Zingaretti-Raggi, attenzione alle date

Il 25 maggio il Tar del Lazio deciderà sul futuro dei rifiuti della Capitale. Ma entro il 20 maggio il Pd dovrà indicare i candidati alle primarie per le elezioni capitoline. Questo vuol dire che quali che siano le scelte del Governatore, poi non si potrà tornare indietro. E lo scontro sarà frontale.

La guerra di nervi tra Nicola Zingaretti e Virginia Raggi prosegue, ma la data del 25 maggio sarà decisiva anche per una questione di tipo politico. Il 25 maggio è il giorno fissato dalTar del Lazio per discutere il ricorso del Campidoglio contro l’ordinanza del primo aprile con cui l’ente guidato da Nicola Zingaretti aveva dato 30 giorni di tempo per “trasmettere un piano impiantistico ai fini dell’autosufficienza in termini di trattamento, trasferenza e smaltimento”. Pena, il possibile commissariamentodella capitale sui rifiuti. La richiesta di sospensiva immediata è stata respinta, per il giudice non c’è il necessario requisito dell’urgenza e dunque si va nel merito per decidere se concederla o meno. (leggi qui Rifiuti, niente sospensione: va avanti la nomina del commissario).

Incrocio con le Primarie

Foto: Benvegnu’ Guaitoli / Imagoeconomica

Il commissariamento appare inevitabile. Ma c’è un’altra considerazione da fare. Entro il 20 maggio dovranno essere indicati i candidati del Pd e del centrosinistra alle primarie per la candidatura a sindaco di Roma. Al momento appare difficilissimo che Nicola Zingaretti possa essere della partita, ma se dovesse decidere di scendere in campo, allora il commissariamento di Roma per la questione dei rifiuti sarebbe il primo atto della sua campagna elettorale. E Virginia Raggi griderebbe all’atto ostile.

Se al contrario il Governatore non sarà della partita, allora quella decisione rappresenterebbe l’endorsement al futuro prescelto a concorrere per il Campidoglio. Molto probabilmente Roberto Gualtieri. Nell’uno e nell’altri caso, però, l’alleanza tra Pd e Cinque Stelle arriverebbe al suo snodo decisivo. Complicato essere alleati alla Regione e avversari al Comune di Roma, difficile pensare di poter governare insieme il Paese e poi “scannarsi” in Campidoglio. Non a caso Nicola Zingaretti l’altro giorno ha detto di voler evitare in tutti i modi il commissariamento. (Leggi qui Veleni, boomerang e l’anno sabbatico del Pd).

Ma il sito non c’è

Tra Nicola Zingaretti e Virginia Raggi il gelo è sempre stato totale. Entrambi però sono dei leader indiscussi nei rispettivi Partiti. Enrico Letta non ha rinunciato all’idea di convincere Zingaretti a varcare il Rubicone. Mentre Giuseppe Conte vorrebbe convincere la Raggi ad effettuare un passo di lato. Ma la sindaca ha già fatto sapere che non se ne parla neppure.

Uno degli invasi della discarica di Roccasecca

In tutto questo però si sta perdendo di vista il merito del problema, che rimane quello dei rifiuti. Roma non ha indicato siti dove realizzare la discarica. E l’idea che viene fatta circolare è che alla fine l’immondizia della Capitale possa essere portata a Colleferro. A Colle Fagiolara. Impianto chiuso poco più di un anno fa. Ma perché devono essere sempre altri a farsi carico dei rifiuti di Roma?

Alla fine il punto vero è questo. E sarà un argomento decisivo in campagna elettorale.