‘Suonala ancora Sam’: il centrosinistra si divide in anticipo

I civici valutano la possibilità di allestire uno schieramento senza il Partiti da contrapporre al centrodestra del sindaco Natalia. Lasciando a piedi Pd e Sinistra. Una replica del film elettorale visto nel 2018

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Rischia di arrivare ad un punto di non ritorno la lunga litania di frizioni e polemiche reciproche che si stanno registrando negli ultimi tempi tra il Partito Democratico di Anagni e la parte civica dell’area progressista della città dei papi. Una mossa che avrebbe come risultato, di fatto, quello di consegnare la città ad una nuova amministrazione di centrodestra con due anni di anticipo rispetto alle elezioni comunali del 2023. 

Prove tecniche di strappo

Egidio Proietti

La novità delle ultime ore è infatti proprio questa. In città, in maniera ovviamente ufficiosa, si sarebbero incontrati i principali rappresentanti delle forze che appartengono all’area civica del panorama politico cittadino. Rappresentanti di Cittatrepuntozero, di Anagni Cambia Anagni, e di altre espressioni civiche cittadine. L’obiettivo sarebbe quello di strappare con il Partito Democratico. Per arrivare a creare una coalizione puramente civica, che non imbarcherebbe neanche gli esponenti della Sinistra italiana.

È, qualora dovesse capitare, la conseguenza di quello che è accaduto o meglio che non è accaduto tra gli esponenti del Partito Democratico e le forze civiche del centrosinistra cittadino. Nelle ultime settimane infatti ci sono state diverse riunioni che hanno visto la dirigenza del Pd invitare alcune di queste forze politiche, per cercare di arrivare ad un’alleanza più larga possibile in vista, appunto, delle elezioni Comunali.

Riunione alle quali però ultimamente non hanno partecipato, tra gli altri, gli esponenti di Cittatrepuntozero. Che, anche attraverso una lettera inviata agli esponenti provinciali del PD, hanno sollecitato la segreteria locale del Partito Democratico adi arrivare ad un accordo. Accordo che però al momento sembrerebbe non esserci. Di qui la volontà, per adesso soltanto teorizzata ma che potrebbe diventare concreta tra poco, di strappare completamente, arrivando quindi ad una coalizione civica e senza Partiti che si richiamano alla sinistra.

Il bis del 2018

Daniele Natalia

In altre parole, quello che era accaduto nel 2018; con il Pd che era andato con alcune civiche, con gli esponenti dell’allora movimento grillino rigidamente da soli. Con Sinistra Italiana a fare testimonianza, e con altre civiche in ordine sparso. La conseguenza è stata che Anagni aveva ottenuto il record non invidiabile di avere un ballottaggio fra un centrodestra capitanato da Natalia ed una destra più radicale che vedeva la presenza, nello schieramento, delle testuggini di CasaPound.

Di fatto, con l’esclusione completa della sinistra dai giochi. Una situazione che rischia, salvo ravvedimenti sempre possibili ma che, obiettivamente, cominciano a essere piuttosto improbabili, di ripetersi anche tra 2 anni.