Unindustria ci crede: «Si alla Green Valley»

Il presidente di Unindustria Cassino Gaeta annuncia l'appoggio al progetto per la grande piantagione di canapa industriale. “Servono nuovi materiali per i nostri imballaggi”. Borgomeo guarda l'orizzonte: “Il futuro è l'idrogeno”

Il progetto della Green Valley a Roccasecca incassa l’appoggio di Unindustria. In maniera concreta. «Lo faremo con alcune imprese molto importanti. Abbiamo bisogno di nuovi materiali per fare i nostri imballaggi». Francesco Borgomeo non è solo il profeta della Circular economy in provincia di Frosinone, attraverso quei concetti ha salvato due stabilimenti e tutti i loro posti di lavoro (convertendoli in Saxa Gres ad Anagni e Grestone a Roccasecca). È anche il presidente dell’Unione degli industriali del comprensorio Cassino – Gaeta. Ed è convinto che l’innovazione potrà regalare una nuova stagione all’economia del territorio.

Si alla Green Valley

Lo ha detto dagli studi di Faccia a Faccia su Teleuniverso. Come presidente di Unindustria «raccogliamo il segnale lanciato la settimana scorsa dal Comune di Roccasecca a dal consorzio industriale Cosilam».

Giuseppe Sacco e Marco Delle Cese

A farlo erano stati il sindaco Giuseppe Sacco ed il presidente del Marco delle Cese subito dopo avere annunciato l’adesione data al loro progetto da Enea, l’agenzia nazionale per le nuove energie. Affiancherà l’università di Cassino nello studio della piantagione di canapa industriale che si intende realizzare tra Roccasecca, San Giovanni Incarico, Pontecorvo, Pignataro e Cassino. Servirà per assorbire i metalli che avvelenano una parte di quei terreni, produrrà la materia prima dalla quale ricavare nuovi imballaggi green. (Leggi qui Bio plastica dalla canapa: la nuova sfida di Roccasecca).

«Siamo di fronte ad un cambiamento epocale – dice Francesco Borgomeosia dal punto di vista industriale che culturale. È finita l’idea per cui ci sono gli industriali, poi gli ambientalisti, poi il sindacato, poi i Partiti. Ora è tutto connesso e bisogna capire che si deve essere parte del sistema: se non saremo capaci di trasformare in green le nostre aziende non avremo la possibilità di andare avanti».

Non è una dichiarazione di principio. Ma dannatamente concreta. «Tra Eco Tax, Plastic Tax e strumenti con i quali limitare giustamente l’uso della plastica, abbiamo urgente bisogno di nuovi materiali con i quali realizzare i nostri imballaggi, rispettando l’ambiente e contenendo i costi».

Il vantaggio della canapa

Ma Francesco Borgomeo guarda anche in prospettiva. Il packaging è solo il primo passo ed il più urgente. «Dobbiamo essere bravi ad anticipare la normativa che disincentiva l’uso della plastica. È per questo che come Unindustria aderiamo al progetto di Cosilam e Comune di Roccasecca. Vogliamo partecipare per verificare come la trasformazione di queste materie prime può essere funzionale allo sviluppo delle nostre imprese ed ai nostri bisogni».

Francesco Borgomeo

L’obiettivo è quello di individuare nuove plastiche partendo da molecole di prodotti agricoli. «Puntiamo a dare nuovi impulsi, per rimettere a reddito terreni, creando un’agricoltura funzionale all’industria. L’Ambiente sta creando un nuovo paradigma industriale».

Il futuro è l’idrogeno

Per Francesco Borgomeo il mondo viaggia in maniera sempre più veloce e sempre più green. Bisogna coglierne i segnali. «Il futuro sarà l’idrogeno, dovremo arrivarci prima».

Il principale polo industriale nel comprensorio Cassino – Gaeta è Stellantis Cassino Plat, quindi automotive. Ma per Borgomeo «uno dei più grandi temi del futuro è la mobilità sostenibile. È fatta da digital, da economia circolare, rapporto tra amministrazione locale e fabbrica. Cassino ha un potenziale enorme e possiamo fare grandi progetti di sviluppo».