Il brand Fiuggi ottiene l'iscrizione al registro del Marchio Storico. È un veicolo di know-how e italianità. Ma garantisce anche l'accesso privilegiato al Fondo di Salvaguardia. Due anni di procedure. A che punto è la privatizzazione
Ora non è più solo un ‘brand’. È un marchio ‘storico‘ con un passato industriale e con una gloria imprenditoriale certa. Il suo numero di iscrizione nella apposita sezione dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi è il 469, subito dopo il simbolo PT nero su sfondo giallo che per decenni ha indicato gli Uffici Postali, subito prima del rabarbaro Bergia che oggi è della Montenegro; prima ancora della Buton che distillava Vecchia Romagna e Rosso Antico. Da oggi il marchio dell’acqua Fiuggi è lì. È stato iscritto dal Ministero dello Sviluppo Economico nello speciale elenco dei “Marchi Storici”.
Per ottenerla ci sono voluti due anni di lavoro al Comune di Fiuggi ed alla sua società Atf Acqua e Terme di Fiuggi. È stato necessaria una paziente attività di ricerca, ricostruendo tutte le tappe di quel marchio: attraverso documenti che ne attestassero l’uso nel tempo per oltre mezzo secolo e quindi il valore storico.
Il Marchio Storico
Il marchio storico di interesse nazionale è stato istituito nel 2019 con il Decreto Crescita. È operativo dal 16 aprile 2020. Possono ottenerlo solo quelle aziende italiane che “hanno fatto, e certamente continueranno a fare, la storia dell’imprenditoria nazionale con un marchio registrato o usato da almeno 50 anni. Marchi utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati in un’impresa produttiva nazionale di eccellenza storicamente collegata al territorio nazionale.
Nasce per dare al Made in Italy una marcia in più: un titolo di riconoscimento internazionale. Un simbolo con cui attestare che quel prodotto proviene davvero dalla storia manifatturiera tricolore. E sui mercati emergenti ha un grande valore commerciale. È un veicolo di know-how e italianità.
Il Marchio Storico è stato pensato anche per supportare le aziende italiane storiche che rinunciano alla delocalizzazione all’estero e per salvaguardare i livelli occupazionali. Avere quel titolo fornisce poi la possibilità di accedere al Fondo Salvaguardia Imprese del MISE.
La soddisfazione di Baccarini
Ad annunciare l’iscrizione è stato il sindaco Alioska Baccarini. «In termini fattuali sta a significare vedere accresciuto sin da subito il valore economico del Marchio Fiuggi. Ma anche la possibilità di accedere a nuove linee di finanziamenti pubblici attraverso procedure esclusive e privilegiate».
È l’aspetto più concreto. Nel fondo Salvaguardia Imprese c’è una dotazione di 300 milioni di euro che è stata rifinanziata con ulteriori 250 milioni per il 2021.
«Tutto questo – spiega il sindaco – comporterà un valore aggiunto in favore della nostra comunità anche nell’ottica della riacquisizione del Marchio in capo al Comune di Fiuggi. Abbiamo reso maggior valore ad un asset, il più strategico di tutti, di proprietà della comunità fiuggina».
Ora le bottiglie ed i brick con l’acqua di Fiuggi potranno affiancare al loro logo quello con l’Italia e la scritta Marchio Storico. «Nell’ambito del progetto di privatizzazione della nostra ATF S.p.A. questo consentirà maggiori possibilità nell’ottenimento di finanziamenti pubblici, soprattutto in favore di quel progetto di sviluppo territoriale al quale restiamo fermamente ancorati».
«La comunità fiuggina con questo importante risultato si arricchisce di un valore aggiunto estremamente utile e strategico nella direzione della “Fiuggi del futuro” in corso di costruzione. La stessa che con il passare dei giorni assumerà sempre più un volto nuovo, più linfa vitale e maggiore slancio nella direzione di quel futuro economico che ci appartiene per storia e tradizione».
La Privatizzazione
Il percorso di privatizzazione intanto procede lungo il suo percorso. Nelle prossime settimane terminerà la verifica dei progetti industriali e delle garanzie depositate dalla cordata composta dagli imprenditori Maurizio Stirpe, Francesco Borgomeo, Gianfranco Battisti e Nicola Benedetto.
Il primo step si è concluso con l’assegnazione provvisoria dei beni. Prima della fine dell’anno è attesa quella definitiva. Con l’inizio del 2023 è attesa la nuova gestione. Che potrà fregiarsi anche del nuovo Marchio Storico. (Leggi qui: Fiuggi: il Comune assegna Acqua, terme, impianti e campi).