Cacciari

Segreteria Pd, l’ipotesi di Letta. Ecco perché si può fare

La figura dell’ex premier non dispiacerebbe a Dario Franceschini e forse potrebbe essere gradita anche a Nicola Zingaretti. In ogni caso rappresenterebbe un segnale fortissimo “contro” Base Riformista. Ma intanto bisognerà vedere se l’assemblea di sabato e domenica non sarà rinviata. Orlando, Pinotti e Finocchiaro le altre opzioni.

Zingaretti a brutto muso: il sindaco lo decidono i territori

Zingaretti bacchetta Base Riformista che aveva ‘aperto’ ad una candidatura di Calenda come sindaco di Roma. Nel Pd “Decidono i territori”. E poi chiacchiericcio insensato su retroscena inesistenti. Nel M5S cresce la fronda anti Raggi bis. La sindaca convoca il MoVimento su Zoom. Mentre Calenda attende.

Il ritorno del re: “Al referendum voto no”

Importante dichiarazione del fondatore del Pd Walter Veltroni, che poi dice anche: “Nicola Zingaretti non si deve dimettere da segretario se dovesse perdere in Toscana”. “E’ la mancata alleanza Dem-Cinque Stelle alle regionali ad indebolire il Governo”.

Il ‘Daje’ di Beppe Grillo benedice il terzo giro di Virginia Raggi

Sulla bacheca di Beppe Grillo appare una foto con una scritta: è la benedizione alla candidatura ter di Virginia Raggi a Roma. Le reazioni sugli altri fronti. I due Partiti maggiori, Pd e FdI, non accelerano. Ma aspettano le prossime Regionali. Ecco perché

Di Battista e Casaleggio lanciano la sfida a Conte e Grillo. Cinque Stelle alla guerra

Gli equilibri del Governo e della maggioranza passano dalla leadership del Movimento. Cena tra il “ribelle” e il numero uno di Rousseau. Mentre il fondatore spinge per l’iscrizione del premier. Ma intanto occorre dare risposte al Paese ed evitare di essere travolti all’election day.

Tra Conte e Draghi spunta lui, Zingaretti

Ad elezioni anticipate noni andrà. L’attuale premier non sembra nelle condizioni di poter guidare il Governo della ricostruzione. L’ex presidente della Bce potrebbe arrivare a Palazzo Chigi ma sarebbe difficile costruirgli una maggioranza cosa attorno. E allora il segretario del Pd (o Dario Franceschini) potrebbe rappresentare la soluzione giusta.

Inseguendo le piazze e la logica del gregge (di C. Trento)

Grazie al cielo Fca ha deciso di tornare ad investire sul territorio. Altrimenti nessuno avrebbe mosso un dito per renderlo più appetibile per chi avesse voluto metterci una nuova fabbrica. Indifferenti. Anche al taglio dei parlamentari: cancellerà deputati e senatori del territorio. Ma tanto si va a rimorchio, come avvenuto per l’Ambiente.

La vittoria di Enzo Salera che impone di fare i conti dentro al Pd

La vittoria di Enzo Salera apre un problema all’interno del Pd. Per il modo in cui è maturata. Per gli sgambetti e le trappole che ha dovuto evitare. Il confronto tra le due anime del Partito. La mediazione inevitabile. Tra Astorre e Zingaretti.

L’orgoglio dopo la rabbia: Antonio Pompeo prende per mano il Pd

Non vuole fare il Segretario provinciale. Ma nel Pd vuole giocare un ruolo. Aprendo il Partito ai civici, ai movimenti, per assorbire l’esperienza sul campo fatta da sindaci e amministratori. Antonio Pompeo ora gioca da titolare. E raccogliere tutta l’eredità di Francesco Scalia