Alle Primarie candidati credibili per salvare la città

(Foto: Leonardo Puccini / Imagoeconomica)

Nicola Zingaretti a RaiNews conferma il suo no alla candidatura come sindaco di Roma. E spiega perché la settimana scorsa ha usato il condizionale. Che in molti ha acceso la speranza

No ancora una volta. Nicola Zingaretti lo ha ripetuto pure ai microfoni di RaiNews24. Giura che non sta pensando alla candidatura come sindaco di Roma. «Non ne faccio una cosa personale, pongo un tema politico. Sono il primo presidente della Regione eletto per due volte, abbiamo risanato il Bilancio, i Trasporti e la Sanità. Ora voglio portare la mia gente fuori da questo incubo: non si può a cuor leggero dire durante campagna vaccinale “si fa un’altra scelta”».

Zingaretti indica Gualtieri

Nicola Zingaretti (Foto: Leonardo Puccini / Imagoeconomica)

Come aveva già fatto nei giorni scorsi, Nicola Zingaretti ha continuato a lanciare messaggi in direzione dell’ex ministro Roberto Gualtieri. Durante il suo intervento a RaiNews non lo ha citato direttamente ma è stato chiaro che si riferisse a lui quando ha detto «Sono convinto che le personalità in campo nelle primarie del centrosinistra siano molto competitive e le più credibili per fare voltare pagina a questa città. Non è un tema personale ma di responsabilità, un elemento che mi ha caratterizzato nella mia vita è stato sempre quello di aver messo all primo posto la missione» ha aggiunto Zingaretti. (Leggi qui Zingaretti lancia Gualtieri: “Persona straordinaria”).

È una questione di faccia, di coerenza, di reputazione. Di lealtà verso gli elettori. Il Governatore ha detto grazie «alla mia comunità, grazie perché per due volte sono stato eletto presidente. Ma siamo al centro della campagna vaccinale. Vi rendete conto cosa vuole dire anche solo poter pensare ‘arrivederci, vado via?».

Eppure nei giorni scorsi, dicendo No aveva usato un condizionale. Che aveva acceso la speranza in molti di quelli che lo vorrebbero sindaco di Roma. Oggi Nicola Zingaretti ha spiegato perché l’altro giorno ha detto “vorrei continuare a fare il presidente di Regione” lasciando trasparire la possibilità di una sua candidatura diereo a quel ‘vorrei’. «In quel condizionale non c’era un cedimento – ha spiegato il Governatore – ma un modo di ragionare che mi auguro faccia crescere questa consapevolezza in tutti». (Leggi qui Campidoglio, Regione e Provincia: il grande Risiko).

La prospettiva non condivisa

Virginia Raggi e Nicola Zingaretti (Foto: Benvegnu’ Guaitoli / Imagoeconomica)

C’è chi ipotizza che senza Zingaretti in lista il Pd non possa arrivare al ballottaggio insieme a Virginia Raggi. Il presidente della Regione Lazio non condivide questa prospettiva. E ribatte all’affermazione del giornalista di RaiNews «No, non lo penso proprio. Non è possibile questo scenario che lei indica. Da romano e da cittadino farò di tutto per evitarlo perché per la città sarebbe una cosa negativa».

Zingaretti ha spiegato l’impossibilità, a suo giudizio, di un Pd estromesso dal secondo turno. «Nulla di personale ma ancora in queste ore penso alla vicenda dei rifiuti. Sono colpito dalla fragilità e non serietà di questa amministrazione. Nel dicembre 2019 feci un’ordinanza dove imponevo al Comune di fare una gara drammatica per portare i rifiuti all’estero. Siamo a maggio 2021 e non sono riusciti nemmeno a fare una gara. Ho dovuto fare un’altra ordinanza per farla, si buttano 200 milioni di euro l’anno per portare i rifiuti in giro per il mondo».

Vaccini, via agli under 60

Sui vaccini, il Lazio sta correndo. E se avesse altre dosi correrebbe ancora di più. Per ora aspettiamo gli altri vaccini ma se non ci saranno bisognerà prendere decisioni più nette“. A rallentare ancora di più è la raccomandazione di non usare Astrazeneca e Johnson and Johnson agli under 60. Il Governatore ha rivolto ad Aifa «un appello alla verifica della scientificità» su quelle raccomandazioni.

Perché? «Bisogna dare una soluzione a un problema che per determinate fasce di età. Se non accade qualcosa, rischiamo di non avere vaccini – ha aggiunto – Oppure prendere una decisione più netta, perché consigliare o raccomandare significa un po’ delegare la scelta a qualcun altro».

Foto: Imagoeconomica

Intanto si corre. «Credibilmente entro giugno avremo concluso la maggior parte degli over 70». Il Lazio ha aperto agli under 60 perché sulla fascia 60/69 anni è stato già vaccinato il 58% e di questi il 14% ha concluso anche il secondo ciclo. «Abbiamo messo in sicurezza coloro che rischiavano di prendere il Covid e, piu’ di altri, di morire: gli anziani e i fragili. L’80% dei prenotati ha avuto la prima dose e il 77% conclusa. I medici di medicina generale a breve contatteranno tutti coloro che non si erano prenotati».