviluppata in assoluta tranquillità. Con risposte precise da parte dei vari  assessori e del sindaco Riccardo Mastrangeli ai quesiti rivolti loro: in particolare sui tema della sulla viabilità cittadina, in particolare allo Scalo,  sulla mobilità alternativa che tante polemiche sta suscitando in città. Ad incalzare sono stati i Consiglieri Vincenzo Iacovissi (Partito Socialista) Norberto Venturi (Pd) Claudio Caparelli (Nuova Realtà) Angelo Pizzutelli (Pd) e altri ancora.

La Giunta ha assicurato che i problemi, o una buona parte di essi, saranno presto risolti. Anche con l’introduzione del doppio senso di marcia in piazzale Kambo.

Fin qui la cronaca ordinaria. Poi è stato il momento dello scontro, accesso e velenoso tra Pizzutelli e Sardellitti. Si è innescato allorquando il capogruppo del Pd ha ricordato e chiesto di spiegarne ulteriormente i contenuti del famoso post su Facebook scritto dall’assessore questa estate. Quel post mandò letteralmente in tilt l’intero consiglio comunale, per qualche giorno. (leggi qui: «Se non regge il confronto, non è Politica per il Capoluogo»)

Un post che faceva riferimento alla nota fiction “Suburra” sul malaffare della politica romana e al suo personaggio, forse più contraddittorio: il Consigliere comunale capitolino Amedeo Cinaglia. Che, da integerrimo uomo politico, piano piano, si trasforma in un cinico e spietato corrotto e corruttore. (leggi qui: Cinaglia, il fantasma che agita Frosinone).

Apriti cielo.

Non c’entra con il Consiglio

Alessandra Sardellitti

L’assessore non l’ha proprio mandata giu. Ed ha replicato  in maniera piccata al capogruppo del Pd. Spiegando che quel post era assolutamente ironico e sarcastico e che né aveva né poteva avere proprio alcun riferimento al Consiglio comunale di Frosinone. Nè ad altre realtà.

Il tutto condito da una vivace botta e risposta continuo tra Assessore e Capogruppo, con frasi del tipo: “maestrina”, “stupidaggini”,  “sono la vostra ossessione”, “ma chi ti credi di essere”, “ti devi vergognare“, con richiesta di dismissioni da parte di Pizzutelli e minacce di querele da parte della Sardellitti.

La quale ha anche approfittato della animata discussione per chiedere scusa pubblicamente al sindaco Riccardo Mastrangeli per quel post e per ringraziare i gruppi consiliari del Partito Socialista, Lista Marini e Nuova Realtà che non sottoscrissero il famoso comunicato stampa di accusa verso la maggioranza, firmato invece dal Pd e Lista Marzi. Comunicato che la Sardellitti ha definito sgrammaticato  e calunnioso. (leggi qui: Cinaglia, il fantasma che agita Frosinone).

Cosa resta dello scontro

I ringraziamenti dell’assessore Alessandra Sardellitti alle civiche, Lista Marini e Nuova Realtà, sono da intendersi anche a futura memoria? Cioè qualora si dovesse manifestare, tra qualche tempo, una loro azione di responsabilità verso la maggioranza Mastrangeli? Solo il tempo potrà dirlo.

Al di la dello scontro verbale particolarmente acceso, dal question time di ieri sono state confermate alcune circostanze oggettive che avranno inevitabile valenza politica per il futuro.

Uno. Il tema della viabilità cittadina e della mobilità saranno ancora e per diverso altro tempo, al centro del dibattito a Frosinone. Dentro e fuori l’aula consiliare. Il sindaco Mastrangeli e la sua maggioranza sanno perfettamente che su queste due tematiche si giocheranno partite fondamentali, anche all’interno della stessa maggioranza, per il prosieguo, o meno della consiliatura.

Due. Il Pd ed Angelo Pizzutelli in modo particolare, vogliono ritagliarsi il ruolo di principale antagonista nei confronti dell’amministrazione Mastrangeli nei prossimi mesi. E questo, evidentemente, anche in proiezione delle elezioni comunali del 2027. Marzi permettendo.