Thomas, dove venne ucciso tornerà un campo da gioco

Dalle auto in sosta che "videro" quel terribile crimine ai bambini che giocano a pallone. La nuova vita del "Girone" annunciata da Cianfrocca e Addesse

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Fino agli anni novanta l’attuale parcheggio sotto al Girone di Alatri è stato punto di riferimento sportivo e di svago per intere generazioni. Lo è stato per gli amanti del basket: lì si è allenata all’aperto la storica squadra di pallacanestro alatrense; poi lì è andato il Calcio a 5. Con il passare del tempo è diventato un parcheggio: fino alla terribile notte del 30 gennaio scorso quando quel luogo è balzato agli onori della cronaca nera per l‘omicidio del 19nne Thomas Bricca.

Da quel luogo dove centinaia di ragazzi sono cresciuti sono stati sparati colpi di pistola che poi hanno ucciso il giovane alatrense mentre stava con i suoi amici.

Ma ora arriva una svolta dopo un iter di alcuni anni al quale il Comune ha imposto un’accelerazione. L’area sotto al Girone semtterà di essere un parcheggio e tornerà alla sua antica funzione. Lo ha annunciato l’assessore ai Lavori Pubblici e vice-sindaco Roberto Addesse: “Diventerà uno spazio polifunzionale per attività sportive e ricreative”. Un progetto che prevede anche altri interventi

Dalla rigenerazione urbana alla rinascita  

Il progetto era stato concepito prima di quel folle assassinio: per restituire alla città una zona nella quale incontrarsi e divertirsi; rigenerarla togliendola dall’ombra nella quale era finita. Quel delitto ha consentito al Comune di reclamare un’accelerazione alla burocrazia: per mandare un segnale che dal punto di vista simbolico è certamente significativo.

Il sindaco Maurizio Cianfrocca con il vice Roberto Addesse

Un progetto che ora punterà a cancellare il buco nero nel cuore di Alatri e farlo tornare a pulsare. “Il progetto di riqualificazione – spiega il vicesindaco Addesse – è molto più ampio. E riguarderà anche piazza ‘Baldassarre’, Parco della Rimembranza ed i giardini pubblici di viale Duca d’Aosta.

“Per quanto riguarda il campetto ci sarà il recupero e la valorizzazione dell’area attraverso la realizzazione di uno spazio polifunzionale. Lì sarà possibile praticare attività sportive all’aperto o anche organizzare manifestazioni di tipo culturale.  

Ritorno all’antico ma non è un passo indietro

Ritornare ai “vecchi tempi” non è un passo indietro. Anzi ricreare spazi sportivi e culturali non potrà che determinare quei positivi ritorni sociali di cui la città ha bisogno.

Un luogo dove torneranno le grida degli atleti amatoriali. Che dovranno far da contraltare a quelle grida di dolore e rabbia della maledetta notte del 30 gennaio 2023.

Un segnale di speranza. Concreto. Per questo il sindaco ed il vice hanno messo sotto pressione la burocrazia: chiedendo di dare ad Alatri un’occasione di riscossa. Passare da una presenza di auto in sosta a bambini e ragazzi che correranno dietro un pallone o si cimenteranno in attività culturali, sociali e  musicali sarà una vera svolta.

Ma soprattutto un segnale di speranza e rinascita. Anche se il passato non andrà dimenticato.