Tariffa dei rifiuti: allarme rosso nel Pd, convocato un vertice urgente

Il Pd convoca un vertice d'urgenza per bloccare la stangata sui rifiuti. Migliorelli e Vicano avevano avvisato. Si cerca una soluzione. Che passa attraverso la ridefinizione delle strategie Saf

Una riunione convocata urgentemente, per domani presso la sede del Partito Democratico. Una riunione difficile e complicata per i sindaci del Pd perché il tema all’ordine del giorno è l’aumento della tariffa sui rifiuti. Ma il reggente della segreteria provinciale Domenico Alfieri ha evidentemente voluto giocare di anticipo per evitare che il centrodestra possa scatenare un’offensiva mediatica su un tema delicato e sensibile. Specialmente quando c’è la campagna elettorale alle porte, considerando che il 10 giugno si vota in 15 Comuni, tra i quali Ferentino, Anagni, Fiuggi, Arpino. Al summit ci sarà naturalmente Antonio Pompeo, sindaco di Ferentino e presidente della Provincia.

 

Il sentiero è strettissimo. Perché i Democrat hanno diverse posizioni da tutelare sul piano politico. A cominciare da quella dell’attuale capogruppo regionale del Pd Mauro Buschini.

Lo scorso 8 settembre 2017 fu diramata questa nota:

«Gli uffici dell’assessore regionale ai rifiuti Mauro Buschini hanno provveduto, attraverso una apposita determina, a revocare la determinazione G11952 del 4/9/2017 che approvava la tariffa di ingresso all’impianto di trattamento meccanico biologico della società SAF spa con un aumento per i Comuni di circa il 30 per cento».

 

Si pensava di aver evitato la stangata. Adesso però è chiaro che così non è, perché la Regione Lazio ha revocato la determina confermando l’aumento. Per i cittadini della provincia di Frosinone un salasso di 100 euro all’anno. E non solo, perché l’effetto è retroattivo. Infatti, a far data dal primo gennaio 2015 la tariffa è circa 138,68 euro per ogni tonnellata. Quindi l’aumento di 100 euro a famiglia va moltiplicato per quattro anni: 2015, 2016, 2017 e 2018. 

 

Poi il Pd deve tenere conto del fatto che il presidente della Saf è Lucio Migliorelli, ex capo di Gabinetto proprio di Mauro Buschini, quando quest’ultimo era assessore regionale ai trasporti e all’ambiente.

 

Per la verità Migliorelli, esattamente come aveva sempre ripetuto il suo predecessore Mauro Vicano, ha costantemente ripetuto che l’aumento è una sorta di atto dovuto, che anzi avviene in ritardo e che rappresenta l’unico modo per tenere in pareggio i conti della Società Ambiente Frosinone, che in questa provincia garantisce lo smaltimento completo del ciclo di rifiuti, evitando emergenze di sorta.

 

Ma c’è anche il ragionamento dal punto di vista dei sindaci e delle famiglie, vale a dire un aumento forte che si sentirà moltissimo.

 

E gli amministratori del Pd sono stanchi di trovarsi sotto il fuoco di fila degli avversari politici per disposizioni che vanno a toccare servizi come quello dei rifiuti. Ecco perché cercheranno di articolare una proposta che tenga insieme le esigenze di far quadrare i conti della Saf ma anche di non penalizzare troppo le famiglie.

 

Sarà necessaria l’interlocuzione con la Regione Lazio, con il presidente Nicola Zingaretti se necessario. Evidente che Mauro Buschini, per il ruolo passato e per quello attuale, non può tirarsi indietro da una mediazione. Sullo sfondo risuona la profezia di Mauro Vicano sul tema.

 

Il fatto è che c’è sempre una campagna elettorale da giocare: ma le comunali non possono essere meno importanti delle regionali. Altrimenti significherebbe lasciare sotto il fuoco nemico i sindaci del Pd sul territorio.

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