Il Tar boccia le assunzioni al Consorzio di Bonifica Valle del Liri

Si rompe l’argine. E si allagano i conti del Consorzio di Bonifica Valle del Liri di Cassino. A rompere l’argine costruito dal presidente Pasquale Ciacciarelli questa sera sono stati i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Hanno stabilito che è nulla la delibera con cui, nei mesi scorsi, aveva assunto 39 dipendenti in barba alle disposizioni regionali. Soprattutto, i giudici gli hanno negato la sospensiva.

Il Tar ha ribadito che il consorzio Valle del Liri non poteva assumere. E che non lo poteva fare perché la Regione lo aveva espressamente vietato. Lo stop era stato decretato dall’assessorato: aveva comunicato ai presidenti dei singoli enti di bonifica l’avvio dell’iter per la fusione in un unico Consorzio provinciale. Ma a Cassino invece avevano fatto finta di niente. Avevano proceduto con la stabilizzazione di 34 dipendenti precari e l’assunzione ex novo di altri cinque. (leggi qui le assunzioni) Tutto sul filo di lana: assunzioni il 29 luglio mentre la legge che decreta la fine degli attuali Consorzi è del 10 agosto.

L’argine giuridico e contabile innalzato dal presidente Ciacciarelli era chiaro. «Non c’è stato alcun aggravio di spesa. Poiché ci sono stati pensionamenti e trasferimenti, nonostante queste stabilizzazioni e assunzioni spenderemo per il personale ancora meno che negli anni precedenti».

Una teoria che non ha fermato la Regione Lazio. L’assessorato ha impugnato il provvedimento di fronte al Tar (leggi qui)

I giudici, in prima battuta hanno detto che le assunzioni erano illegittime. Il Valle del Liri ha proposto la sospensiva, cioè di congelare l’efficacia di quell’atto almeno fino a quando non fosse stata fatta piena chiarezza.

La risposta del Tar è arrivata in serata. I giudici hanno respinto l’istanza di sospensiva presentata dal Consorzio. Si pone ora il problema di chi pagherà i danni per le assunzioni illegittime. I 39 dipendenti infatti hanno lavorato regolarmente per il Consorzio percependo lo stipendio. Ma – secondo quanto sostenuto dalla Regione – non c’era la necessaria copertura.

Il caso ora verrà affrontato dalla seduta del Consiglio d’Amministrazione convocata con urgenza. All’ordine del giorno c’è la “Assunzione delle determinazioni relative alla disposizione del Tar”.

«Siamo convinti – ha detto Ciacciarelli – della correttezza del nostro operato. Abbiamo risolto una questione trentennale di tantissimi dipendenti. Non c’è alcun danno perché non c’è aggravio di spesa».

La Regione ha sostenuto di fronte ai giudici un principio diverso. E cioè che la variazione di bilancio fatta dal Valle del Liri per poter pagare le stabilizzazioni, le assunzioni e l’incarico dirigenziale era illegittima e quindi nulla.

Quali determinazioni assumerà il Consorzio? «Non lo sappiamo». Anche il licenziamento? «Non lo sappiamo».

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