Un Frosinone da battaglia porta metà del bottino a casa, a Cittadella è 1-1

Il Frosinone dà battaglia. Tante botte, poche azioni, molte recriminazioni a Cittadella. Ma i canarini tornano con un pari che è ottimo. Ora silenzio e testa a domenica

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

CITTADELLA (4-3-1-2): Alfonso; Salvi, Adorni, Varnier, Pezzi; Bartolomei, Pasa, Settembrini (34′ st Iori); Chiaretti (41′ Lora); Kouamè (23′ st Vido), Strizzolo.

A disposizione: Paleari, Benedetti, Schenetti, Arrighini, Pelagatti, Liviero, Maniero, Fasolo.

Allenatore: Venturato.

FROSINONE (3-5-2): Vigorito; Terranova, Brighenti, M. Ciofani; Paganini (1′ st Krajnc), Kone, Gori, Sammarco (31′ st Chibsah), Crivello; Dionisi (42′ st Citro), Ciano.

A disposizione: Bardi, Russo, Besea, Frara, Soddimo, Beghetto, Volpe, Matarese, Verde.

Allenatore: Longo.

Terna arbitrale. Arbitro: sig. Marco Piccinini della sezione di Forlì; assistenti sigg. Christian Rossi della sezione di La Spezia e Luigi Rossi della sezione di Rovigo. IV Uomo sig. Giuseppe Borzomì di Torino. Arbitri Addizionali sigg. Riccardo Ros di Pordenone e Aleandro di Paolo di Avezzano.

Marcatori: 17′ Paganini, 43′ pt Chiaretti.

Note: spettatori: 4.589 per un incasso lordo di euro 42.923 euro; angoli: 6-5 per il Cittadella; ammoniti: 12′ pt Paganini, 26′ pt Settembrini, 16′ st Gori, 19′ st Pasa, 28′ st Dionisi e Pezzi, 32′ st Salvi, 38′ st Strizzolo; recuperi: 2′ pt; 5′ st.

 

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Chi si aspettava una reazione a livello di gioco e risultato è rimasto deluso, ma chi cercava l’ardore e la lotta per 98 minuti può dirsi soddisfatto. Il Frosinone esce da Cittadella con un pari e diversi rimpianti e soprattutto con certezza di non aver fatto nulla e di dover lottare ancora altri 100 minuti per poter avere la meglio.

 

LA CERNIERA DI LONGO

Longo torna al passato e si affida al 3-5-2 con una cerniera centrale formata da Gori, Koné e Sammarco, davanti Dionisi e Ciano. Venturato fa un mini turnover lasciando in panchina ad esempio capitan Iori, ma non rinuncia al modulo di sempre, il 4-3-1-2.

La partita è subito vibrante e si capisce che saranno fondamentali i duelli individuali ed i palloni vaganti in mezzo al campo, su cui le due squadre si danno subito battaglia. Il Frosinone nei primi minuti cerca la verticalizzazione improvvisa, mentre il Cittadella intervalla azioni avvolgenti a palle in profondità per il velocissimo Kouamé, ma nessuna occasione nei primi dieci minuti.

 

IL CORNER LETALE

Al quarto d’ora la prima occasione ed è del Cittadella: corner di Bartolomei e Varnier tutto solo tocca con la punta, ma il pallone è fuori. La risposta del Frosinone è sempre da corner, ma è letale: cross di Ciano, nessuno tocca la parabola effettatissima ed il pallone sul secondo palo sbatte su Paganini, al 18′ i giallazzurri sono avanti.

Il ritmo resta altissimo ed il Frosinone pare trovarsi bene nella lotta pallone su pallone.

Al 25′ Terranova sbaglia un retropassaggio e lancia Kouamé che per fortuna di Vigorito inciampa sul pallone poco prima di anticiparlo. La partita diventa spigolosa, tantissimi i falli da una parte e dall’altra. Al 29′ pasticcio tra Varnier ed Alfonso, ne stava per beneficiare Paganini che ci crede fino all’ultimo però viene anticipato sulla linea di porta da un intervento prodigioso di Adorni.

 

IL GOAL MANGIATO…

Al 35′ il Frosinone si divora un altro gol: Dionisi sfrutta un nuovo errore di Varnier e mette Ciano davanti ad Alfonso, il fantasista però spara sul portiere, sulla ribattuta arriva Sammarco, ma il suo destro a botta sicura è salvato ancora sulla riga a porta vuota, stavolta da Pezzi.

Il Frosinone gioca con un ardore che se si fosse visto contro il Foggia oggi io non sarei qui a scrivere e voi non sareste impegnati a leggere.

Ma il calcio sa essere infame come poche cose al mondo e al 43′ il Cittadella pareggia. E lo fa in maniera che dire fortunosa è dire poco: rimessa laterale di Pezzi, sportellate in area con un sospetto fallo di Kouamé ed il pallone che va a finire sul sinistro di Chiaretti che tira e trova due deviazioni che fanno accomodare il pallone in porta.

Tutto da rifare.

Anzi, al 45′ i veneti rischiano di passare: cross da sinistra di Pezzi e colpo di testa in avvitamento di Strizzolo fuori di pochissimo. Dopo un minuto destro potentissimo di Bartolomei e Vigorito vola alla sua sinistra. Ora ci vuole solo il fischio finale ed arriva dopo due minuti di recupero.

 

SECOND HALF

Nella ripresa Paganini lascia il posto a Krajnc, con Matteo Ciofani che si sposta sulla fascia e lo sloveno che si piazza a sinistra tra i tre dietro.

Il Cittadella parte molto aggressivo ed il Frosinone nei primi minuti non riesce ad uscire, pur non correndo rischi di sorta. Al 7′ Settembrini si fa 60 metri e poi dalla fascia sinistra manda il pallone verso il centro, l’intervento di Vigorito è da brividi e la palla finisce in corner.

Nei primi dieci della ripresa sembra che sia stato il Frosinone a giocare 120 minuti tre giorni fa ed il Cittadella ha la meglio su quasi tutti i palloni. All’11’ Adorni fa correre i brividi sulla schiena dei ciociari: punizione di Bartolomei e pallone che arriva sul secondo palo al difensore che a botta sicura manda a lato.

 

NIENTE OCCASIONI

Le occasioni latitano, ma è il Cittadella a tenere il pallone tra i piedi. Nel Frosinone spicca Dionisi che non molla mai e va a prendersi la sfera anche dove non gli compete pur di giocarla, guadagnando una miriade di calci di punizione. Al 25′ recupero prodigioso di Brighenti, dopo un minuto grande azione di Strizzolo e pallone messo in corner da Ciano. Il Cittadella preme e fa molta paura.

La squadra di Longo prova ad allentare la pressione e ci riesce, ma non riesce a creare occasioni da rete.

Alla mezzora come al solito al Frosinone viene tolto qualcosina: Pezzi colpisce Dionisi alle spalle in area con una ginocchiata, per Piccinini è tutto regolare.

In campo poco gioco e tanti uomini a terra, il Cittadella commette una mole enorme di falli ed il Frosinone prova a giocare con il cronometro. Piccinini da par suo prova ad arbitrare all’inglese, ma ne esce fuori al massimo un gallese poco lucido.

 

TANTE MAZZATE POCHE EMOZIONI

La partita si trascina verso la fine con tante mazzate e poche emozioni e dopo cinque minuti di recupero la gara finisce in maniera positiva per il Frosinone. Un pareggio che vale come una vittoria, ma che rappresenta solo la metà del lavoro e quindi, alla fine, vale poco e niente.

Adesso silenzio e testa a domenica.